B A T T E S I M O
IMPEGNI DEI GENITORI, DEI PADRINI E DELLA COMUNITA’
Rito del Sacramento, celebrato durante la Santa Messa
I genitori cristiani, fondati sul loro Battesimo e consacrati nel Sacramento del Matrimonio, dopo aver donato la vita fisica ai loro figli, donano loro anche la FEDE.
E’ soprattutto in Famiglia che il bambino cresce e, forte della fiducia spontanea che sente nei confronti dei suoi genitori, impara a fidarsi di Dio, a credere nella Sua Parola, ad amarlo e a pregarlo.
La Comunità parrocchiale, che accoglie il bambino come un dono, si impegna alla propria testimonianza di Fede. La Parrocchia collaborerà con i genitori, i quali però restano sempre i primi responsabili dell’educazione umana e cristiana dei loro figli. La nascita e la crescita di un nuovo membro della Chiesa è un segno della speranza per il futuro e dona forza per vivere ed affrontare le difficoltà della vita e della testimonianza cristiana.
Il primo impegno della Famiglia è quello di chiedere il Battesimo per il figlio, perché è un bene da non far mancare alla nuova creatura che il Signore ha donato. Significa renderlo figlio di Dio, fratello di Gesù e membro della Chiesa.
I genitori, che si preoccupano di preservarlo da ogni pericolo fisico e di nutrirlo, curarlo e accudirlo, si impegnano anche nel preservarlo dal male spirituale e nell’aiutarlo a crescere nella fede e nella pratica di una vita cristiana. Essi scelgono per il loro figlio un nome, meglio se scelto tra i nomi dei Santi, che è segno della sua unicità, della identità e della sacralità della sua persona.
I padrini del Battesimo assumono doveri soprattutto di testimonianza, attraverso una vita conforme ai Comandamenti di Dio. Si impegnano a divenire, insieme ai Genitori, strumenti per far crescere il bambino come membro attivo nella Chiesa cattolica.
Il figlio, con l’esempio che riceve dai genitori, dai padrini e dalla Comunità intera, è aiutato a camminare sulla strada indicata dal Signore, che lo aiuta con la sua Grazia santificante. Crescendo con questi insegnamenti, comprenderà quale sia lo scopo della propria vita e sentirà il dovere della riconoscenza e dell’amore, la gioia del donare, la fermezza nel credere e il coraggio di testimoniare Dio in ogni occasione, escludendo sempre il peccato dalla propria vita. Il battezzato, inserito nella FEDE della CHIESA, POPOLO di DIO, dovrà cercare di essere conforme all’immagine di Gesù, fino a raggiungere la vita eterna.
Il Sacramento
Il primo segno di accoglienza col quale il battezzando viene accolto dalla Comunità è un SEGNO DI CROCE sulla fronte, segno di Cristo Salvatore, fatto dal celebrante e ripetuto dai genitori e dai padrini.
Viene poi proclamata la PAROLA DI DIO: Dio ci chiama all’ascolto, ci parla, ci interroga, scuote le nostre coscienze e dimostra la sua infinita bontà di Padre, che desidera la nostra felicità.
Sono Letture consigliate: Corinzi 12, 12 – 13
Salmo 26 Rit.:Il Signore è mia luce e mia salvezza
Alleluia: Io sono la luce del mondo, dice il Signore,
chi mi segue, avrà la luce della vita
Vangelo: Giovanni 3, 1 – 6
Omelia
Segue la PREGHIERA DEI FEDELI con intenzioni che ricordino l’accoglienza: (esempio)
1. Come tralcio legato alla vite, così (NOME) sia innestato a Cristo Salvatore
2. (NOME), redento dal Gesù, ottenga l’eredità del Regno di Cristo
3. (NOME) venga educato a conoscere e ad amare Dio
4. Tutti i battezzati crescano nella stessa fede e nello stesso amore, uniti nella Famiglia della Chiesa.
Si invocano i Santi, modelli di vita e intercessori presso Dio per il battezzando.
Si svolge poi una preghiera di esorcismo.
L’uomo, fin dalle origini, era destinato a soccombere, se Dio non fosse intervenuto in suo aiuto. Le vicende della vita, soprattutto quando le comodità o gli interessi invogliano a credere che il “bene” costituisca una limitazione, ci portano a volte a confondere il “bene” con il “male”.
Il Sacerdote celebrante invoca l’aiuto di Dio per liberare il bambino dal peccato originale e per sostenerlo nell’evitare il male e godere della vera libertà.
