Via Lucis per venerdì 21 dicembre 2012
Legenda: G – R – L 1 – L 2 – L 3 – L 4 – L 5 – L 6 – L
7 – L 8
G – Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo
R
-
Amen
Il Signore viene! Svegliamoci e andiamogli incontro con gioia!
Liberiamo i nostri cuori e la nostra vita dal peccato e da tutto ciò che
ostacola l’accoglienza al Signore, che viene a visitarci!
1^ TAPPA
Che cos’È l’AVVENTO
L 1 - Attesa. Ci sono
molti modi di attendere. Posso attendere dormendo o impegnandomi in qualche
cosa che mi distragga mentre attendo.
Posso attendere
annoiandomi. Posso attendere pensando a quello che sto attendendo. Quando
attendo una persona, posso riflettere sui difetti di quella persona e sulle
cose che non approvo di lei, o che mi fanno inquietare. Posso aspettare una
persona che amo e per la quale preparo la migliore accoglienza, per stupirla e
colpirla favorevolmente. Posso anche pensare alla persona che attendo,
sbuffando, perché avrei voglia di fare tutt’altra cosa…
L 2 - L’Avvento è
l’attesa di Gesù che viene, del Figlio di Dio che ci ama tanto da venire a
farsi uomo come noi, a soffrire miseria, freddo e ingratitudine da parte degli
uomini che Egli è venuto a salvare.
Come dobbiamo aspettare
Lui?
Prepariamogli
l’accoglienza che merita! Prepariamogli i doni che più gradisce: bontà verso
tutti i suoi e nostri fratelli, la vittoria sull’egoismo, la prepotenza, la
lite, la guerra. Prepariamo la nostra mente e il nostro cuore per ringraziarlo
del suo “dono” d’amore per noi. Diamoci da fare per annunciare anche agli altri
il suo arrivo perché tutti siano pronti ad accoglierlo, ad amarlo e a compiere
quello che Egli chiede a ciascuno. Siamo generosi con chi ha bisogno del nostro
aiuto.
L 3 - Noi sappiamo
che Egli è già venuto e che ha dato la vita per tutti e per ciascuno di noi.
Sappiamo che cosa ci ha insegnato, lo leggiamo sul Vangelo: diffondiamo la sua
Parola e il suo insegnamento. Correggiamo i nostri difetti, lasciamoci
perdonare dei nostri peccati attraverso il Sacramento della Confessione, che
Egli ha donato alla Chiesa per riaccogliere e riabbracciare quelli di noi che
si sono allontanati dalla Sua Via. Siamo ubbidienti alla Chiesa cattolica,
fondata da Lui, proprio perché ci aiuti a camminare lungo la strada che porta
alla salvezza eterna!
L 4 - Vinciamo non
solo il nostro peccato, ma anche tutte le mancanze, quali l’arroganza, la
presunzione e la prepotenza. Dio ha scelto Maria perché si sentiva povera e
piccola perché desse alla luce nel mondo il Suo Figlio. Anche a tutti noi,
uomini e donne, il Signore chiede di portare al mondo Suo Figlio, perché tutti
possano incontrarlo, ascoltarlo e obbedirgli. Un modo per farlo conoscere è
dimostrare con la nostra vita che Egli non ci chiede l’impossibile, ma che, col
Suo aiuto, si può vivere nel rispetto dei dieci Comandamenti, di tutti e dieci,
senza eccezioni e accomodamenti. Così si annuncia Cristo. Chi annunciamo,
invece, se diciamo di essere cristiani, ma col nostro comportamento non siamo
coerenti? Così inquiniamo il Suo insegnamento e spesso diamo scandalo! Gesù è
molto severo verso le persone che danno scandalo, lo leggiamo sul Vangelo! "Guai a coloro per cui avvengono gli scandali! È meglio per
lui che gli sia messa al collo una pietra da mulino e venga gettato nel
mare"
R – Gesù viene, andiamogli incontro con l’abito
candido che abbiamo ricevuto nel Battesimo.
