8 DICEMBRE
Solennità
dell’IMMACOLATA CONCEZIONE
DELLA BEATA VERGINE MARIA
G, R, L 1, L 2, L 3, L 4, L 5,
L 6, L 7, L 8, L 9, L 10
P - INTRODUZIONE
Sempre IMMACOLATA, piena di Grazia e senza macchia, come lo erano alla nascita Adamo ed Eva.
Mentre questi hanno voluto usare stoltamente della loro libertà, col risultato di non comprendere più la differenza tra il bene e il male, Maria invece ha liberamente conservato il Dono di DIO della Libertà, affidandosi completamente a Lui, scegliendo di non scegliere altro che questo: fare, o meglio, lasciar fare a Dio; ha voluto eseguire solo quello che Dio le ha chiesto. Ha voluto "accogliere" la Parola di Dio, che in Lei si è fatta Carne e ogni volere di Dio. Lei si è comportata umilmente come un "vaso" pronto ad essere riempito da Dio e solo da Lui.
E noi? Siamo nati col peccato originale, ma, nel BATTESIMO, abbiamo avuto il dono della GRAZIA di DIO, che ci ha resi "immacolati". E allora, perché non vivere come Lei, pronti ad "accogliere" le chiamate di Dio e operando solo, solo, solo la Volontà di Dio? Pronti a farsi "riempire" da Dio, come Lui vuole? Qui sta la nostra felicità sia su questa terra, poi per sempre in Cielo, immersi nell'AMORE della Santissima TRINITÀ. Con l'aiuto di Maria e di Dio lo possiamo. Impegniamoci! Altrimenti come potremo darci l'Appuntamento in Paradiso tra di noi, con gli altri Santi e con Maria? AUGURI! Buon Lavoro!
G - Antifona
Celebriamo l'immacolata Concezione di Maria: adoriamo suo Figlio, Cristo Signore.
(L1 - L2 - R)
L1 - SALMO 94
Venite, applaudiamo al Signore, * acclamiamo alla roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie, *a lui acclamiamo con canti di gioia
R - Celebriamo l'immacolata Concezione di Maria:
adoriamo suo Figlio, Cristo Signore.
L 2 - Poiché grande Dio è il Signore, *
grande re sopra tutti gli dèi.
Nella sua mano sono gli abissi della terra, *
sono sue le vette dei monti.
Suo è il mare, egli l'ha fatto, *
le sue mani hanno plasmato la terra
R - Celebriamo l'immacolata Concezione di Maria:
adoriamo suo Figlio, Cristo Signore.
L 1 - Venite, prostràti adoriamo, *
in ginocchio davanti al Signore che ci ha creati.
Egli è il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, *
il gregge che egli conduce
R - Celebriamo l'immacolata Concezione di Maria:
adoriamo suo Figlio, Cristo Signore.
L 2 - Ascoltate oggi la sua voce: †
«Non indurite il cuore, *
come a Merìba, come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri: *
mi misero alla prova pur avendo visto le mie opere
R - Celebriamo l'immacolata Concezione di Maria:
adoriamo suo Figlio, Cristo Signore.
L 1 - Per quarant'anni mi disgustai di quella generazione †
e dissi: Sono un popolo dal cuore traviato, *
non conoscono le mie vie;perciò ho giurato nel mio sdegno: *
Non entreranno nel luogo del mio riposo»
R - Celebriamo l'immacolata Concezione di Maria:
adoriamo suo Figlio, Cristo Signore.
L 2 - Gloria al Padre e al Figlio*
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen
R - Celebriamo l'immacolata Concezione di Maria:
adoriamo suo Figlio, Cristo Signore.
L 3 - Dal Libro della Genesi
Il Signore Dio disse al serpente: «Poiché hai fatto questo,
maledetto tu fra tutto il bestiame e fra tutti gli animali selvatici!
Sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai
per tutti i giorni della tua vita.
Io porrò inimicizia fra te e la donna, fra la tua stirpe e la sua stirpe:
questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno».
L 4 - Dal Vangelo secondo Luca
Cantate al Signore un canto nuovo, perchè ha compiuto meraviglie
In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.