Il FIGLIO DI DIO, GESU’, è stato inviato dal Padre per donare all’uomo, schiavo del peccato, la libertà dei figli, così che possa lottare e vincere contro lo spirito del male. Per la potenza della MORTE e RISURREZIONE di Gesù, il Battezzato, liberato dal potere delle tenebre, diventa forte con la GRAZIA di CRISTO.
Dopo la preghiera: “(NOME), ti ungo con l’olio, segno di salvezza: ti fortifichi con la sua potenza Cristo Salvatore, che vive e regna nei secoli dei secoli” il sacerdote unge il petto del bambino con l’Olio dei Catecumeni. Il Sacerdote si reca ora presso il fonte battesimale, dove si svolge il vero e proprio Sacramento del Battesimo.
La mamma, che gli ha dato un corpo, lo tiene tra le braccia e lo affida a Dio, origine della vita, perché lo prepari all’incontro definitivo, quando l’amore terreno parteciperà all’Amore senza fine.
Il bambino, per mezzo del segno dell’ACQUA, rinasce a nuova vita e viene consacrato dallo Spirito Santo.
L’acqua è l’elemento sempre significativo della vita: nel Battesimo è strumento per il passaggio ad una vita nuova.
Al principio lo Spirito si librava sulle acque, perché contenessero in germe la forza di santificare.
Nel diluvio l’acqua ha segnato la fine del peccato e l’inizio della vita nuova.
Il popolo di Israele attraversò le acque del Mar Rosso e fu liberato dalla schiavitù.
Nella pienezza dei tempi, Gesù fu battezzato nell’acqua del fiume Giordano.
Dal suo costato trafitto dalla lancia scaturirono sangue ed acqua.
Dopo la sua risurrezione, Gesù comandò ai discepoli: «Andate, annunciate il Vangelo a tutti i popoli e battezzateli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo».
Il Celebrante invoca il Padre che, per opera dello Spirito Santo, infonda nell’acqua del fonte battesimale la Grazia del Figlio Gesù, affinché con il Sacramento del Battesimo, l’uomo, fatto a immagine di Dio, sia lavato dalla macchia del peccato originale e, dall’acqua e dallo Spirito Santo, rinasca come nuova creatura. L’uomo viene così sepolto con Cristo nella morte e risorge alla vita immortale.
Genitori e padrini, che dovranno guidare il battezzato lungo la strada di sequela di Gesù Cristo, vengono invitati a rinnovare le PROMESSE BATTESIMALI e a vivere una vera vita cristiana a testimonianza della loro fede. Rispondono RINUNCIO e CREDO alle domande del sacerdote.
Fratelli carissimi, per mezzo del Battesimo siamo divenuti partecipi del mistero pasquale del Cristo, siamo stati sepolti insieme a lui nella morte, per risorgere con lui a vita nuova.
Ora rinnoviamo le promesse del nostro Battesimo, con le quali un giorno abbiamo rinunciato a satana e alle sue opere e ci siamo impegnati a servire fedelmente Dio nella santa Chiesa cattolica.
Rinunciate al peccato, per vivere nella libertà dei figli di Dio?
Rinuncio
Rinunciate alle seduzione del male, per non lasciarvi dominare dal peccato?
Rinuncio
Rinunciate a satana, origine e causa di ogni peccato?
Rinuncio
Credete in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra?
Credo
Credete in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, che nacque da Maria Vergine, morì e fu sepolto, è risuscitato dai morti e siede alla destra del Padre?
Credo
Credete nello Spirito Santo, la Santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne e la vita eterna?
Credo
Dio onnipotente, Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che ci hai liberati dal peccato e ci ha fatto rinascere dall'acqua e dallo Spirito Santo, ci custodisca con la sua grazia in Cristo Gesù nostro Signore, per la vita eterna.
Amen
Il Celebrante conclude così: "Questa è la nostra FEDE, questa è la FEDE DELLA CHIESA. E noi ci gloriamo di professarla, in Cristo Gesù, nostro Signore".
Versando l’acqua sul capo del bambino il Celebrante dice: “(NOME), io ti battezzo nel nome del Padre, e del Figlio e dello Spirito Santo.”
Segue l’unzione con il Sacro Crisma. L’unzione con l’Olio benedetto, un tempo segno per l’investitura dei Re e dei Profeti, consacra il suo cuore.
Il Sacerdote traccia col Sacro Crisma un segno di croce sulla fronte del battezzato come atto di consacrazione, segno che lo distingue per sempre come cristiano, membro del popolo di Dio.
