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PAROLA DELLA SETTIMANA : PRIMA SETTIMANA DI GENNAIO 2017
Inviato da Alba il 1/1/2017 16:20:00 (823 letture)


PAROLA DELLA SETTIMANA

 



Ecco l'inizio di un Nuovo Anno, il 2017! Buon Anno insieme! La Parola del Signore ci accompagni e ci guidi per tutto l'anno. Oggi vediamo i pastori che con premura vanno a cercare il "Segno" che l'angelo aveva loro descritto: un Bambino posto in una mangiatoia. Trovano Maria, Giuseppe e il Bambino. Subito riferiscono quello che del Bambino è stato detto loro e tutti si stupiscono delle loro parole. Maria riflette nel suo cuore su tutto ciò che ascolta. I pastori poi se ne tornano dando lode a Dio per tutto quello che hanno visto e udito.

Compiuti gli otto giorni dalla nascita, il Bambino viene circonciso e gli viene dato il nome di Gesù, il Dio con noi, come era stato detto dall'angelo Gabriele a Maria. Gesù è venuto a portare e a far crescere nell'umanità la civiltà dell'amore e della pace!



 


PAROLA DELLA SETTIMANA : QUARTA SETTIMANA DI DICEMBRE 2016
Inviato da Alba il 26/12/2016 12:50:00 (1147 letture)


PAROLA DELLA SETTIMANA




Parola della settimana tratta dall'Omelia della Notte di Natale del Santo Padre Papa Francesco. 

È apparsa la Grazia di Dio, che porta in dono la grazia e l'amore di Dio per noi. Notte di gioia, perché Dio non è lontano; Egli è il "Dio con noi", che ha fatto sua la nostra umanità. I pastori vedono la luce di quel segno che l'angelo ha loro indicato: un bambino posto in una mangiatoia. Semplificità fragile di un piccolo neonato: lì sta Dio anche ora. Non nella sala nobile di un Palazzo regale. Bisogna chinarsi, abbassarsi, farsi piccoli per trovare quel piccino nato in una stalla e posto in una mangiatoia. Lasciamo tutte le sovrastrutture e le complicazioni, per trovare la semplicità. Tanti bambini oggi ci interpellano: bambini sui barconi di migranti e rifugiati, bambini che non hanno giocattoli, ma armi, bambini nei rifugi sotterranei, bambini che hanno fame, bambini a cui l'aborto non ha consentito di nascere. Gesù è rifiutato da alcuni e nell'indifferenza dei più. Le luci del commercio e degli affari nascondono anche oggi la luce degli umili e dei poveri, la luce di Dio. Non restiamo insensibili. Il Natale ha il sapore della speranza, perché da quella mangiatoia la luce può illuminarci. Gesù è nato a Betlemme, parola che significa "Casa del pane". Gesù viene come pane per la mia vita. C'è un filo diretto dell'amore che unisce la nascita di Gesù nella Casa del pane, con la Morte in Croce, dove il Pane viene spezzato. Gli invitati sono i pastori, che erano gli emarginati di allora. Anche noi andiamo a Lui con fiducia. Lasciamoci toccare dalla tenerezza che salva: portiamo a Gesù quello che siamo, con le nostre debolezze e i nostri peccati. Lasciamoci interpellare da questo Bambino e diciamogli: «Grazie, Gesù, perché hai fatto tutto questo per me!».
Adoriamo l'Incarnazione del Bambino Gesù.


PAROLA DELLA SETTIMANA : TERZA SETTIMANA DI DICEMBRE 2016
Inviato da Alba il 19/12/2016 10:20:00 (950 letture)


PAROLA DELLA SETTIMANA




Giuseppe e Maria si sono resi disponibili all'adempimento della volontà di Dio Padre, che ha mandato a noi suo Figlio. Prima che Maria andasse a vivere con Giuseppe, suo sposo, si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe, che non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto, ma fu visitato in sogno da un angelo del Signore, che gli fece sapere che il bambino concepito da Maria era il Figlio di Dio e che avrebbe dovuto fargli da padre, imponendogli il nome di Gesù, perché Egli avrebbe salvato gli uomini dai loro peccati. Egli sarebbe stato il Dio con noi. Giuseppe, destatosi, fece come gli aveva detto l'angelo del Signore e prese con sé Maria, sua sposa, e si impegnò a fare da padre a Gesù.

Invochiamo con fiducia Gesù, nostro Salvatore e accogliamo Maria e Giuseppe, che sono stati sempre disponibili al compimento della volontà del Padre, come nostri soccorritori.


PAROLA DELLA SETTIMANA : SECONDA SETTIMANA DI DICEMBRE 2016
Inviato da Alba il 11/12/2016 15:40:00 (1150 letture)


PAROLA DELLA SETTIMANA




Giovanni il Battista dal carcere manda messaggeri a Gesù per chiedere se sia lui il Messia che deve arrivare o se deve aspettare un altro. Gesù risponde ai discepoli di Giovanni di dirgli quello che vedono, cioè che i ciechi vedono, i sordi odono, i morti risorgono e ai poveri viene annunciato il Vangelo. Mentre i discepoli di Giovanni si allontanano per tornare da lui, Gesù parla alle folle proprio di Giovanni. Chiede chi sono andati a vedere nel deserto, se una persona vestita con lusso, se un profeta. Gesù conferma che è un profeta, anzi più che un profeta. Giovanni infatti è venuto come suo messaggero. Tra gli uomini nessuno è più grande di lui, ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui. Gesù ci dice in questo modo quale sia il grande valore del Battesimo, che ci trasforma da figli di uomini a figli di Dio.



Signore, non manchino, dopo Giovanni, degli annunciatori della salvezza, che siano in grado di indicare ai fratelli la strada dell'incontro con Cristo, nella fedeltà al Vangelo e nella generosità della missione. 


PAROLA DELLA SETTIMANA : PRIMA SETTIMANA DI DICEMBRE 2016
Inviato da Alba il 4/12/2016 20:30:00 (932 letture)


PAROLA DELLA SETTIMANA




In questa seconda settimana di Avvento la liturgia ci presenta Giovanni il Battista che, sul fiume Giordano, battezza e invita a prepararsi alla venuta del Salvatore. Occorre che ci riconosciamo poveri, peccatori e bisognosi di aiuto. Giovanni grida nel deserto, invitando tutti a convertirsi, perché il regno di Dio è vicino. Accorrevano a lui da Gerusalemme, da tutta la Giudea e da tutta la zona lungo il fiume Giordano e confessavano i loro peccati. Giovanni apostrofava in modo esplicito i sadducei e i farisei che andavano da lui, dicendo loro che non si sarebbero salvati solo perché erano figli di Abramo, ma che dovevano convertirsi. Annunciava che il battesimo che lui impartiva era un battesimo di penitenza, ma che sarebbe giunto uno più forte di lui, a cui non era degno nemmeno di portargli i sandali. Egli avrebbe dato un Battesimo in Spirito Santo e fuoco. Avrebbe raccolto il frumento nel granaio, ma avrebbe bruciato la paglia con un fuoco inestinguibile.

Signore, apri i nostri occhi e il nostro cuore per scoprire come siamo veramente. Convertici, Signore, e liberaci dalla nostra ipocrisia.
 


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