L 5 - Riflettiamo
Maria è un essere umano come noi. Dio l'ha scelta per essere la Madre del Suo Figlio. E' in vista di questo che l'ha salvata in anticipo, fino dal suo concepimento nel seno della madre Anna, perché il Figlio di Dio, che sarebbe nato da Lei, non avrebbe potuto avere nemmeno per un momento il contatto con il peccato. Tutti noi, dopo il peccato dei progenitori, nasciamo con la macchia della colpa e solo con il Battesimo, Sacramento istituito da Gesù, Figlio di Dio e di Maria, veniamo purificati dalla colpa originale, rinasciamo come figli di Dio e veniamo immessi nella Chiesa, corpo di Cristo. Maria ha avuto questo dono in anticipo, ma deve ugualmente la sua salvezza al Figlio, perché è in vista della Passione, Morte e Risurrezione di Gesù, che ha avuto il privilegio di nascere Immacolata.
L 6 - Maria era libera come tutti noi lo siamo. A Lei è stato chiesto se fosse stata disposta a collaborare con Dio per la salvezza dell'umanità ed Ella ha risposto col suo "Sì". Maria ha accettato tutte le conseguenze di questo suo assenso. Tra queste conseguenze ci sta il rischio di essere lapidata per adulterio, l'abbandono da parte di Giuseppe suo promesso sposo, una vita di matrimonio vissuto in perfetta castità, l'offerta di suo Figlio per l'evangelizzazione del popolo, fino all'offerta di Cristo e di se stessa ai piedi della croce. Maria si è fidata di Dio, certa che se le veniva chiesto di eseguire un compito tanto difficile, Egli le avrebbe dato tutto l'aiuto per adempierlo e per superare tentazioni e debolezze. Il privilegio donato a Maria, infatti, non è stato per Lei sola, ma per il compimento della salvezza operata da Cristo per tutta l'umanità.
L 7 - Con compiti più o meno importanti tutti noi siamo stati chiamati da Dio prima nel Battesimo e poi per vivere nella Chiesa come testimoni della Sua Parola di salvezza, che non basta pronunciare, ma è da vivere. I doni che ciascuno di noi riceve non sono solo per colui che li riceve, ma a beneficio di tutti. Se manchiamo di dire il nostro "Sì", o se lo diciamo solo a parole e non con la coerenza della nostra vita, manca nella Chiesa quello che toccherebbe a noi di fare, con l'aiuto di Dio. Siamo quindi responsabili non solo per noi, che mettiamo a repentaglio la nostra salvezza, ma anche per quelli che, secondo il piano di Dio, dovrebbero ricevere da noi esempio, testimonianza, correzione fraterna e aiuto per camminare sulla strada dell'innocenza e della salvezza eterna. Siamo anche noi distribuiti in questo mondo per operare per la nostra salvezza e per la salvezza dei fratelli.
L 8 - Non vorremo col nostro comportamento sbagliato dare esempi contrari alla legge di Dio. In questo modo saremmo collaboratori si satana.
Non vorremo sentirci dire, al termine della nostra vita terrena: «Via da me, servo infingardo e infedele!». Questa condanna sarebbe eterna, senza alcun rimedio.
E' difficile camminare secondo il progetto di Dio? Nessuno ci ha promesso che non lo fosse, però siamo certi dell'aiuto costante di Dio stesso.
Chiediamo a Maria l'aiuto per imitare i suoi esempi di bontà e di fedeltà a Dio e al compito che Egli Le ha affidato. Chiediamo che ci aiuti ad avere la Sua stessa prontezza nel rispondere "Sì" con tutto il cuore, con tutta la volontà e con tutta la fedeltà. Chiediamo di aiutarci a raggiungerLa in cielo nella gioia e nella beatitudine eterna con Dio Padre, col Figlio e con lo Spirito Santo.
L 9 - Ricordiamo che cosa molti di noi hanno studiato nel vecchio Catechismo di San Pio X:
14. Che cos'è il Paradiso?
"Il Paradiso è il godimento eterno di Dio, nostra felicità, e in Lui di ogni altro bene senza alcun male".
15. Chi merita il Paradiso?
"Merita il paradiso chi è buono, ossia chi ama e serve fedelmente Dio e muore nella sua grazia".
