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PAROLA DELLA SETTIMANA : FINE NOVEMBRE E INIZIO DICEMBRE 2016
Inviato da Alba il 27/11/2016 17:30:00 (924 letture)


PAROLA DELLA SETTIMANA




Siamo entrati nel Tempo di Avvento, cioè della preparazione al Natale. L'attesa dura circa quattro settimane e il colore liturgico è il viola. Iniziando così il nuovo Anno Liturgico, ci prepariamo alla venuta del Salvatore con spirito di vigilanza, per non rimandare la nostra conversione e quindi l'incontro di gioia con il Signore. Il Vangelo di oggi ci invita proprio all'attenzione e alla preparazione del nostro cuore per l'incontro con Gesù. Il Vangelo ci ricorda che prima del diluvio, la vita scorreva come sempre ed ognuno si occupava delle sue cose. Così avverrà alla venuta del Signore. Per ciascuno verrà un giorno in cui gli verrà chiesto di rendere conto della propria vita. Importante è farci trovare pronti, perché non sappiamo quando verrà quel giorno e quel momento.

Ci verrà chiesto che cosa ne abbiamo fatto della nostra vita, se abbiamo tenuto conto degli insegnamenti di Gesù e se abbiamo impostato la nostra vita sull'amore e sulla bontà.
 


PAROLA DELLA SETTIMANA : QUARTA SETTIMANA DI NOVEMBRE 2016
Inviato da Alba il 21/11/2016 11:10:00 (1037 letture)


PAROLA DELLA SETTIMANA




Con la Solennità del Signore Gesù Re dell'Universo, detta comunemente solennità di Cristo Re, inizia l'ultima settimana dell'Anno liturgico. Dalla prossima domenica inizia il periodo dell'Avvento in preparazione al Santo Natale. Dopo che ebbero crocifisso Gesù, il popolo Lo osservava e i capi lo deridevano dicendo che salvasse se stesso come aveva salvato gli altri, se veramente era il Cristo di Dio. Anche i soldati lo deridevano e gli porgevano dell'aceto dicendogli di salvare se stesso. Sulla croce si leggeva una scritta: "Costui è il Re dei Giudei". Anche uno dei malfattori crocifissi insieme a Gesù gli diceva: «Se sei il Cristo, salva te stesso e noi!». L'altro malfattore lo rimproverò dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena. Noi giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male». Poi disse a Gesù: «Ricordati di me, quando sarai nel tuo Regno». Gesù gli rispose: «In verità ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».

E' un grande dono che quest'uomo ha ricevuto: la capacità di comprendere chi fosse Gesù, nonostante lo vedesse in quella terribile situazione. Egli riesce ad intuire che Gesù sta offrendo volontariamente la sua vita e che raggiungerà un regno di pace e di amore, dove può ospitare anche lui, nonostante il suo vissuto.
 


PAROLA DELLA SETTIMANA : TERZA SETTIMANA DI NOVEMBRE 2016
Inviato da Alba il 14/11/2016 18:20:00 (953 letture)


PAROLA DELLA SETTIMANA




Si stava parlando della bellezza del Tempio di Gerusalemme, quando Gesù disse che non sarebbe rimasta pietra su pietra. Gli chiesero quando sarebbe avvenuto e quale segno ci sarebbe stato prima che accadesse. Rispose che qualcuno avrebbe indicato dei segni,come guerre e rivoluzioni, ma non sarebbe stato da ascoltare. Ci sarebbero stati dei conflitti, dei terremoti e sarebbero stati consegnati alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandoli davanti a re e governatori, a causa del suo nome e queste sarebbero state delle occasioni per dare testimonianza di lui. Non avrebbero dovuto preparare la loro difesa, perché Egli stesso avrebbe ispirato loro le parole giuste da dire in modo che gli avversari rimanessero senza parole. Perfino genitori, parenti e amici li avrebbero traditi. Solo la perseveranza avrebbe salvato la loro vita. Anche oggi per noi vale questo: dobbiamo perseverare nel compiere opere buone per riempire la nostra vita di amore e di bontà. 


PAROLA DELLA SETTIMANA : TERZA SETTIMANA DI NOVEMBRE 2016
Inviato da Alba il 14/11/2016 18:20:00 (953 letture)


 PAROLA DELLA SETTIMANA




Si stava parlando della bellezza del Tempio di Gerusalemme, quando Gesù disse che non sarebbe rimasta pietra su pietra. Gli chiesero quaqndo sarebbe avvenuto questo e quale segno avrebbe preceduto quell'avvenimento. Rispose che qualcuno avrebbe preannunciato disastri, ma non si sarebbe dovuto credervi. Ci sarebbero stati conflitti, caresti e pestilenze, ma prima ancora avrebbero messo le mani su di loro presentandoli davanti a re e governatori. Essi non avrebbero dovuto preparare una difesa, perché lui stesso avrebbe ispirato le parole giuste da dire per mettere a tacere gli avversari. Anche genitori, parenti e amici li avrebbero traditi, eppure neanche un capello del loro capo si sarebbe perduto. Solo la loro perseveranza avrebbe salvato la loro vita. Anche per noi oggi vale la perseveranza nel compiere opere buone, ispirati dall'amore e dalla bontà. 


PAROLA DELLA SETTIMANA : SECONDA SETTIMANA DI NOVEMBRE 2016
Inviato da Alba il 7/11/2016 10:40:00 (1231 letture)


PAROLA DELLA SETTIMANA




I sadducei, che non credono nella risurrezione, vogliono mettere in crisi Gesù e gli raccontano di sette fratelli che muoiono senza figli, dopo aver sposato uno dopo l'altro la stessa donna. Chiedono di chi questa sarà la moglie alla risurrezione. Gesù afferma che i risorti non vivono nella condizione di oggi su questa terra e non prendono né moglie né marito. Infatti Dio non è il Dio dei morti, ma dei vivi. Anche Mosé lo ha annunciato dicendo che Dio è il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, che possiedono la vita. Ricordiamo anche noi che Dio è il Dio dei viventi e noi siamo vivi quando siamo in Grazia di Dio. Questa vita ci può essere ridata, se persa col peccato grave, attraverso il Sacramento della Confessione.  


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