Questa è la preghiera: "Dio Onnipotente, Padre del nostro Signore Gesù Cristo, ti ha liberato dal peccato e ti ha fatto rinascere dall’acqua e dallo Spirito Santo, unendoti al suo popolo; Egli stesso ti consacra con il crisma della salvezza, perché inserito in Cristo, sacerdote, re e profeta, sia sempre membro del suo corpo per la vita eterna".
Ed ecco tre segni simbolici:
1. Consegna della veste bianca
2. Candela accesa
3. Rito dell’effetà
• La veste bianca è simbolo della Grazia di Dio che il Battezzato riceve e che dovrà conservare durante tutta la sua vita, anche per diffondere intorno a sé la Luce dell’Amore di Dio.
Preghiera: “(NOME), sei diventato una nuova creatura e ti sei rivestito di Cristo. Questa veste bianca sia segno della tua nuova dignità: aiutato dalle parole e dall’esempio dei tuoi cari, portala senza macchia per la vita eterna.”
• Il Sacerdote presenta il CERO PASQUALE, che rappresenta Gesù Risorto, dicendo: "Ricevete la Luce di Cristo".
Il genitore accenderà la candela dal Cero Pasquale.
Il Sacerdote prosegue: “A voi, genitori, e a voi, padrino e madrina, è affidato questo segno pasquale, fiamma che sempre dovete alimentare. Abbiate cura che il vostro bambino, illuminato da Cristo, viva sempre come figlio della luce; perseverando nella fede, vada incontro al Signore che viene, con tutti i Santi, nel regno dei cieli”.
• Il Celebrante tocca, con il pollice, le orecchie e le labbra del battezzato, dicendo: “Il Signore Gesù, che fece udire i sordi e parlare i muti, ti conceda di ascoltare presto la Sua Parola, e di professare la tua Fede, a lode e gloria di Dio Padre”.
Seguono le benedizioni di Dio sul bambino, poi sulla mamma, sul papà e sulla Comunità che lo ha accolto, per chiedere a tutte queste persone che lo sappiano sorreggere nei primi passi della vita cristiana e guidarlo fino alla maturità lungo la strada della vita:
“Fratelli carissimi, questo bambino, rinato nel Battesimo, viene chiamato ed è realmente figlio di Dio. Nella Confermazione riceverà la pienezza dello Spirito Santo; accostandosi all’altare del Signore, parteciperà alla Mensa del Suo Sacrificio e nell’Assemblea dei fratelli potrà rivolgersi a Dio chiamandolo Padre. Ora, in suo nome, nello spirito dei figli di Dio, che tutti abbiamo ricevuto, preghiamo insieme come il Signore ci ha insegnato:
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo Regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo, così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori e non ci abbandonare alla tentazione, ma liberaci dal male. Amen.
Benedizione alla Mamma: “Dio, origine della vita e dell’amore, che rende sublime l’affetto materno, benedica la Mamma di … e come ora gli rende grazie per il dono del figlio, così possa rallegrarsi della sua crescita in età e in grazia”.
Benedizione al Papà: “Dio, principio e modello di ogni paternità, circondi con il suo amore il Papà di … , perché con il suo esempio gli sia di guida verso la maturità della vita in Cristo".
Benedizione ai presenti: “Dio, che ama tutti gli uomini, dimostri la sua bontà verso i familiari, i parenti e gli amici qui presenti: li preservi dal male e doni loro l’abbondanza della pace".
Vi benedica tutti Dio Onnipotente, X Padre, Figlio e Spirito Santo. Amen
L’invito è a continuare a vivere come veri cristiani, rimanendo uniti come una famiglia che cresce e cammina concorde nella fede paziente, nella speranza coraggiosa e nella carità perfetta.
V « V « V
Sappiamo che siamo nati una prima volta quando i nostri genitori ci hanno generato. Eravamo bellissime creature di Dio e figli di Papà e Mamma.
Siamo rinati una seconda volta, quando abbiamo ricevuto il primo Sacramento dei cristiani, il Santo BATTESIMO. Siamo così diventati FIGLI DI DIO. Ci è stata tolta la macchia del peccato originale e ci è stato permesso di far parte della Famiglia dei Figli di Dio, che è la CHIESA.
Abbiamo Dio per Padre e Gesù come fratello; lo Spirito Santo è venuto ad abitare in noi. Tutto questo lo ha conquistato Gesù, accettando di morire in croce per noi.
Nasceremo per la terza volta quando il Signore ci chiamerà al termine della nostra vita terrena per esercitare il suo ruolo di Giudice: ci darà il premio o la pena eterna a seconda di come avremo portato avanti la nostra vita su questa terra.
