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IL SAPERE IN PILLOLE : MARTEDI', 2 APRILE 2024
Inviato da Alba il 1/4/2024 20:00:00 (99 letture)


MARTEDI', 2 APRILE 2024


IL SAPERE IN PILLOLE


Maria commette il più pericoloso degli errori: non riesce ad abbandonare il sepolcro, non riesce a farsi una ragione del suo lutto, è così triste dall'avere perso Dio da non accorgersi che egli è lì accanto a lei! Può succedere, nella nostra vita, di essere travolti da eventi inattesi, da enormi sofferenze, da delusioni cocenti. In quei momenti a prevalere è il senso di vuoto e la morte interiore. In quei momenti preghiamo Dio come se Dio non ci fosse. La fede viene come travolta e spenta dalla disperazione. Proprio in quel momento il Signore ci raggiunge e ci invita a uscire dal sepolcro. Non c'è che un modo per superare la tristezza: non amarla. Non c'è che un modo per abbandonare il dolore: non affezionarsi al dolore. 


IL SAPERE IN PILLOLE : LUNEDI', 1 APRILE 2024
Inviato da Alba il 1/4/2024 11:40:00 (97 letture)


LUNEDI', 1 APRILE 2024


IL SAPERE IN PILLOLE


Non è facile convertirsi alla gioia, non è semplice credere che veramente Gesù è risorto. La caratteristica che accomuna le diverse apparizioni di Gesù risorto è proprio il senso di stupore e di dubbio che contraddistingue tutti i protagonisti, anche gli apostoli. E se hanno faticato loro a credere, non dobbiamo scoraggiarci! Gesù è veramente risorto: non rianimato, né tanto meno reincarnato. Il suo corpo umano è risuscitato: è proprio lui, mangia e beve come tutti, ma, nel contempo è riconosciuto solo con lo sguardo profondo della fede, attraverso dei segni. Negare la resurrezione è l'unico modo per smontare dal di dentro il cristianesimo. Lo capiscono bene gli uomini del sinedrio che, come soluzione, cominciano a diffondere la prima delle false notizie riguardanti lo straordinario evento. 


IL SAPERE IN PILLOLE : VENERDI', 29 MARZO 2024
Inviato da Alba il 28/3/2024 19:50:00 (108 letture)


VENERDI', 29 MARZO 2024


IL SAPERE IN PILLOLE


Che cos'è, per noi, la Croce? Che cosa pensiamo, quando pensiamo alla Croce? Di certo, non credo che ci venga da pensare a qualcosa di bello e di positivo. Quando, infatti, diciamo: "Ho un'enorme croce da portare sulle spalle", oppure "Che croce mi è capitata!", non esprimiamo sicuramente gioia, né tanto meno soddisfazione. La Croce ci rimanda alla fatica, alla sofferenza, al sacrificio, al peso, alla malattia, al dolore, in definitiva, alla morte. A tutto possiamo pensare, quando pensiamo alla Croce, tranne che a un albero che dà frutti. Eppure, per un incomprensibile mistero della volontà di Dio, anche l'albero della Croce dà frutto, e per di più un frutto che dona la vita; e neppure una vita qualsiasi, ma quella che dura per sempre. Perché Dio ha scelto di pendere con suo Figlio, come un frutto, da quell'albero della Croce. Perché la Croce, da quel venerdì pomeriggio, non è certo scomparsa dalla faccia della terra, tutt'altro: ma non ha più l'ultima parola sull'umanità. 


IL SAPERE IN PILLOLE : GIOVEDI', 28 MARZO 2024
Inviato da Alba il 27/3/2024 19:40:00 (146 letture)


GIOVEDI', 28 MARZO 2024


IL SAPERE IN PILLOLE


Gesù lava i piedi ai suoi. È un gesto che parla chiaro: parla di umiltà, di dedizione, di dono. Infatti, nel suo senso profondo, indica il donarsi di Gesù per noi e, insieme, il bisogno che abbiamo di lasciarci "lavare" da Lui per aver parte con Lui. Ovvero, la necessità di lasciarci salvare e perdonare con il battesimo prima e con la confessione poi, di lasciarci nutrire per mezzo dell'Eucaristia, di lasciarci parlare al cuore dalla sua Parola. Per salvarci dal male, abbiamo bisogno di Dio e degli altri. Da soli non si può. È la lezione "pratica" che dovrà apprendere Pietro. Prima deve accogliere il dono, lasciarsi lavare, quindi farlo a sua volta, imparando a spendersi per gli altri, dando la vita per gli altri, prendendosi cura delle persone che gli sono affidate. Nella misura in cui ci lasceremo davvero "lavare", cioè amare da Cristo, tanto più saremo resi capaci di amare e dunque di servire gli altri in nome suo e per amore suo. 


IL SAPERE IN PILLOLE : MERCOLEDI', 27 MARZO 202
Inviato da Alba il 26/3/2024 19:10:00 (137 letture)


MERCOLEDI', 27 MARZO 2024


ILSAPERE IN PILLOLE


Giuda, che mistero! È un apostolo, è stato scelto da Gesù, ha seguito il Maestro per tre lunghi anni. Cosa è successo, ad un certo punto? Nella storia cattolica spesso, troppo spesso, abbiamo banalizzato il suo percorso, lo abbiamo ridotto ad un bieco personaggio, al traditore. Ma le sottili sfumature dei vangeli ci permettono, oggi, di capire meglio il suo cammino. Giuda è un apostolo, convinto di quello che fa. Eppure, ad un certo punto, qualcosa si inceppa. Forse vedendo le difficoltà incontrate, forse vedendo l'ostilità da parte della classe religiosa, Giuda si rende conto che il progetto del Signore sta miseramente naufragando. E non ci sta, non accetta il Messia dimesso e povero scelto dal Nazareno. È allora, forse, che decide di forzare la mano, di organizzare un incontro col Sinedrio, anche se forzoso. Lì, certamente, Gesù riuscirà a convincere tutti della verità della sua missione. Invece, che succede?, Gesù viene arrestato e condannato. Giuda ci assomiglia: quando pensiamo che l'opera di Dio vada corretta e migliorata, quando non siamo più discepoli, ma vogliamo diventare maestri.



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