G – Tu,
Gesù, hai dato la vita per noi: donaci la forza per accogliere tutti i doni che
ci dài attraverso la Santa Chiesa.
R – Gesù viene, andiamogli incontro con l’abito
candido che abbiamo ricevuto nel Battesimo.
G -
Gesù Tu ci conosci e sai che abbiamo bisogno del Tuo perdono, perché non
riusciamo a camminare sempre diritti.
R – Gesù viene, andiamogli incontro con l’abito
candido che abbiamo ricevuto nel Battesimo.
G – Non abbiamo la presunzione di poter camminare diritti senza
di Te! Aiutaci sempre e richiamaci energicamente, quando non Ti vogliamo
ascoltare!
R – Amen
2^ TAPPA
L’AVVENTO CI FA GIÀ INTRAVVEDERE
LA PASSIONE DI GESU’
L 5 – Perché
Dio Padre ha inviato il Suo Figlio nel mondo? Non è certo venuto per fare un viaggio di
piacere. Egli sapeva che avrebbe dato la vita per noi e sapeva anche che
avrebbe trovato in molti di noi noncuranza, disprezzo, ingratitudine, offesa.
L’amore di Dio per noi è immenso e il suo cuore è pieno di misericordia e di
perdono. Non vede l’ora di darlo a tutti, purché pentiti e desiderosi di
accogliere la Sua Parola e di vivere in armonia con questa. Non vede l’ora di
riabbracciare ciascuno di noi quando torna a Lui, come il Figlio prodigo della
parabola.
L 6 – Dal Vangelo secondo Luca
“Quando
ebbe speso tutto, in quel paese venne una grande carestia ed egli cominciò a
trovarsi nel bisogno. Allora andò e si
mise a servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei campi
a pascolare i porci. Avrebbe voluto
saziarsi con le carrube che mangiavano i porci; ma nessuno gliene dava. Allora rientrò in se stesso e disse: Quanti
salariati in casa di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di
fame! Mi leverò e andrò da mio padre e
gli dirò: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo
figlio. Trattami come uno dei tuoi garzoni.
Partì e si incamminò verso suo padre.
L 7 – Quando
era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò
al collo e lo baciò. Il figlio gli
disse: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di
esser chiamato tuo figlio.
Ma il padre disse ai servi:
Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l'anello al
dito e i calzari ai piedi. Portate il
vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è
tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato. E cominciarono a far festa”.
L 8 – Questo
abbraccio lo riceviamo ogni volta che ci accostiamo, pentiti, al Sacramento della
Santa Confessione. Forse qualcuno di noi non conosce e non apprezza il valore
di saper vivere in Grazia di Dio, cioè in piena armonia col Signore, pronto in
qualunque momento per rispondere alla chiamata finale del Signore. Il non
essere in Grazia di Dio, significa anche non avere le carte in regola per
essere ammessi alla vita eterna in Paradiso. E’ vero che il Signore tiene conto
anche dei nostri pensieri negli ultimi momenti della nostra vita…, ma non credo
proprio che si possa rischiare così il nostro destino! Ricordiamo le vergini
stolte che si sono sentite dire che ormai la porta era chiusa!
R - Purifica,
Signore, il mio cuore e l’anima mia: non lasciarmi andare perduto al fuoco
eterno!
G – Gesù, abbi pietà di noi, che siamo spesso stolti e non
sappiamo vedere al di là del nostro naso! Facci apprezzare il dono grande della
Grazia che ci hai elargito nel Santo Battesimo.
R - Purifica,
Signore, il mio cuore e l’anima mia: non lasciarmi andare perduto al fuoco
eterno!
G – Gesù, che per me ti sei fatto uomo e hai dato la tua vita,
non permettere che io mi rovini con le mie stesse mani, che io viva in questa
terra cercando godimenti e gioie pericolose per la nostra vita eterna.
R - Purifica,
Signore, il mio cuore e l’anima mia: non lasciarmi andare perduto al fuoco
eterno!