Ripensiamo al Battesimo di Gesù al fiume Giordano. Era il Battesimo che impartiva Giovanni il Battista (il Battezzatore); era un Battesimo di Penitenza e comportava il riconoscimento dei propri peccati. Gesù, che non aveva peccati, volle ugualmente unirsi ai peccatori penitenti, perché avrebbe preso i peccati di tutti su di sé, per chiedere perdono al Padre a nome nostro, offrendo la sua stessa vita e morendo in Croce per noi tutti.
Quando Gesù uscì dall’acqua del fiume Giordano, dopo aver ricevuto quel Battesimo di penitenza, comparve sul suo capo lo Spirito Santo sotto forma di colomba e si udì una voce dal Cielo che disse: «Questi è il Figlio mio, l’Amato: in Lui ho posto il mio compiacimento».
Al momento del nostro Battesimo anche su di noi è sceso in modo invisibile lo Spirito Santo e il Padre ha detto: «Questo adesso è il mio amato figlio».
Può compiacersi di noi Dio Padre? Dipende dalle nostre scelte. Certamente sì, se decidiamo di amarlo sopra ogni cosa e di osservare i suoi Comandamenti.
I nostri genitori e il padrino o la madrina del Battesimo hanno promesso per noi, quando eravamo troppo piccoli per prendere delle decisioni in modo autonomo. Ora spetta anche a noi rinnovare le PROMESSE BATTESIMALI, se siamo decisi a seguire il Signore Gesù dicendo i nostri "Rinuncio" e i nostri "Credo".
SEGNI VISIBILI DEL BATTESIMO
1. Acqua benedetta
L’acqua viene benedetta la notte di Pasqua, durante la Veglia Pasquale
2. Veste bianca
E' usanza che venga regalata alla famiglia dalla Parrocchia o da amici
3. Olio dei Catecumeni
Viene consacrato dal Vescovo nella Messa crismale del giovedì santo
4. Candela
Viene consegnata al papà che l’accende al Cero Pasquale
5. Sacro Crisma
Viene consacrato dal Vescovo nella Messa crismale del giovedì santo
Col Battesimo Dio Padre mi ha fatto suo figlio e mi accolto nella sua grande Famiglia, che è la Chiesa.
Con la preghiera del mattino, ripeto ogni giorno: "…Ti ringrazio di avermi creato, fatto cristiano…" Se recito sinceramente questa preghiera, significa che sono contento di essere cristiano e logicamente devo essere coerente e cercare di vivere sempre meglio da vero cristiano.
Versando l’acqua sul mio capo il sacerdote ha pronunciato le parole:
« (Nome), io ti battezzo nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo».
Nel Battesimo il Sacerdote ha deposto su di me la veste candida dicendo: «Ricevi la veste candida e portala senza macchia davanti a Gesù, per avere la vita eterna».
Nel Battesimo infatti il Padre mi ha liberato dal peccato e mi ha donato un cuore nuovo, cioè la vita della Grazia. E’ un dono che devo conservare per tutta la vita, sempre con l’aiuto di Dio. La Grazia è una partecipazione alla vita divina, che il Signore provvede a rinnovare in me col Sacramento della Penitenza, a nutrire col Sacramento della Comunione e a far crescere in me col Sacramento della Cresima.
Lo Spirito Santo è venuto ad abitare nel mio cuore e mi insegna a chiamare Dio col nome di Padre. Infatti da quel momento io somiglio a Gesù risorto e ai santi che dimorano nella Gerusalemme celeste (il Paradiso).
Ricordando il giorno del Battesimo, devo pensare al grande amore di Dio Padre che mi ha reso suo figlio e fratello di Gesù. Prometto che mi impegnerò per tutta la vita per non perdere la mia somiglianza con Lui e per questo chiederò sempre il suo aiuto. Parlerò con Gesù, sapendo che è un amico unico e speciale che può capirmi e aiutarmi meglio ancora dei miei stessi genitori.
Col Battesimo Dio Padre ha anche acceso nel mio cuore la luce della FEDE, perché io possa credere nella sua Parola. E’ un dono indispensabile che mi ha fatto e mi chiede di farlo crescere in rapporto alla mia crescita umana e intellettiva. Segno di questo dono è la candela che il mio Papà ha acceso al Cero Pasquale, che rappresenta Gesù risorto.
