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IL SAPERE IN PILLOLE : GIOVEDI', 22 FEBBRAIO 2024
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Inviato da Alba il 20/2/2024 19:50:00 (119 letture) |
GIOVEDI', 22 FEBBRAIO 2024
IL SAPERE IN PILLOLE
La liturgia di oggi è illuminata dal pensiero della paternità di Dio. Gesù stesso afferma che Pietro ha parlato per ispirazione del Padre, riconoscendo in lui il Messia, il Figlio di Dio: "Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli". È dal Padre che viene ogni cosa buona, e in particolare è dal Padre che viene la vita soprannaturale, il cui inizio e fondamento è la fede in Gesù. Dal canto suo, il Maestro, non sceglie di sua iniziativa il primo fra gli Apostoli, ma aspetta che il Padre manifesti la sua scelta e soltanto dopo, quando il riconoscimento di Pietro indica la scelta del Padre, dice a Simone, a Pietro: "Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa". C'è dunque un riconoscimento reciproco, basato sull'iniziativa del Padre. Simone riconosce in Gesù il Figlio di Dio, Gesù riconosce in Simone la pietra fondamentale della sua Chiesa.
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IL SAPERE IN PILLOLE : MARTEDI', 20 FEBBRAIO 2024
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Inviato da Alba il 19/2/2024 20:00:00 (112 letture) |
MARTEDI', 20 FEBBRAIO 2024
IL SAPERE IN PILLOLE
Il tempo di Quaresima deve essere innanzi tutto un tempo di preghiera, e la Chiesa vuole subito mostrarci la preghiera che deve essere il nostro modello: quella che Gesù ha insegnato ai suoi discepoli per farli entrare nella nuova religione da lui apportata. Ciò che vi è di assolutamente nuovo in questa religione è che essa ci fa guardare a Dio non più solamente come al creatore onnipotente, ma come al Padre nostro. Dio è nostro Padre! È così liberatorio pensare che Dio è nostro Padre! Non vi è più affanno, paura, preoccupazione: vi è la fiducia! Abbiamo un Padre che conosce tutti i nostri bisogni. Allora, possiamo pronunciare con Gesù le parole del tutto disinteressate della sua preghiera, non pensare più che alla gloria di nostro Padre, al suo regno, alla sua volontà. Ma Gesù precisa subito: Padre "Nostro". Egli sottolinea così la fratellanza tra tutti gli uomini che egli è venuto a consacrare per mezzo del suo sangue sulla croce. Il "Padre nostro" è una preghiera filiale, ma è anche la preghiera fraterna per eccellenza. È il motivo per cui Gesù insiste tanto sul perdono. Possiamo essere grandi peccatori, possiamo essere criminali, e dire il "Padre nostro". Ma a condizione di voler perdonare tutti, a condizione di non voler serbare nessun risentimento nel fondo del nostro cuore. Così, così solamente, saremo veramente figli del Padre.
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IL SAPERE IN PILLOLE : LUNEDI', 19 FEBBRAIO 2024
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Inviato da Alba il 16/2/2024 20:00:00 (120 letture) |
LUNEDI', 19 FEBBRAIO 2024
IL SAPERE IN PILLOLE
Il brano del Vangelo di oggi è chiaro: saremo giudicati sull'amore. Gesù ci mostra molti modi di esercitare la carità fraterna. E aggiunge queste parole straordinarie: "Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me". Lui, il Figlio di Dio, che ha voluto nascere, vivere e soprattutto morire in una povertà estrema, si identifica in tutti i poveri, in tutti i più piccoli. Il cristiano che vuole prendere sul serio questo brano del Vangelo, vede con occhi nuovi ogni povero che incontra sul suo cammino.
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IL SAPERE IN PILLOLE : VENERDI', 16 FEBBRAIO 2024
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Inviato da Alba il 15/2/2024 18:50:00 (104 letture) |
VENERDI', 16 FEBBRAIO 2024
IL SAPERE IN PILLOLE
Al Signore non servono molte parole per farci capire il concetto che vuole oggi trasmetterci: c'è un tempo per tutto. C'è un tempo per pregare, un tempo per digiunare, c'è un tempo per lavorare: ma tutto il tempo deve essere abitato dall'amore. Paradossalmente, non è importante cosa fare o cosa non fare, ma il perché lo si fa. Si può fare digiuno come lo fanno i discepoli di Giovanni e i Farisei, senza che questo digiuno porti davvero frutto, cambi il loro cuore. O si può stare con Lui e mangiare e bere in abbondanza come se fossimo a una festa di nozze. Sì, perché lo sposo è presente e dunque siamo invitati alla cena dell'Agnello, dove ci viene offerto il suo corpo. Se oggi la chiesa ci chiede di mangiare senza abbuffarsi o di evitare le carni, non lo fa per mettere una regola in più, ma solo e soltanto per farci comprendere che il vero cibo e la vera bevanda ci vengono dati da Gesù.
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PAROLA DELLA SETTIMANA : DOMENICA, 18 FEBBRAIO 2024
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Inviato da Alba il 15/2/2024 10:40:00 (120 letture) |
La Quaresima è soprattutto un periodo di riflessione sui misteri della nostra redenzione, al cui centro sono l'insegnamento e la persona di Gesù Cristo. Il Salvatore ha assunto forma umana, cioè quella che è la nostra condizione, e non è nemmeno stato risparmiato dall'esperienza della tentazione. Nella sua natura umana, Gesù ha vissuto in prima persona cosa significhi respingere Satana e porre al primo posto le cose divine. Il nostro Signore e il nostro Dio è in tutto, nostra guida e modello.
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