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IL SAPERE IN PILLOLE : MERCOLEDI', 28 FEBBRAIO 2024
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Inviato da Alba il 26/2/2024 20:00:00 (112 letture) |
MERCOLEDI', 28 FEBBRAIO 2024
IL SAPERE IN PILLOLE
I sentimenti di Giacomo, di Giovanni e della loro madre appaiono molto umani. Questo bisogno di gloria, questo bisogno di apparire, esiste in ciascuno di noi. Il nostro io resta sempre più o meno occupato dal desiderio di dominare. Ma Gesù ci avverte come avverte Giacomo e Giovanni: se vogliamo essere con Lui nella sua gloria, dobbiamo bere per intero il suo calice, cioè dobbiamo anche noi morire, fare la volontà del Padre, portare la nostra croce seguendo Gesù, senza cercare di sapere prima, quale sia il nostro posto nel suo regno. La reazione di sdegno degli altri dieci discepoli è anch'essa molto umana. E Gesù, seriamente, li invita a un rovesciamento totale di valori. Nella nuova comunità per la quale Egli sta per dare la vita, il primo sarà l'ultimo, "appunto come il Figlio dell'uomo, che non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto per molti". Chiediamo la grazia di divenire servi, e serve davvero umili, pronti a soffrire e a sacrificarsi. Preghiamo Maria perché interceda per noi: ai piedi della croce, ciò che Maria chiede per i suoi figli è che abbiano parte, come lei e con lei, al sacrificio del suo Figlio.
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PAROLA DELLA SETTIMANA : DOMENICA, 25 FEBBRAIO 2024
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Inviato da Alba il 23/2/2024 22:20:00 (167 letture) |
Pietro ha vissuto sulla cima di quel monte, insieme a Giacomo e a Giovanni, un momento così meraviglioso che non vorrebbe finisse mai, non vuole tornare a casa! Che cosa è successo su quel monte? L'evangelista Marco ci racconta che Gesù si è trasfigurato. Cosa significa? Gesù era in Paradiso... e Pietro, Giacomo e Giovanni hanno visto e sentito tutto! Il loro cuore, i loro occhi, le loro orecchie hanno percepito il Paradiso!! E chi mai vorrebbe venire via dal Paradiso per tornare alla vita di tutti i giorni?? Ma il Vangelo ci lascia anche un messaggio d'eccezione che non dobbiamo dimenticare mai... perché è un invito che ci fa direttamente Dio Padre: "Questi è il Figlio mio, l'amato, ascoltatelo!" Dio ci raccomanda di ascoltare quello che Gesù ci dice con le sue parole e le sue opere, perché, anche noi amati come Gesù, possiamo raggiungere il Paradiso! Gesù ci ha detto molte volte di amarci come fratelli, ci ha insegnato il Padre Nostro per farci sentire figli di Dio Padre. Ecco quindi che ascoltare e seguire Gesù ci garantisce di essere Amati da Dio e perciò destinati al Paradiso! Cosa possiamo desiderare di più dalla vita! Cosa possiamo chiedere di meglio per la nostra vita eterna? Ma il Paradiso si conquista sulla terra, giorno dopo giorno! Ogni volta che, come oggi, partecipando alla Santa Messa, incontriamo Gesù e lo ascoltiamo, possiamo percepire l'Amore di Dio e quindi la gioia del Paradiso! Dobbiamo però ricordarci che non possiamo fermarci qui, e fare delle tende per stare a contemplare l'Amore di Dio... dobbiamo scendere a valle, nella vita quotidiana e lì ricordarci di fare quello che Gesù ci ha insegnato, anche quando costa sacrificio... e anche noi raggiungeremo la Felicità e la Gioia vera dello stare con Dio Padre, come figli amati!
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IL SAPERE IN PILLOLE : LUNEDI', 26 FEBBRAIO 2024
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Inviato da Alba il 23/2/2024 20:40:00 (113 letture) |
LUNEDI', 26 FEBBRAIO 2024
IL SAPERE IN PILLOLE
Gesù ci chiama di nuovo ad imitare il Padre celeste con l'essere misericordiosi. Questa insistenza è dolcissima, poiché noi tutti abbiamo esperienza della nostra miseria e attraverso questa esperienza possiamo capire cosa sia la misericordia. Ma è anche rigorosissima, poiché Gesù ci avverte che vi è una esatta proporzione tra la misericordia che esercitiamo nei confronti dei nostri fratelli e quella che riceveremo dal Padre. Gesù ci indica come agire per esercitare noi stessi la misericordia: non giudicare. Durante questa Quaresima prendiamo la decisione di non giudicare mai. Cerchiamo di fare un digiuno di quei giudizi spontanei che diamo così spesso, in parole o in pensieri. Anche se siamo responsabili di qualcuno, non dobbiamo mai giudicare le sue intenzioni; non sappiamo quali siano i suoi sentimenti profondi, e il segreto del suo cuore non appartiene che a Dio. Condannare è ancor peggio: è dare un giudizio definitivo. Evitiamo la più piccola condanna, nelle nostre parole e nei nostri gesti. Al contrario, sforziamoci sempre di assolvere, di scusare, di rimettere a ciascuno il suo debito; cerchiamo di perdonare sempre e riceveremo anche il perdono del Padre. È così che verrà il regno di Dio "come in cielo così in terra".
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IL SAPERE IN PILLOLE : VENERDI', 23 FEBBRAIO 2024
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Inviato da Alba il 22/2/2024 19:00:00 (116 letture) |
VENERDI', 23 FEBBRAIO 2024
IL SAPERE IN PILLOLE
Gesù vuole che siamo "perfetti come il nostro Padre"! Com'è possibile questo? Si tratta di imitare prontamente il Padre in ciò che più gli è proprio: il suo amore misericordioso e senza limiti. Si tratta di avere nei nostri cuori i sentimenti di veri figli e figlie del Padre. Con ciò, Gesù ci chiede soprattutto una delicatezza estrema nei nostri rapporti di fratellanza. Non arrabbiarsi mai con un fratello, non trattarlo mai da stupido, non fosse che con il pensiero, non è cosa da poco! Ma Gesù che conosce benissimo il cuore del Padre, dà una tale importanza all'amore fraterno da arrivare a raccomandarci di "lasciare il dono davanti all'altare" per andare a riconciliarci con un nostro fratello. Difatti, ci capita talvolta di percepire come un'ombra, come un peso sul nostro cuore, e abbiamo un bel pregare: nostro Padre sembra lontano; è probabilmente perché serbiamo un risentimento, una tentazione di collera, un rancore nei confronti di un fratello. E Dio attende che noi perdoniamo.
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IL SAPERE IN PILLOLE : MERCOLEDI', 21 FEBBRAIO 2024
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Inviato da Alba il 20/2/2024 19:50:00 (126 letture) |
MERCOLEDI', 21 FEBBRAIO 2024
IL SAPERE IN PILLOLE
Di fronte ai giudei che da lui reclamano un segno, Gesù proclama che nella religione che egli istituirà non saranno i segni esteriori i più importanti. Egli compirà ogni genere di miracolo, ma il grande segno, il solo segno che deve essere il sostegno estremo di tutti coloro che credono in lui, è la sua morte e la sua risurrezione. Dio ci concede generalmente molti segni del suo amore, della sua presenza. Quando, però, la nostra unione con Gesù diventa più profonda, possiamo conoscere dei momenti di grande debolezza e dolore, ma questi momenti sono sempre seguiti da momenti di grazia e risurrezione del nostro cuore.
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