A me spetta quindi l’impegno di conoscere sempre più la sua Parola, sia con la lettura personale, sia, soprattutto con la partecipazione alla Santa Messa festiva, durante la quale questa viene letta e spiegata dal Sacerdote. Al termine delle Letture e dell’Omelia mi viene chiesto di rispondere: «Credo».
V « V « V
C’è una persona speciale, creatura di Dio come noi, che ha avuto da Dio il dono speciale di essere nata esente dal peccato originale: è Maria Immacolata.
Ci sono altre creature che hanno avuto questo dono? Sì, anche Adamo ed Eva sono nati senza peccato, però, a differenza di Maria, essi hanno commesso il peccato che tutti noi abbiamo ereditato.
Maria, salvata come noi dalla morte di Gesù in Croce e dalla sua Risurrezione, ma risparmiata fino dalla nascita dalla macchia del peccato, perché in Lei è stato anticipato il beneficio della salvezza conquistata da Gesù; Ella ha sempre corrisposto perfettamente alla volontà di Dio ed è stata scelta per divenire la mamma del Figlio di Dio, Gesù.
Imitiamo Maria, che Gesù dall’alto della Croce ci ha dato anche come Madre nostra e chiediamo il suo tenero aiuto. Proprio per il candore della sua anima l’Arcangelo Gabriele si è rivolto a Lei dicendole “piena di Grazia” e noi lo ripetiamo nella preghiera dell’Ave Maria.
Festeggiamo Maria, col titolo di Immacolata , il giorno 8 dicembre, festa di precetto. Questo vuol dire che è una festa in cui siamo tenuti a partecipare alla Santa Messa.
Abbiamo citato tra i segni del Battesimo anche l’Olio dei Catecumeni e il Sacro Crisma.
L’olio è un segno di forza, perché veniva usato dagli atleti, un tempo, per rinforzare i muscoli. Anche nel Sacramento del Battesimo l’Olio dei Catecumeni significa che riceviamo forza da Dio per essere veri cristiani capaci di superare le difficoltà e le lotte a cui siamo costretti. Dobbiamo chiedere l’aiuto di Dio, se vogliamo vincere il male e il peccato, vincere le tentazioni del diavolo, che fa di tutto per vederci soccombere, perché non vuole che ci salviamo.
Il Signore ci assicura che saremo vincitori, se stiamo con Lui, perché per noi ha già sconfitto il diavolo, il male e la morte. Soccomberemo invece, se saremo così presuntuosi da credere di poter fare da soli.
Il Sacro Crisma, che viene usato anche per amministrare il sacramento della Cresima e per consacrare i Diaconi e i Sacerdoti nel sacramento dell’Ordine Sacro, è usato per il Battesimo.
L’unzione col Sacro Crisma ci rende Profeti, Re e Sacerdoti.
Come Profeti siamo abilitati ad annunciare la Buona Notizia che è venuto il Messia nella persona di Gesù, che è morto in Croce per salvarci ed è risorto. Anche noi siamo destinati a risorgere per vivere una vita eterna di felicità in Paradiso, o una vita eterna di pena e di dolore.
Siamo chiamati ad annunciare questo sia con la parola che con l’esempio della nostra vita cristiana coerente, sia con la nostra preghiera personale perché il Signore illumini sia noi, che le persone a cui indirizziamo la nostra “catechesi”, o i nostri ammonimenti o i nostri consigli. Ricordiamo che è solo il Signore che può convertire le persone. Noi possiamo e dobbiamo offrirci come occasioni per l’ascolto di Dio da parte dei nostri fratelli.
Come dei Re siamo abilitati ad essere padroni di noi stessi, a guidarci nella libertà dei figli di Dio, scegliendo sempre il bene. Riceviamo la capacità di non restare schiavi dei desideri di ricchezza, di potere, di piaceri illeciti, di prepotenza…
Come Sacerdoti (col sacerdozio comune a tutti i battezzati, non quello ordinato) , possiamo offrire a Dio cose buone: buone azioni, preghiere, sacrifici, rinuncie, e anche noi stessi.
RINGRAZIAMENTO PER IL BATTESIMO RICEVUTO
O Signore, quando io ___________________ fui battezzato nella Parrocchia di ____________________ il giorno ______________ ero un bambino inconsapevole. Ora però so la grandezza del dono che mi hai fatto:
. mi hai innestato in Cristo, tuo Figlio immergendomi nella sua morte e risurrezione, e sono rinato tuo figlio;
. mi hai inserito nella tua Chiesa, comunità di salvezza, come membro attivo e responsabile;
. mi hai dato un futuro e una speranza nella fede e nell'amore.
Grazie, Signore!