G – Gesù, che mi ami più di quanto sappia amarmi io stesso, aiutami
a non ingannare me stesso con preghiere dette solo con le labbra e che non
riescono a trasformare il mio cuore. Aiutami e resta con me sempre, finche io
non imparo a vivere in armonia con Te già in questa vita.
R
– Amen
3^ TAPPA
IMPARIAMO DA MARIA, DA GIUSEPPE, DAI PASTORI E DAI
MAGI.
L 1 – Maria
è scelta, è chiamata, qualcosa comprende, altre cose le sono un po’ oscure.
Chiede alcune spiegazioni, poi si dona a Dio, perché possa compiere il Suo
progetto per la salvezza degli uomini. Non si propone di fare lei, ma di
lasciar fare a Dio in lei, come Egli vorrà fare. E’ completamente disponibile a
mutare i progetti sulla sua vita e ad essere invece a piena disposizione di Dio
per il bene di tutta l’umanità. «Ecco,
sono la serva del Signore, avvenga in me secondo la Tua Parola».
L 2 – Giuseppe aveva in Maria la sua promessa
sposa. Era per loro un patto già concluso e sarebbero poi andati a vivere
insieme quando sarebbe stato il momento, secondo le usanze del loro popolo. Possiamo
immaginare il suo sgomento quando vede che Maria attende un figlio! Le vuole
troppo bene per ripudiarla pubblicamente e pensa di lasciarla segretamente. Ma
ecco l’annuncio dell’angelo: «Giuseppe,
non temere di prendere con te Maria tua sposa, perché quello che è nato in lei
è frutto dello Spirito Santo. Le nascerà un bambino e tu lo chiamerai Gesù».
Giuseppe
è subito disponibile alla volontà del Signore e prende con sé Maria. Questo gli
costa la vita in castità e l’impegno di fare da padre ad un bimbo non suo.
Crede e accoglie!
L 3 – Dal Vangelo secondo Luca
"C'erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di
notte facendo la guardia al loro gregge.
Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del
Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento,ma l'angelo
disse loro: "Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di
tutto il popolo:
oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore.
Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in
una mangiatoia".
L 4 - E subito apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito
celeste che lodava Dio e diceva:
"Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli
uomini che egli ama".
Appena gli angeli si furono allontanati per tornare al cielo, i pastori
dicevano fra loro: "Andiamo fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento
che il Signore ci ha fatto conoscere".
Andarono dunque senz'indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il
bambino, che giaceva nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che
del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udirono, si stupirono delle
cose che i pastori dicevano.
Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore.
I pastori poi se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che
avevano udito e visto, com'era stato detto loro".
R – Donaci, Signore Gesù, di essere attenti
alle tue chiamate che possono giungere in qualunque momento della nostra vita e
di rispondere sempre di sì.
G – Gesù, donaci la serenità
che deriva dalla piena fiducia in Te, che vuoi sempre e solo il nostro bene.
Sappiamo che il “sì” di ciascuno di noi,
anche se a volte costa un po’ di sacrificio, è un bene per tutti.
R – Donaci, Signore Gesù, di essere attenti
alle tue chiamate che possono giungere in qualunque momento della nostra vita e
di rispondere sempre di sì.
G – Gesù, aiutaci a tenere presenti sempre gli atteggiamenti di
Maria, di Giuseppe e degli angeli, per essere anche noi disposti a compiere i
necessari spostamenti di rotta, per avvicinarci a Te.
R – Donaci, Signore Gesù, di essere attenti
alle tue chiamate che possono giungere in qualunque momento della nostra vita e
di rispondere sempre di sì.
G – Gesù, che vieni per tutti, aiutaci ad imitare anche i Magi,
che si allontanano dalle loro sicurezze e, forniti dei doni scelti per Te, si
avviano solo guidati da una stella per raggiungerti ed adorarti.