16. I cattivi che non servono Dio e muoiono in peccato mortale, che cosa meritano?
I cattivi che non servono Dio e muoiono in peccato mortale meritano l'inferno.
17. Che cos'è l'inferno?
L'inferno è il patimento eterno della privazione di Dio, nostra felicità, e del fuoco, con ogni altro male senza alcun bene.
18. Che cos'è il purgatorio?
Il purgatorio è il patimento temporaneo della privazione di Dio, e di altre pene che tolgono dall'anima ogni resto di peccato.
19. Perché Dio premia i buoni e castiga i cattivi?
Dio premia i buoni e castiga i cattivi perché è la giustizia infinita.
Maria ci aiuti ad amare Dio, a vivere secondo le sue leggi, a correggerci se abbiamo sbagliato e a meritare il premio eterno del Paradiso e a condurre con noi tutti i fratelli che il Signore ci affida, iniziando dai figli e dai familiari e poi tutte le persone che in qualche modo il Signore mette sulla nostra strada.
L 10 - Preghiera a Maria
O Maria, carissima Madre, Tu che con dolcezza vegliavi sul tuo Bambino Gesù e gli insegnavi le cose di Dio, volgi il tuo sguardo su di me.
Io desidero vivere il mio Battesimo ed essere fedele testimone del Vangelo, per questo oggi affido a Te con fiducia la mia vita, la mia famiglia, i miei amici, il tempo del lavoro e dello svago.
Accogli l'offerta del mio cuore, ascolta la mia voce che Ti esprime tutto il mio amore e sii sempre la Regina della mia vita e di tutta l'umanità.
Scrivi il mio nome nel Tuo cuore di Madre e fa' che io sia con Te in questo giorno e per sempre. Amen
(Chi possiede la "Medaglia Miracolosa", la porti addosso, come Maria stessa ha chiesto in una apparizione a Santa Caterina Labouré).
(L 1 e L 2)
L 1 - INNO
Ave, speranza nostra,
ave, benigna e pia,
ave, piena di grazia,
o Vergine Maria.
L 2 - Ave, fulgida rosa,
roveto sempre ardente,
ave, pianta fiorita
dalla stirpe di Iesse.
L 1 - In te vinta è la morte,
la schiavitù è redenta,
ridonata la pace,
aperto il paradiso.
L 2 - O Trinità santissima,
a te l'inno di grazie,
per Maria nostra Madre,
nei secoli dei secoli. Amen.
G - 1^ Antifona
Nella sua concezione Maria fu benedetta dal Signore, santificata da Dio, sua salvezza.
(L 3 e L 4)
L 3 - SALMO 23
Del Signore è la terra e quanto contiene, *
l'universo e i suoi abitanti.
E' lui che l'ha fondata sui mari, *
e sui fiumi l'ha stabilita.
L 4 - Chi salirà il monte del Signore, *
chi starà nel suo luogo santo?
Chi ha mani innocenti e cuore puro, †
chi non pronunzia menzogna, *
chi non giura a danno del suo prossimo.
L 3 - Egli otterrà benedizione dal Signore, *
giustizia da Dio sua salvezza.
Ecco la generazione che lo cerca, *
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.
L 4 - Sollevate, porte, i vostri frontali, †
alzatevi, porte antiche, *
ed entri il re della gloria.
L 3 - Chi è questo re della gloria? †
Il Signore forte e potente, *
il Signore potente in battaglia.
L 4 - Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
R - Nella sua concezione Maria fu benedetta dal Signore,
santificata da Dio, sua salvezza.
G - 2^ Antifona
Dio fu con lei dal mattino della vita:
l'Altissimo si è preparata una santa dimora.
(L 5 e L 6)
L 5 - SALMO 45
Dio è per noi rifugio e forza, *
aiuto sempre vicino nelle angosce.
L 6 - Perciò non temiamo se trema la terra, *
se crollano i monti nel fondo del mare.
Fremano, si gonfino le sue acque, *
tremino i monti per i suoi flutti.
L 5 - Un fiume e i suoi ruscelli rallegrano la città di Dio, *
la santa dimora dell'Altissimo.
