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IL SAPERE IN PILLOLE : MERCOLEDI', 17 GENNAIO 2024
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Inviato da Alba il 16/1/2024 19:50:00 (116 letture) |
MERCOLEDI', 17GENNAIO 2024
IL SAPERE IN PILLOLE
La questione del sabato è ancora al centro della disputa nei confronti di Gesù. Chi detiene il potere, normalmente, tende ad evitare novità e Gesù, senza volerlo, destabilizza le folle con la sua ragionevole libertà interiore. Chi di noi, potendolo, non avrebbe guarito un poveraccio in giorno di sabato? E cosa rende maggiormente gloria a Dio: il rispetto del riposo sabbatico o la guarigione di un suo figlio? Ma il cuore dell''uomo è ottuso e malvagio, soprattutto se si appella alla fede e alla religione. Gesù è l'unico che mette il malato al centro della propria attenzione mentre i devoti al centro mettono la norma. La norma è fatta per l'uomo e non viceversa! La libertà e la bontà di Gesù destabilizzano i devoti che lasciano crescere in loro stessi una rabbia cieca che li porta, addirittura, a volere la morte del profeta... Piuttosto che mettersi in discussione complottano per liberarsi di chi li mette in discussione. Stiamo attenti noi, discepoli del risorto, a non ripetere lo stesso errore, nascondendoci dietro le nostre piccole certezze e mettiamo sempre l'uomo al centro, prima della norma, anche se giusta e doverosa.
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IL SAPERE IN PILLOLE : MARTEDI', 16 GENNAIO 2024
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Inviato da Alba il 16/1/2024 19:00:00 (105 letture) |
MARTEDI', 16 GENNAIO 2024
IL SAPERE IN PILLOLE
Grande cosa il sabato, il riposo settimanale! Una delle intuizioni per cui l'umanità ha da ringraziare il popolo ebraico. Gli schiavi non riposano mai, perciò la norma del riposo sabbatico era così importante: per ricordare ad Israele che ora erano dei figli e che come tali si dovevano comportare. Ma, si sa, spesso lo spirito autentico di una norma viene accomodato e, così, al tempo di Gesù, il rispetto sabbatico era stritolato da un infinita serie di prescrizioni, che finivano per svuotarlo di contenuto e di poesia. Gesù richiama all'essenziale chi lo critica, citando anche un brano della Scrittura in cui Davide trasgredisce una norma per necessità. Non è l'osservanza meccanica dei precetti, che ne determinano la bontà, ma il loro significato profondo, dice il Signore. Viviamo con intelligenza, allora, le norme che ci sono suggerite per vivere la nostra vita di fede, senza farle diventare dei nuovi idoli.
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IL SAPERE IN PILLOLE : TERZA SETTIMANA DI GENNAIO 2024
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Inviato da Alba il 14/1/2024 14:00:00 (107 letture) |
Le prime parole del Gesù storico sono una domanda. È la pedagogia di quel giovane rabbi, che sembra quasi dimenticare se stesso per mettere in primo piano i due che lo seguono, le loro attese, le loro domande: prima venite voi, dopo io. Amore vero mette sempre il tu prima dell'io. Che cosa cercate? Con questa domanda Gesù non si rivolge all'intelligenza, alle emozioni, alla volontà dei due, ma va più a fondo Che cosa cercate? Significa: qual è il vostro desiderio più forte? Che cosa desiderate più di tutto dalla vita? Gesù, che è il vero Maestro ed esegeta del desiderio, ci insegna a non consultarci con le nostre paure, ma con i nostri desideri, progetti e speranze. Con questa semplice domanda: che cosa cercate? Gesù fa capire che la nostra identità specifica è di essere creature di ricerca e di desiderio. Perché a tutti manca qualcosa: infatti la ricerca nasce da una assenza, da un vuoto che chiede di essere colmato. E la domanda diventa: che cosa mi manca? Gesù non chiede, ai due ragazzi che lo seguono, per prima cosa sacrifici, rinunce o penitenze, Chiede la cosa più importante: di conoscere che cosa desiderano di più, che cosa li fa felici, che cosa si muove nel loro spazio vitale. Che cosa cercate? Per chi camminate? Per Uno che fa felice il cuore.
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IL SAPERE IN PILLOLE : LUNEDI', 15 GENNAIO 2024
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Inviato da Alba il 14/1/2024 8:30:00 (125 letture) |
LUNEDI', 15 GENNAIO 2024
IL SAPERE IN PILLOLE
I farisei, che digiunano spesso, hanno un'idea ben precisa di religiosità: il pio israelita, il devoto, rispetta con puntiglio ogni norma della Legge, vive con timore e rispetto la propria vita e si nega ogni eccesso. Ancora oggi molti hanno questa idea: la persona devota è mortificata e penitente, compassata e seriosa. è accusato di essere poco devoto, poco religioso, perché non rientra nell'idea di devozione che hanno i farisei. Gesù replica: esiste una dimensione gioiosa e giocosa della fede e della vita, l'incontro con Dio non è la partecipazione ad un funerale ma ad una bella festa di nozze... Se dimentichiamo questa dimensione, tradiamo la visione biblica di Dio. Le parole di Gesù sono attuali e vere: stiamo attenti anche noi a non caricarci di inutili devozioni, che servono solo a gratificare il nostro orgoglio spirituale. Seguiamo, piuttosto, le equilibrate proposte che ci fa la Chiesa.
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IL SAPERE IN PILLOLE : VENERDI', 12 GENNAIO
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Inviato da Alba il 12/1/2024 19:10:00 (110 letture) |
VENERDI', 12 GENNAIO 2024
IL SAPERE IN PILLOLE
Davanti al paralitico, portato da Gesù grazie alla tenacia di alcuni amici, il Signore afferma che i suoi peccati sono perdonati. Molti, a quel tempo (e ancora oggi!), pensavano che la malattia e la disgrazia fossero una punizione divina nei confronti del peccatore. Quale terribile colpa doveva avere commesso quel tale, per essere in una situazione così drammatica! Di più: veramente il peccato ci porta ad una tragica paralisi dell'anima, da cui solo Gesù può guarirci. Gesù perdona i peccati del paralitico, creando scalpore fra gli scribi, i detentori dell'interpretazione della Scrittura. Essi si chiedono: - "Perché Gesù parla così?" Hanno ragione: nella loro prospettiva Dio solo, può perdonare, non certo quel Nazareno improvvisatosi profeta! Non danno una risposta alla loro domanda, non osano dire e pensare, che Gesù perdona perché può farlo, essendo la presenza stessa di Dio. Scandalizza ancora oggi la bontà di Dio, il suo intimo desiderio di perdonare e sanare, di ridare la libertà alle nostre anime, facendole correre sulla via del comandamento dell'amore.
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