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PAROLA DELLA SETTIMANA : FINE LUGLIO E INIZIO AGOSTO 2020
Inviato da Alba il 25/7/2020 8:40:00 (327 letture)


PAROLA DELLA SETTIMANAFINE LUGLIO E INIZIO AGOSTO 2020


Gesù parla ai discepoli e dice loro che il Regno dei Cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo trova, lo nasconde, poi va e vende tutti i suoi averi poi va a comprare quel campo. Il Regno dei Cieli è anche simile ad un mercante che compra perle preziose; ne trova una di grande valore, allora vende i suoi averi e la compra. Il Regno dei Cieli è anche simile a una rete gettata nel mare. Quando è piena di pesci i pescatori la tirano a riva poi si siedono: mettono da parte i pesci buoni e gettano via i cattivi. Così avverrà alla fine del mondo: verranno gli angeli, che separeranno i cattivi dai buoni. Getteranno nella fornace ardente i cattivi, dove sarà pianto e stridore di denti. Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del Regno dei Cieli è simile ad un padrone di casa, che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche. Il Regno dei Cieli non lo riceviamo senza sforzo: è un dono, ma noi dobbiamo essere preparati a riceverlo e poi possiamo gioire. A noi forse ci vuole tutta la vita per comprendere questa verità.

PAROLA DELLA SETTIMANA : TERZA SETTIMANA DI LUGLIO 2020
Inviato da Alba il 18/7/2020 5:40:00 (326 letture)


PAROLA DELLA SETTIMANA


TERZA SETTIMANA DI LUGLIO 2020


Gesù parla in parabole, poi le spiega ai suoi discepoli. Un padrone seminò del buon grano nel suo campo, ma poi venne un nemico che seminò della zizzania. Quando questa spuntò in mezzo al grano i servitori chiesero al padrone se dovevano estirparla, ma egli disse di no, perché avrebbero potuto sprecare anche del grano. Disse che avrebbe atteso il tempo della mietitura e poi avrebbe fatto raccogliere la zizzania per farla bruciare, poi avrebbe fatto raccogliere il grano per metterlo nel suo granaio. Quando i discepoli chiedono spiegazione, il padrone dice «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell'uomo. Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno e il nemico che l'ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. Il Figlio dell'uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti!». Espose loro un'altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un granello di senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande delle altre piante dell'orto e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami». Disse loro un'altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata». Dobbiamo ricordare che il Signore semina nel nostro cuore tutto ciò che è buono e ci aiuta a conservarlo e a farlo crescere. Fidiamoci di Dio che non ci abbandona mai.





 


PAROLA DELLA SETTIMANA : SECONDA SETTIMANA DI LUGLIO 2020
Inviato da Alba il 11/7/2020 3:20:00 (352 letture)


PAROLA DELLA SETTIMANA


SECONDA SETTIMANA DI LUGLIO 2020


 Gesù uscì di casa e sedette in riva al mare. Si radunò tanta folla che Egli salì su una barca e parlava loro in parabole. Ecco, un seminatore uscì a seminare e una parte cadde lungo la strada, ma gli uccelli mangiarono il seme; una parte cadde sul terreno sassoso e, dato che c'era poca terra, la pianta spuntò, ma fu bruciata dal sole; una parte cadde tra i rovi, che la soffocarono. Infine una parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il trenta, il sessanta e il cento per uno. I discepoli gli si avvicinarono e gli chiesero perché parlava alla folla in parabole ed Egli rispose che parlava in parabole perché pur ascoltando non capissero. Disse che a loro era dato di conoscere i misteri del Regno dei Cieli, ma alla folla no. Beati voi perché vedete e ascoltate e potete capire. Voi siete come il terreno buono, perché ascoltate la Parola e la comprendete. Così potete dare frutto e produrre il cento, il sessanta o il trenta per uno.

PAROLA DELLA SETTIMANA : PRIMA SETTIMANA DI LUGLIO 2020
Inviato da Alba il 4/7/2020 5:20:00 (327 letture)


PAROLA DELLA SETTIMANA


PRIMA SETTIMANA DI LUGLIO 2020


"Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli". Gesù viene a darci vita, pace, amore, gioia e ogni bene. Cerchiamo semplicemente di vivere quello che gradualmente ci fa maturare. Sarà la Parola, la sua grazia, a condurci verso il pieno compimento in noi del suo dono. Ecco allora che Dio non è un altro peso ma un liberatore che con delicatezza ci prende per mano e ci porta. È il vento del suo Spirito che ci ristora, ci guarisce, ci vivifica. Perché ci sentiamo aiutati ad accogliere noi stessi con comprensione della nostra umanità reale. Allora veniamo guariti anche dalle nostre ferite psicologiche. Perché esse sono causate da un amore trasmesso in modo limitato,  rigido. Quando scopriamo nello Spirito l'amore meraviglioso di Dio virtualmente si riaprono tutte le porte del cuore perché intuiamo che per ogni piaga, timore, bisogno, vi è una risposta di serenità, di graduale felicità. Che dolcezza scoprirsi creature tra le braccia di un Padre meraviglioso che ci aiuta sul cammino più bello per noi.  

PAROLA DELLA SETTIMANA : FINE GIUGNO E INIZIO LUGLIO 2020
Inviato da Alba il 27/6/2020 6:20:00 (343 letture)


PAROLA DELLA SETTIMANA



 


FINE GIUGNO E INIZIO LUGLIO 2020


 "Chi ama padre o madre più di me non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me non è degno di me.  Al centro di tutto c'è il verbo amare.
Gesù si rivolge ai suoi interlocutori affermando che: "Chi ama padre o madre, figlio o figlia più di lui non è degno di lui".
Il concetto di fondo ruota intorno all'incapacità per l'uomo di amare
in modo perfetto senza l'aiuto della grazia. A tale proposito il Vangelo
afferma: "Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con
tutta la tua anima e con tutta la tua mente, questo è il grande e primo
comandamento. Il secondo poi è simile a quello: Amerai il tuo prossimo
come te stesso. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i
Profeti".
Secondo il pensiero cristiano nessuno può amare il proprio
fratello, i propri genitori o propri figli se prima non ama Dio, perché
come afferma l'Evangelista Giovanni "L'amore è da Dio" ed è
proprio Dio che ci partecipa, attraverso la grazia, la capacità di amare
in modo perfetto, come lui ci ha amato in Cristo.  Abbiamo
in noi il desiderio di amare, ma a causa del peccato originale non
abbiamo la capacità di amare perfettamente, l'amore è l'inabitazione
della Santissima Trinità nella vita dell'uomo, che attraverso la grazia,
per usare un termine caro alla teologia orientale, viene elevato vicino a Dio attraverso la capacità di amare come lui ama.
Ecco allora che le parole di Gesù non vogliono altro che indicare la
via più perfetta dell'amore. Abbiamo bisogno di imparare ad amare. La scuola dell'amore richiede un
esercizio ascetico costante e rigoroso. "Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà".



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