L 6 - Dio sta in essa: non potrà vacillare; *
la soccorrerà Dio, prima del mattino.
Fremettero le genti, i regni si scossero; *
egli tuonò, si sgretolò la terra.
L 5 - Il Signore degli eserciti è con noi, *
nostro rifugio è il Dio di Giacobbe.
L 6 - Venite, vedete le opere del Signore, *
egli ha fatto portenti sulla terra.
L 5 - Farà cessare le guerre sino ai confini della terra, †
romperà gli archi e spezzerà le lance, *
brucerà con il fuoco gli scudi.
L 6 - Fermatevi e sappiate che io sono Dio, *
eccelso tra le genti, eccelso sulla terra.
Il Signore degli eserciti è con noi, *
nostro rifugio è il Dio di Giacobbe.
L 5 - Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
R - Dio fu con lei dal mattino della vita:
l'Altissimo si è preparata una santa dimora.
G - 3^ Antifona
Meraviglie si cantano di te, città di Dio:
il Signore ti ha costruita sulla santa dimora.
(L 7 – L 8)
L 7 – SALMO 86
Le sue fondamenta sono sui monti santi; †
il Signore ama le porte di Sion *
più di tutte le dimore di Giacobbe.
L 8 - Di te si dicono cose stupende, *
città di Dio.
L 7 – Ricorderò Raab e Babilonia
fra quelli che mi conoscono; †
ecco, Palestina, Tiro ed Etiopia: *
tutti là sono nati.
L 8 - Si dirà di Sion: «L'uno e l'altro è nato in essa *
e l'Altissimo la tiene salda».
L 7 – Il Signore scriverà nel libro dei popoli: *
«Là costui è nato».
E danzando canteranno: *
«Sono in te tutte le mie sorgenti».
L 8 - Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
R - Meraviglie si cantano di te, città di Dio:
il Signore ti ha costruita sulla santa dimora.
G - Dio mi ha vestita della sua potenza,
R - ha reso immacolata la mia vita.
(L 9 , L 10 e L 1)
L 9 - Prima Lettura
Dalla lettera ai Romani di San Paolo apostolo
Dove è abbondato il peccato, ha sovrabbondato la grazia
Fratelli, come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e con il peccato la morte, così anche la morte ha raggiunto tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato. Fino alla legge infatti c'era peccato nel mondo e, anche se il peccato non può essere imputato quando manca la legge, la morte regnò da Adamo fino a Mosè anche su quelli che non avevano peccato con una trasgressione simile a quella di Adamo, il quale è figura di colui che doveva venire.
L 10 - Ma il dono di grazia non è come la caduta: se infatti per la caduta di uno solo morirono tutti, molto di più la grazia di Dio e il dono concesso in grazia di un solo uomo, Gesù Cristo, si sono riversati in abbondanza su tutti gli uomini. E non è accaduto per il dono di grazia come per il peccato di uno solo: il giudizio partì da un solo atto per la condanna, il dono di grazia invece da molte cadute per la giustificazione. Infatti se per la caduta di uno solo la morte ha regnato a causa di quel solo uomo, molto di più quelli che ricevono l'abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo del solo Gesù Cristo.
L 1 - Come dunque per la colpa di uno solo si è riversata su tutti gli uomini la condanna, così anche per l'opera di giustizia di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione che dà vita. Similmente, come per la disobbedienza di uno solo tutti sono stati costituiti peccatori, così anche per l'obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti.
La legge poi sopraggiunse a dare piena coscienza della caduta, ma laddove è abbondato il peccato, ha sovrabbondato la grazia, perché come il peccato aveva regnato con la morte, così regni anche la grazia con la giustizia per la vita eterna, per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore.
G - Responsorio
Per colpa di un uomo il peccato entrò nel mondo, perché tutti hanno peccato. * Non temere, Maria: tu hai trovato grazia davanti a Dio.
R - Il Signore ti ha liberata dalla morte, ti ha protetta contro il nemico.
G - Non temere, Maria: tu hai trovato grazia davanti a Dio.