R - Amen
NOVENA DI NATALE
21 dicembre 2012
G - Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
R – Amen
G - Il Dio della speranza, che ci riempie di ogni gioia e pace
nella fede per la potenza dello Spirito Santo, sia con tutti noi.
R – Amen
G - Nella notte del
mondo, nella notte del cuore, siamo pellegrini, Signore, come Magi venuti da
oriente, guidati dalla stella, alla ricerca di Colui, che solo, dà senso alla
vita e alla storia. Giunti alla Tua presenza, presenza
tenerissima di un Bambino, essi han fatto l’unica cosa degna dell’incontro con la
Verità in persona: Ti hanno adorato. L’esempio dei santi Magi,
rappresentanti dei cercatori della verità, ispiri il nostro incontro con Te che
vieni a visitarci, ci renda pronti a vivere l’esistenza come esodo, sproni
sempre il nostro cammino verso Te, Luce vera che viene dall’alto.
G - PRIMO MOMENTO: IL DONO DELLA MIRRA
L 5
-
Quanta sofferenza, quante paure
stringono il mondo, e quante domande crescono nel cuore degli uomini.
Visitati dal dolore, se non T’invochiamo
Signore corriamo verso le braccia di quella disperazione, che attanaglia chi si
lascia sedurre dalla sfiducia. Guerre e ingiustizia, fame e
pestilenze, omicidi ed orrori. Dura è la sofferenza, amara è la morte, amara
come mirra, quella mirra offerta al Bambino nato a Betlemme per dare risposta
alle implorazioni del mondo.
Silenzio orante
G - Signore Dio
nostro, custode della casa di Israele, ci hai donato la speranza nel Tuo Figlio
Gesù, nato nell’umiltà a Betlemme, dove ricevette in dono la Mirra, quale segno
profetico di futura sofferenza e
sepoltura, ascolta, Ti preghiamo, il grido dell’umanità che cerca senso e
risposte ai suoi tanti perché.
Illuminaci con quella stessa luce che
brillò e guidò il cammino dei santi Magi verso il Figlio del Dio Altissimo.
L 6 – ORAZIONE
Ascolta, o Padre, le preghiere del tuo
popolo in attesa del tuo Figlio che viene nell’umiltà della condizione umana:
la nostra gioia si compia alla fine dei tempi quando egli verrà nella gloria.
Per il nostro Signore Gesù Cristo Tuo Figlio che è Dio e vive e regna con te, nell’unità dello
Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
G - SECONDO
MOMENTO: IL DONO DELL’ORO
L 7 - Oro
ricevette il Figlio di Dio, anche se nato umile nella famiglia umana.
Oro della regalità e segno della guida,
oro della responsabilità e dell’impegno nel governo delle cose di questo mondo. E’ in questo segno che vogliamo
presentarti, Signore, tutti coloro che da laici impegnati nel mondo pongono se
stessi a servizio degli altri.
Silenzio orante
G - Signore Dio, guida della casa di Israele, nostro re e
legislatore, artefice di ogni cosa e
dispensatore di ogni bene, sorreggi l’impegno di quanti chiami alla
costruzione della città degli uomini, con la guida e il sostegno della tua
Parola, affinché i passi di tutti giungano all’incontro con il Cristo Redentore
del mondo.
L 8 - Dal Vangelo
secondo Luca
In quei giorni Maria si alzò e andò in
fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di
Zaccarìa, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria,
il bambino sussultò nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo
ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del
tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco,
appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di
gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto
nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
L 1 - Dall’Esortazione apostolica Christifideles laici
La dignità dei fedeli laici ci si
rivela in pienezza se consideriamo la prima e fondamentale vocazione che
il Padre in Gesù Cristo per mezzo dello Spirito rivolge a ciascuno di loro: la
vocazione alla santità, ossia alla perfezione della carità. Il santo è la
testimonianza più splendida della dignità conferita al discepolo di Cristo.
