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IL SAPERE IN PILLOLE : GIOVEDI', 15 FEBBRAIO 2024
Inviato da Alba il 13/2/2024 19:50:31 (77 letture)


GIOVEDI', 15 FEBBRAIO 2024


IL SAPERE IN PILLOLE


La Parola di Gesù chiama a rinnegare noi stessi, prendere la nostra croce e seguire il Salvatore. Egli chiede a noi di rinunciare al nostro egoismo, di aprirci alla carità e alla condivisione - in una parola - di seguire, il suo esempio. Si tratta dunque di prendere coscienza della nostra situazione di peccatori, di convertirsi a Dio con tutto il cuore e l'anima, di prestare ascolto alla sua divina Parola, di comportarci da veri figli e figlie di Dio. Dio è sempre vicino a noi: il primo impulso e il primo aiuto per la conversione viene da Lui: è un dono che noi dobbiamo richiedere con insistenza e perseveranza. Abbracciando la nostra croce - che Dio, nella sua giustizia e bontà, dà sempre proporzionata alla nostra possibilità di portare - vivremo nella pace e nella gioia di aver compiuto la sua divina volontà. 


IL SAPERE IN PILLOLE : MERCOLEDI', 14 FEBBRAIO 2024
Inviato da Alba il 12/2/2024 20:00:00 (76 letture)


MERCOLEDI', 14 FEBBRAIO 2024

IL SAPERE IN PILLOLE



Con il brano del Vangelo odierno la Chiesa ci aiuta ad entrare nel tempo di Quaresima: tempo propizio per innamorarci di più del Signore Gesù. Egli ci avverte affinché non "pratichiamo la giustizia" al fine di essere lodati dagli uomini, ma seguiamo la legge morale - questo vuol dire "praticare la giustizia" - per amore del Signore. Perché chi fa le cose per farsi vedere dagli altri, in qualche modo ha già trovato la sua falsa ricompensa e dunque non potrà ricevere quella vera, preparata da Dio. In effetti, chi agisce bene solo per vantarsene, cade nella superbia di chi si crede giusto e buono, di chi non ha più bisogno di Dio perché si illude di poter "fare da solo"... 


IL SAPERE IN PILLOLE : MARTEDI', 13 FEBBRAIO 2024
Inviato da Alba il 12/2/2024 19:50:00 (74 letture)


MARTEDI', 13 FEBBRAIO 2024


IL SAPERE IN PILLOLE



Non capiscono, i discepoli, faticano a stare dietro a Gesù, non riescono a sollevare lo sguardo, ad innalzare la fronte, a entrare più in profondità. Tentennano, restano ancorati alle loro prospettive solo umane. Hanno seguito il Signore, certo, ne sono stati affascinati, lo hanno ascoltato e hanno visto i prodigi che compie. Ma il loro cuore è ancora piccino, stretto nella morsa della loro prospettiva. Gesù li ammonisce, li invita a non farsi prendere dal lievito dei farisei e di Erode, cioè da una fede fatta solo di osservanza esteriore, di precetti e minuzie, a non pensare a Dio per i propri fini, come faceva Erode, che usava la religione per i propri scopi politici. Gesù invita i suoi discepoli e anche noi, a non preoccuparsi tanto dei beni materiali, ma soprattutto di avere fede in Lui.






IL SAPERE IN PILLOLE : LUNEDI', 12 FEBBRAIO 2024
Inviato da Alba il 11/2/2024 13:20:00 (92 letture)


LUNEDI', 12 FEBBRAIO 2024

IL SAPERE IN PILLOLE



I farisei chiedono un segno per credere. Anche noi chiediamo a Dio segni e miracoli. La tentazione più grande contro la fede è dire: Perché Dio non interviene? Perché non si manifesta in modo più evidente? Perché non entra con più forza nella storia degli uomini, cambiando situazioni ingiuste, liberando gli oppressi, convertendo i cuori induriti? Noi stessi siamo sempre alle prese con le nostre debolezze e peccati: perché Dio non ci cambia e non ci rende più buoni? La fede si vive nell'oscurità. Noi non comprendiamo le vie di Dio, che rimane inaccessibile, incomprensibile, misterioso. Dio ci dà tanti motivi per credere ed un egual numero di motivi per non credere. Ci lascia veramente liberi, non vuole imporci nulla né vincerci con la sua forza. Dio si capisce solo nella fede e nell'amore. Fede significa anche fiducia completa.



PAROLA DELLA SETTIMANA : DOMENICA, 11 FEBBRAIO 2024
Inviato da Alba il 8/2/2024 8:20:00 (95 letture)


DOMENICA, 11 FEBBRAIO 2024



Non ha un nome né un volto il lebbroso, perché è ogni uomo. Siamo noi "il lebbroso", la sua carne che va in disfacimento, è il destino di ogni carne. Tutti abbiamo la nostra "lebbra" che ci allontana da Dio, probabilmente ben nascosta sotto una veste rispettabile e non abbiamo, come il lebbroso, il coraggio di gridarlo. Ci accontentiamo della nostra decenza di fronte alla Legge. Non rubo, non uccido, vado a Messa... Ma nessuna legge, da sola, è sufficiente a purificare il cuore. Ce ne accorgiamo tutte le volte che falliscono i nostri buoni propositi (sempre gli stessi!) e ripetiamo invariabilmente i soliti errori.  La guarigione avviene perché Gesù prova "compassione". Per i sacerdoti il lebbroso è un caso, per Gesù è un uomo che ha bisogno. E allora rompe i tabù, lo tocca, sapendo di diventare impuro per la legge. Ma Gesù supera la legge con la misericordia. Non dimentichiamolo mai: per Dio l'uomo è sempre puro e vale più della legge. Una carezza vale più della legge. Che bello questo tocco d'amore di Gesù! La Sua misericordia non conosce limiti quando è invocata con umiltà e con fede. Il suo amore è sempre più grande del nostro peccato, perché sa che quando un uomo è rifiutato da tutti, per prima cosa ha bisogno di essere amato. L'amore salva: nient'altro.



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