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PAROLA DELLA SETTIMANA : MARTEDI', 27 GIUGNO 2023
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Inviato da Alba il 22/6/2023 17:30:00 (159 letture) |
MARTEDI', 27 GIUGNO 2023
IL SAPERE IN PILLOLE
Quante volte svendiamo quello che abbiamo, quello che siamo, per elemosinare un po' d'amore dagli altri, senza riconoscere la bellezza del tesoro che abbiamo e che Dio ci ha dato. Le cose sante e le perle, indicano qualcosa di valore, che non va sprecato. Questa ricchezza è già in noi, in essa dobbiamo vedere quello che siamo veramente e non ciò che possediamo, non dobbiamo svenderci. Se non ci amiamo per quello che siamo, come potremo amare gli altri?Il tesoro, nascosto in noi, cresce solo se condiviso. La porta stretta è un percorso che dall'esterno, conduce all'interno, alla scoperta del tesoro, che è Dio in noi. Si arriva a sé stessi, ma per andare verso gli altri, perchè è amando che io rivelo chi sono.
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PAROLA DELLA SETTIMANA : FINE GIUGNO E INIZIO LUGLIO 2023
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Inviato da Alba il 19/6/2023 12:10:00 (162 letture) |
Dopo la discesa dello Spirito Santo, gli Apostoli hanno iniziato coraggiosamente a dare testimonianza del Vangelo di Gesù. Nonostante le difficoltà incontrate, "la buona Novella"è stata fatta conoscere sempre di più e sempre meglio. Gesù ci dice di non preoccuparci troppo della sorte del Vangelo e di non aver paura della gente. Non dobbiamo temere nessuno, se non Dio. Non è la morte la più grande sventura, ma la dannazione. La paura della morte si supera con la fede nella divina Provvidenza, che protegge anche la più insignificante fra le creature, come il passero. La cosa più bella che l'uomo possa fare sulla terra, è dare testimonianza di appartenere a Cristo e noi lo facciamo, in special modo, con la partecipazione alla santa messa, nella quale annunciamo, in comunione con l'intera Chiesa, le grandi opere di Dio.
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PAROLA DELLA SETTIMANA : DOMENICA 18 GIUGNO 2023
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Inviato da Alba il 18/6/2023 16:40:00 (155 letture) |
Cristo comincia la sua azione apostolica, raccogliendo attorno a sè dei discepoli, che diventeranno diffusori del suo insegnamento, dona loro dei poteri e li manda per il mondo. Davanti all'enormità del compito e l'esiguo numero di coloro che sono chiamati a svolgerlo, Gesù sente compassione delle folle, perchè le vede “come pecore senza pastore”. Lo scopo del ministero apostolico è la diffusione del Vangelo nel mondo, come Gesù lasciò detto, dopo la sua Ascensione: “predicate che il regno dei cieli è vicino.”Tutti i popoli devono essere ammaestrati, per poter accedere al regno di Dio, che è il bene più grande. Ognuno di noi è chiamato ad essere apostolo e mandato da Dio, può dunque, far conoscere, nel mondo d'oggi, per mezzo della sua vita, la verità di Cristo. Siamo rivestiti di una grande dignità noi cristiani: lavorare per Cristo e con Cristo.
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PAROLA DELLA SETTIMANA : DOMENICA, 11 GIUGNO 2023
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Inviato da Alba il 12/6/2023 16:50:00 (164 letture) |
Questa domenica si è ricordato il sacramento dell'Eucarestia, che il Signore ci ha lasciato come segno della sua presenza, della sua realtà corporale, del suo sacrificio sulla croce e della vita eterna di cui ci ha resi partecipi. Gesù ce ne parla in termini di corpo e di cibo. La realtà del dono del Padre alla nostra umanità, si esprime, dall'inizio alla fine, sotto forma di corpo. Questo pane spirituale, fatto dal grano del campo che è Gesù, divenendo, come il vino dell'Eucarestia, nostro cibo, alimenta in noi la vita divina, che è vita eterna. Gesù costituisce il solo nutrimento, che possa dare la vita divina, attraverso Lui, siamo concretamente in comunione con il nostro Dio.
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PAROLA DELLA SETTIMANA : QUARTA SETTIMANA DI APRILE 2023
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Inviato da Alba il 3/6/2023 15:20:00 (168 letture) |
La scena di Emmaus è un capolavoro di catechesi liturgica e missionaria. Mostra l'itinerario di due discepoli, che lasciano Gerusalemme illusi e delusi, per ritornarvi poi, gioiosi e fiduciosi, dopo l'incontro con il Crocifisso Risorto. L'inizio del percorso è un allontanarsi da Cristo, l'agonia della croce sembra aver seppellito ogni speranza. Per strada Gesù si affianca ai due, che lo scambiano per un forestiero, spartisce con loro domande e scandalo. Il passaggio al riconoscimento, necessita della spiegazione delle Scritture, per capire perché il Cristo doveva venire nel mondo e morire, per poi risorgere. A questo punto il cuore dei discepoli inizia a battere più forte, finché arriva la certezza e lo riconoscono "nello spezzare il pane", ma Gesù sparisce dalla loro vista. La sua presenza fisica non serve più, i discepoli hanno capito quello che il loro Maestro intendeva, quando diceva "io sarò con voi tutti i giorni, fino alla fine dei tempi" e corrono a Gerusalemme a darne testimonianza. Emmaus assicura a tutti noi, che quando ascoltiamo la scrittura e partecipiamo alla mensa Eucaristica, siamo realmente incontrati da Cristo e ritroviamo fede e speranza.
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