(L 2, L 3, L 4 e L 5)
L 2 - Seconda Lettura
Dai «Discorsi» di sant'Anselmo, vescovo
O Vergine, per la tua benedizione è benedetta ogni creatura
Cielo, stelle, terra, fiumi, giorno, notte e tutte le creature che sono sottoposte al potere dell'uomo o disposte per la sua utilità si rallegrano, o Signora, di essere stati per mezzo tuo in certo modo risuscitati allo splendore che avevano perduto, e di avere ricevuto una grazia nuova inesprimibile. Erano tutte come morte le cose, poiché avevano perduto la dignità originale alla quale erano state destinate. Loro fine era di servire al dominio o alle necessità delle creature cui spetta di elevare la lode a Dio. Erano schiacciate dall'oppressione e avevano perso vivezza per l'abuso di coloro che s'erano fatti servi degli idoli. Ma agli idoli non erano destinate. Ora invece, quasi risuscitate, si rallegrano di essere rette dal dominio e abbellite dall'uso degli uomini che lodano Dio.
L 3 - Hanno esultato come di una nuova e inestimabile grazia sentendo che Dio stesso, lo stesso loro Creatore non solo invisibilmente le regge dall'alto, ma anche, presente visibilmente tra di loro, le santifica servendosi di esse. Questi beni così grandi sono venuti dal frutto benedetto del grembo benedetto di Maria benedetta.Per la pienezza della tua grazia anche le creature che erano negl'inferi si rallegrano nella gioia di essere liberate, e quelle che sono sulla terra gioiscono di essere rinnovate. Invero per il medesimo glorioso figlio della tua gloriosa verginità, esultano, liberati dalla loro prigionia, tutti i giusti che sono morti prima della sua morte vivificatrice, e gli angeli si rallegrano perché è rifatta nuova la loro città diroccata.
L 4 - O donna piena e sovrabbondante di grazia, ogni creatura rinverdisce, inondata dal traboccare della tua pienezza. O vergine benedetta e più che benedetta, per la cui benedizione ogni creatura è benedetta dal suo Creatore, e il Creatore è benedetto da ogni creatura.
A Maria Dio diede il Figlio suo unico che aveva generato dal suo seno uguale a se stesso e che amava come se stesso, e da Maria plasmò il Figlio, non un altro, ma il medesimo, in modo che secondo la natura fosse l'unico e medesimo figlio comune di Dio e di Maria. Dio creò ogni creatura, e Maria generò Dio: Dio, che aveva creato ogni cosa, si fece lui stesso creatura di Maria, e ha ricreato così tutto quello che aveva creato. E mentre aveva potuto creare tutte le cose dal nulla, dopo la loro rovina non volle restaurarle senza Maria.
L 5 - Dio dunque è il padre delle cose create, Maria la madre delle cose ricreate. Dio è padre della fondazione del mondo, Maria la madre della sua riparazione, poiché Dio ha generato colui per mezzo del quale tutto è stato fatto, e Maria ha partorito colui per opera del quale tutte le cose sono state salvate. Dio ha generato colui senza del quale niente assolutamente è, e Maria ha partorito colui senza del quale niente è bene.Davvero con te è il Signore che volle che tutte le creature, e lui stesso insieme, dovessero tanto a te.
G - Responsorio
Celebrate con me il Signore: * grande è stata per me la Sua misericordia.
R - Ecco, tutte le generazioni mi chiameranno beata:
G - grande è stata per me la Sua misericordia.
L’Arcangelo
Gabriele disse: «Ti saluto, o piena di
Grazia... »
Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto »... Luca 1,2-38
( L 6, L 7, L 8, L 9, L 10 e L 1)
L 6 - Tutto si spiega - per quanto è possibile spiegare il mistero - in vista dell'Incarnazione.
La Madonna doveva accogliere il Verbo
nel proprio corpo. Maria, nella sua sovrana libertà, ha
accettato la proposta dell'angelo e di conseguenza Dio ha potuto assumere la
carne, rientrare al centro della creazione, ricreare il mondo dall'interno.
Dunque, Dio ha trovato una madre per il
proprio Figlio. E l'ha « preparata », formata in maniera tale che fosse degna
di Lui. Certi capolavori riescono esclusivamente a Dio.
L'Immacolata Concezione significa uno
spazio umano intatto, non contaminato, non guastato dal male, non inquinato dal
peccato, sottratto alla presa del Maligno, dell'usurpatore.
