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IL SAPERE IN PILLOLE : MERCOLEDI', 14 FEBBRAIO 2024
Inviato da Alba il 12/2/2024 20:00:00 (76 letture)


MERCOLEDI', 14 FEBBRAIO 2024

IL SAPERE IN PILLOLE



Con il brano del Vangelo odierno la Chiesa ci aiuta ad entrare nel tempo di Quaresima: tempo propizio per innamorarci di più del Signore Gesù. Egli ci avverte affinché non "pratichiamo la giustizia" al fine di essere lodati dagli uomini, ma seguiamo la legge morale - questo vuol dire "praticare la giustizia" - per amore del Signore. Perché chi fa le cose per farsi vedere dagli altri, in qualche modo ha già trovato la sua falsa ricompensa e dunque non potrà ricevere quella vera, preparata da Dio. In effetti, chi agisce bene solo per vantarsene, cade nella superbia di chi si crede giusto e buono, di chi non ha più bisogno di Dio perché si illude di poter "fare da solo"... 


IL SAPERE IN PILLOLE : MARTEDI', 13 FEBBRAIO 2024
Inviato da Alba il 12/2/2024 19:50:00 (74 letture)


MARTEDI', 13 FEBBRAIO 2024


IL SAPERE IN PILLOLE



Non capiscono, i discepoli, faticano a stare dietro a Gesù, non riescono a sollevare lo sguardo, ad innalzare la fronte, a entrare più in profondità. Tentennano, restano ancorati alle loro prospettive solo umane. Hanno seguito il Signore, certo, ne sono stati affascinati, lo hanno ascoltato e hanno visto i prodigi che compie. Ma il loro cuore è ancora piccino, stretto nella morsa della loro prospettiva. Gesù li ammonisce, li invita a non farsi prendere dal lievito dei farisei e di Erode, cioè da una fede fatta solo di osservanza esteriore, di precetti e minuzie, a non pensare a Dio per i propri fini, come faceva Erode, che usava la religione per i propri scopi politici. Gesù invita i suoi discepoli e anche noi, a non preoccuparsi tanto dei beni materiali, ma soprattutto di avere fede in Lui.






IL SAPERE IN PILLOLE : LUNEDI', 12 FEBBRAIO 2024
Inviato da Alba il 11/2/2024 13:20:00 (92 letture)


LUNEDI', 12 FEBBRAIO 2024

IL SAPERE IN PILLOLE



I farisei chiedono un segno per credere. Anche noi chiediamo a Dio segni e miracoli. La tentazione più grande contro la fede è dire: Perché Dio non interviene? Perché non si manifesta in modo più evidente? Perché non entra con più forza nella storia degli uomini, cambiando situazioni ingiuste, liberando gli oppressi, convertendo i cuori induriti? Noi stessi siamo sempre alle prese con le nostre debolezze e peccati: perché Dio non ci cambia e non ci rende più buoni? La fede si vive nell'oscurità. Noi non comprendiamo le vie di Dio, che rimane inaccessibile, incomprensibile, misterioso. Dio ci dà tanti motivi per credere ed un egual numero di motivi per non credere. Ci lascia veramente liberi, non vuole imporci nulla né vincerci con la sua forza. Dio si capisce solo nella fede e nell'amore. Fede significa anche fiducia completa.



IL SAPERE IN PILLOLE : VENERDI', 9 FEBBRAIO 2024
Inviato da Alba il 7/2/2024 20:10:00 (96 letture)


VENERDI', 9 FEBBRAIO 2024


IL SAPERE IN PILLOLE


Come il Padre, all'inizio dei tempi, plasmò Adamo dal fango, muto, soffiandogli nelle narici un alito di vita, così il Figlio, nuovo Adamo, stende la mano su un sordomuto, gli mette le dita nelle orecchie, emette un sospiro e dice: "Effatà" cioè "Apriti!". La parola di Cristo, come quella del Padre, è creatrice e ricreatrice: egli dice e così è fatto. Il Verbo creatore del mondo apre all'uomo le labbra, perché reciti e comunichi le sue lodi, e le orecchie perché ascolti la sua parola: "Ascolta... Israele ...Sono io il Signore tuo Dio". Questo insegna a noi, che la parola di Cristo, fa ritrovare al mondo la vera luce. 


IL SAPERE IN PILLOLE : GIOVEDI', 8 FEBBRAIO 2024
Inviato da Alba il 7/2/2024 20:00:00 (87 letture)


GIOVEDI', 8 FEBBRAIO 2024


IL SAPERE IN PILLOLE



La guarigione che Gesù concede alla figlia di questa donna, pagana per nascita, profetizza la pienezza della salvezza dei gentili, riservata al tempo della passione e della risurrezione. Il pane che deve innanzi tutto saziare i figli e che non conviene gettare ai cani, rappresenta il Cristo nel mistero del suo corpo eucaristico, che deve saziare coloro che sono stati purificati dalle acque del battesimo e che sono chiamati perciò figli di Dio. Ecco perché le Scritture ci avvertono: "Chiunque in modo indegno mangia il pane o beve il calice del Signore, sarà reo del corpo e del sangue del Signore... perché chi mangia e beve senza riconoscere il corpo del Signore, mangia e beve la propria condanna" (1Cor 11,27,30). La donna che si è gettata ai piedi di Gesù ha colto il senso profondo di tali parole e, riconoscendo umilmente la propria condizione, confessa il suo peccato. Con fede si abbandona a Cristo che, giusto e buono, con una sola briciola o una sola parola, può rigenerare e salvare sua figlia.






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