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IL SAPERE IN PILLOLE : VENERDI', 17 MAGGIO 2024
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Inviato da Alba il 16/5/2024 16:50:00 (147 letture) |
VENERDI', 17 MAGGIO 2024
IL SAPERE IN PILLOLE
Gesù mette un po' alla prova Pietro. Egli si è dimostrato fedele ed infedele, sciocco ed intelligente allo stesso tempo. Eppure la scelta di Gesù non cambia. Lo vuole capo e pastore del gregge. Lo vuole pescatore di uomini e capo della nascente comunità cristiana, della Chiesa. Non lo vuole perfetto e infallibile, ma lo desidera consapevole della propria fragilità e della propria forza. Lo desidera "perdonato" e consapevole di essere tale. Lo desidera umile, abbandonato e per questo fedele. Se dovessimo guardare con occhi disincantati, la storia di Pietro non ha nulla di eroico, di nobile e di desiderabile. Eppure è uno dei testimoni privilegiati che Dio stesso ci mette davanti, a modello della novità che la sua Parola ha portato. Nell'amore accolto e corrisposto si trasforma la fragilità in forza, l'infedeltà in fedeltà, la paura in coraggio.
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IL SAPERE IN PILLOLE : GIOVEDI', 16 MAGGIO 2024
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Inviato da Alba il 15/5/2024 16:00:00 (124 letture) |
GIOVEDI', 16 MAGGIO 2024
IL SAPERE IN PILLOLE
Cristo garantisce per tutta l'estensione del tempo di pregare per l'unità dei cristiani e noi viviamo immersi nella sua preghiera. Lui certo non si illudeva sulle nostre capacità di vivere nella sua unità e neppure noi possiamo illuderci. Ma tutta la perversità dell'uomo e delle strutture sociali non possono far dubitare dell'efficacia della preghiera di Cristo e dell'efficacia della preghiera umana che si unisce a quella di Cristo. L'onnipotenza e la misericordia divina, che la preghiera di Cristo fa sprigionare, sorpassa di gran lunga la nostra miseria.
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IL SAPERE IN PILLOLE : MERCOLEDI', 15 MAGGIO 2024
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Inviato da Alba il 14/5/2024 17:40:00 (115 letture) |
MERCOLEDI', 15 MAGGIO 2024
IL SAPERE IN PILLOLE
Il Maestro, ormai vicino a morire, col cuore pieno di tenerezza per i suoi discepoli, prega: "Padre, custodisci nel tuo nome coloro che mi hai dato, perché siano una cosa sola, come noi". Egli invoca il Padre di renderci suoi figli - anche se lontani per colpa nostra - e, di conseguenza, di affratellarci tra noi nella più salda, perché divina, unitCà. osì, in Gesù, siamo divenuti "figli" e da questo sentirci figli nasce l'esperienza della pienezza della gioia, la stessa che ha sostenuto Gesù nell'arco della sua esistenza terrena. Questa "figliolanza" è la parola, la verità, l'interiore certezza che ci affranca da tutti i limiti esteriori e interiori dell'esistenza. Siamo figli, e perciò tutto possiamo attenderci dal Padre nostro onnipotente. Ma, se siamo figli di un unico Padre, siamo anche fratelli tra di noi. Occorre dunque vivere da fratelli, per testimoniare la nostra figliolanza, e perché possa realizzarsi un giorno l'ardente desiderio di Gesù: "Che tutti siano uno".
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IL SAPERE IN PILLOLE : MARTEDI', 14 MAGGIO 2024
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Inviato da Alba il 13/5/2024 20:00:00 (118 letture) |
MARTEDI', 14 MAGGIO 2024
IL SAPEREIN PILLOLE
Sappiamo vivere con coerenza il messaggio di Gesù? Egli ci dice chiaramente che la via per essere suoi discepoli è solo quella dell'Amore. Per essere amici di Cristo, come egli desidera, siamo chiamati ad "amarci gli uni gli altri" in modo concreto, a prenderci cura di chi è più fragile, debole, povero. Quel "rimanete nel mio amore" ci offre una certezza: Dio mi ama così come sono, indipendentemente da me, Lui ha detto "Sì" a noi, prima che noi dicessimo "Sì" a Lui. E noi siamo disposti a dire il nostro Sì all'Amore, per la vita del fratello? Noi possiamo decidere se rimanere o meno dentro questo amore, perché siamo creati liberi di scegliere, ma ricordandoci che, solo ricambiando l'Amore di Dio con l'amore al fratello, avremo la pienezza della gioia.
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IL SAPERE IN PILLOLE : LUNEDI', 13 MAGGIO 2024
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Inviato da Alba il 10/5/2024 14:20:00 (101 letture) |
LUNEDI', 13 MAGGIO 2024
IL SAPERE IN PILLOLE
Quanto stride la stentorea affermazione dei suoi amici. Ora abbiamo capito, finalmente parli chiaro! No, non hanno affatto capito fino a che punto il Signore li condurrà. Credono, certo, ma la loro fede deve ancora attraversare la notte oscura e sanguinante. Credono, ma la fede sarà duramente provata dalla croce. Non presumiamo mai della nostra fede, non illudiamoci di avere capito, se siamo discepoli sul serio, fino in fondo. Cerchiamo, scrutiamo, camminiamo nella strada del vangelo, certo, consapevoli che le prove della vita possono rimettere tutto in discussione. Ma fiduciosi di avere Cristo risorto per sempre con noi.
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