Sarà bene notare che questo « spazio
sacro », la Vergine Maria, non è stato preservato dalla sofferenza, ma dal
peccato.
L 7 - Tuttavia, nella festa di oggi, è
opportuno insistere, non tanto sull'aspetto negativo del privilegio concesso a
Maria (« preservata da qualsiasi peccato »), quanto piuttosto sulla realtà
positiva: « piena di grazia ». L'Immacolata rappresenta il trionfo della
grazia. E la Madonna è la creatura «colmata di grazia». Questa terra santa, intatta, non
guastata, dovrebbe anche indicarci un modo per accostarci a lei con
discrezione, « togliendoci i sandali ». Di maria non si parlerà mai abbastanza
bene. Occorre
imparare a parlare di lei senza forzature sentimentali e retoriche. Senza
banalizzare il mistero. Senza smancerie devozionali, ma anche senza le formule
asettiche di certi teologi inamidati. Usare
parole modeste, povere, quotidiane, trasparenti. Soltanto quelle indispensabili
per introdurre ad ascoltare il silenzio...
Il
vangelo di oggi ci propone la pagina dell'Annunciazione, ossia della vocazione
della Madonna.
L 8 - Volessimo
riassumere quanto è accaduto nel nascondimento di Nazareth in una notizia
scarna, ridotta all'essenziale, secondo lo stile evangelico, e rinunciando una
volta tanto ai nostri fronzoli, dovremmo riferire: una creatura ha detto sì.
E il
cielo stesso deve essere rimasto sbalordito di fronte a quella parola
abbastanza insolita.
« Il
Signore chiamò l'uomo e gli disse: «Dove sei?».
Rispose:
« Ho udito il tuo passo nel giardino... e mi sono nascosto ».
L'uomo
non si è fatto trovare all'appuntamento con Dio, si è sottratto al rischio
dell'incontro e del dialogo.
Adesso
finalmente c'è una creatura che si fa trovare, risponde a quella prima,
impegnativa domanda che ancora echeggia nell'aria:
« Eccomi... sono la serva del Signore».
Dio ha trovato qualcuno che dice sì.
L 9 - Dio
ha trovato, soprattutto, una creatura
disposta a ricevere, prima ancora che a dare.
Una
creatura sgombra da preoccupazioni egoistiche, svuotata di sé, che ha sfrattato
l'orgoglio, ripudiato l'amor proprio, è diventata pura accoglienza.
Non una creatura vuota. Ma una creatura
che ha saputo fare il vuoto. Maria è colei che ha permesso a Dio di agire... da
Dio, di agire liberamente in lei.
Troppe persone religiose si dimostrano
ossessionate da ciò che devono fare
per il Signore.
La Madonna ha intuito che la prima cosa
da fare, per un credente, è... lasciar fare a Dio, lasciarsi fare da Lui,
riceversi da Lui, abbandonarsi alla potenza del suo Spirito.
« Ti saluto, piena di grazia... »
L'angelo non l'ha chiamata col suo nome:
Maria. L'ha interpellata col nome nuovo, dato
da Dio: « Piena di Grazia ». Possiamo dire: Colmata di grazia, Tu
che hai avuto il favore di Dio, Preferita da Dio, Tutta graziosa, Beneamata da
Dio, insomma la privilegiata, colei
che è diventata oggetto dell'amore di Dio.
L 10 - È anche
la contemplata, Colei su cui
si è posato lo sguardo di Dio perché diventi Tempio vivente della sua Presenza nel mondo. Il nuovo nome dato a
Maria per l’attuazione del disegno di Dio rimane misterioso, come è misterioso
e inesprimibile l'Amore. Parlare delle « meraviglie » compiute da
Dio nella Madonna, per qualcuno significa confinare Maria in una distanza
inaccessibile. Un essere eccezionale, fuori dai nostri orizzonti. Non è affatto così. Anche Maria è stata
salvata. Pure lei ha avuto bisogno della grazia del «capo»: Cristo. La Madre, Colei
che ha dato la vita, è stata la prima a beneficiare, in anticipo, del frutto
della morte del Figlio. Dunque, anche lei è stata « graziata » come tutti noi. Non è lontana. Sta dalla nostra parte. I suoi privilegi non la separano da noi.