Sull'universale vocazione alla santità ha avuto parole luminosissime il
Concilio Vaticano II. Si può dire che proprio questa sia stata la consegna
primaria affidata a tutti i figli e le figlie della Chiesa da un Concilio
voluto per il rinnovamento evangelico della vita cristiana. Questa consegna non
è una semplice esortazione morale, bensì un'insopprimibile esigenza del
mistero della Chiesa: essa è la Vigna scelta, per mezzo della quale i
tralci vivono e crescono con la stessa linfa santa e santificante di Cristo; è
il Corpo mistico, le cui membra partecipano della stessa vita di santità del
Capo che è Cristo; è la Sposa amata dal Signore Gesù, che ha consegnato se
stesso per santificarla. Lo Spirito che santificò la natura umana di Gesù nel
seno verginale di Maria è lo stesso Spirito che è dimorante e operante nella
Chiesa al fine di comunicarle la santità del Figlio di Dio fatto uomo. La vita
secondo lo Spirito, il cui frutto è la santificazione, suscita ed esige da
tutti e da ciascun battezzato la sequela e l'imitazione di Gesù Cristo, nell'accoglienza
delle sue Beatitudini, nell'ascolto e nella meditazione della Parola di Dio,
nella consapevole e attiva partecipazione alla vita liturgica e sacramentale
della Chiesa, nella preghiera individuale, familiare e comunitaria, nella fame
e nella sete di giustizia, nella pratica
del comandamento dell'amore in tutte le circostanze della vita e nel servizio
ai fratelli, specialmente se piccoli, poveri e sofferenti.
L 2 – RIFLESSIONE
Tutti siamo
chiamati alla santità: questa è la prima vocazione che tutti noi
riceviamo. Il Sacramento del Battesimo
ci inserisce nel Corpo di Cristo e ci
dona il germe della santità. Quando per la nostra debolezza commettiamo qualche
mancanza o qualche peccato veniale, non si rompe il nostro stato di santità e
il nostro rapporto con Dio. Col pentimento sincero e il proposito di migliorare possiamo
incamminarci di nuovo sulla strada della santità. Se invece commettiamo dei
peccati mortali perdiamo la Grazia di Dio e viene interrotto il nostro cammino
verso la santità. Occorre pentimento sincero, impegno a non commettere più tali
peccati e la Confessione Sacramentale.
L 3 - Ascoltiamo
l’invito di Gesù che viene a cercare la “pecorella smarrita” per proteggerla
dai pericoli e dai nemici, approfittiamo del Sacramento della Confessione o
Riconciliazione che il Signore ha istituito per tutti noi. I mezzi per salvarci
il Signore ce li ha dati tutti: sta a noi usarli con riconoscenza e con umiltà.
Se non ci salvassimo, sarebbe sicuramente solo colpa nostra!!!
G - TERZO
MOMENTO: IL DONO DELL’INCENSO
A Te, Signore della storia, Principe
della pace, Re delle genti, atteso da tutte le nazioni, scettro della casa di
Israele, splendore della luce eterna, speranza e salvezza dei popoli, Tu Verità
che tiene fede alle promesse antiche, accogli il profumo dell’incenso
attraverso il quale Ti adoriamo e Ti
riconosciamo nostro Dio e Signore e concedi ai fedeli laici, che vivono
la loro quotidiana esperienza al servizio della comunità umana, di spandere il
tuo soave profumo tra i fratelli e di portare nelle realtà terrestri l’autentico
Spirito del Cristo, per l’edificazione del Regno.
R - Amen
L 4 -
Antifona del giorno - O Sapienza che esci dalla bocca dell’Altissimo, ti estendi ai confini del
mondo, e tutto disponi con soavità e con forza: vieni, insegnaci la via della saggezza.
G - Affrettati, non
tardare Signore del mondo, Tu che conduci la storia al suo compimento, nel
regno di pace infinita: concedici di volgere fiduciosi lo sguardo a Te e di
desiderare con ardore la venuta del Tuo Figlio. Egli è con Te e lo Spirito Santo
il Benedetto nei secoli dei secoli.
R – Amen
G - X Il
Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.
R - Amen
CANTO FINALE
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