Al contrario, la rendono totalmente solidale, in comunione con noi. Essere
vicina a Cristo, più di chiunque altro, per lei, significa essere vicinissima
agli uomini.
L 1 - L'Immacolata rappresenta l'ideale della
Grazia del nostro Battesimo. Anche a noi Dio ha dato la Grazia col battesimo
ed attende ogni giorno il nostro «Sì»
Il
suo « Sì» costituisce il modello di ogni nostra riposta alle richieste di Dio.
« ...
E l'angelo si partì da lei ».
Mi ha
sempre colpito questo particolare della pagina di Luca sull'Annunciazione. Non
è certo un lieto fine. Semmai è faticoso e impegnativo inizio. Maria rimane
sola. Più nessuna comunicazione straordinaria. Più
nessun messaggio che la rassicuri ed elimini i dubbi. Il cammino lo deve
compiere con l'aiuto della propria fede, come noi, non con l'assistenza speciale
dell'angelo. Anche nella sua vita scoccheranno i perché. E la luce la dovrà ricavare attraverso le tenebre più
fitte, non attraverso le risposte più rassicuranti. L'angelo
ha esaurito il suo compito. Ha finito di parlare. D'ora
innanzi la Madonna dovrà interrogare gli avvenimenti quotidiani per sapere
qualcosa. Come tutti i mortali. E
ogni volta che dirà “Sì” - prima
ancora di aver capito - approfondirà il mistero della propria esistenza. Ad
ogni sì c'è un aumento di conoscenza.
Il sì anticipa la spiegazione. L'abbandono
fiducioso viene prima del ragionamento. L'accoglienza
passa davanti all'indagine. La strada la si conosce... percorrendola. La
verità la si trova... facendola. Ecco il paradosso che scandisce l'itinerario della fede nella Bibbia e che
la Madonna ha vissuto sino alle estreme conseguenze.
Comunque
il sì resta anche per noi la parola,
vorrei dire la preghiera decisiva.
G - Maria, concedici di essere più
accoglienti nei confronti del dono che viene dall'Amore.
Sollecitaci
a non ritardare troppo la nostra risposta affermativa, che non lasci spazio a
nessun genere di peccato.
(L 2 e L 3)
L 2 - TE DEUM
Noi ti lodiamo, Dio *
ti proclamiamo Signore.
O eterno Padre, *
tutta la terra ti adora.
L 3 - A te cantano gli angeli *
e tutte le potenze dei cieli:
Santo, Santo, Santo *
il Signore Dio dell'universo.
L 2 - I cieli e la terra *
sono pieni della tua gloria.
Ti acclama il coro degli apostoli *
e la candida schiera dei martiri;
L 3 - le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; *
la santa Chiesa proclama la tua gloria,
adora il tuo unico Figlio, *
e lo Spirito Santo Paraclito.
L 2 - O Cristo, re della gloria, *
eterno Figlio del Padre,
tu nascesti dalla Vergine Madre *
per la salvezza dell'uomo.
L 3 - Vincitore della morte, *
hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre. *
Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.
L 2 - Soccorri i tuoi figli, Signore, *
che hai redento col tuo sangue prezioso.
Accoglici nella tua gloria *
nell'assemblea dei santi.
L 3 - Salva il tuo popolo, Signore, *
guida e proteggi i tuoi figli.Ogni giorno ti benediciamo, *
lodiamo il tuo nome per sempre.
L 2 - Degnati oggi, Signore, *
di custodirci senza peccato.
Sia sempre con noi la tua misericordia: *
in te abbiamo sperato.
L 3 - Pietà di noi, Signore, *
pietà di noi.
Tu sei la nostra speranza, *
non saremo confusi in eterno.
L 4 - Preghiamo
O Dio, che nell'immacolata Concezione della Vergine hai preparato una degna dimora per il tuo Figlio, e in previsione della morte di lui l'hai preservata da ogni macchia di peccato, concedi anche a noi, per sua intercessione, di venire incontro a te in santità e purezza di spirito. Per Cristo nostro Signore. Amen
G - Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.
R - Amen