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PAROLA DELLA SETTIMANA : PRIMA SETTIMANA DI DICEMBRE 2016
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Inviato da Alba il 4/12/2016 20:30:00 (969 letture) |
PAROLA DELLA SETTIMANA
In questa seconda settimana di Avvento la liturgia ci presenta Giovanni il Battista che, sul fiume Giordano, battezza e invita a prepararsi alla venuta del Salvatore. Occorre che ci riconosciamo poveri, peccatori e bisognosi di aiuto. Giovanni grida nel deserto, invitando tutti a convertirsi, perché il regno di Dio è vicino. Accorrevano a lui da Gerusalemme, da tutta la Giudea e da tutta la zona lungo il fiume Giordano e confessavano i loro peccati. Giovanni apostrofava in modo esplicito i sadducei e i farisei che andavano da lui, dicendo loro che non si sarebbero salvati solo perché erano figli di Abramo, ma che dovevano convertirsi. Annunciava che il battesimo che lui impartiva era un battesimo di penitenza, ma che sarebbe giunto uno più forte di lui, a cui non era degno nemmeno di portargli i sandali. Egli avrebbe dato un Battesimo in Spirito Santo e fuoco. Avrebbe raccolto il frumento nel granaio, ma avrebbe bruciato la paglia con un fuoco inestinguibile.
Signore, apri i nostri occhi e il nostro cuore per scoprire come siamo veramente. Convertici, Signore, e liberaci dalla nostra ipocrisia.
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PAROLA DELLA SETTIMANA : FINE NOVEMBRE E INIZIO DICEMBRE 2016
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Inviato da Alba il 27/11/2016 17:30:00 (975 letture) |
PAROLA DELLA SETTIMANA
Siamo entrati nel Tempo di Avvento, cioè della preparazione al Natale. L'attesa dura circa quattro settimane e il colore liturgico è il viola. Iniziando così il nuovo Anno Liturgico, ci prepariamo alla venuta del Salvatore con spirito di vigilanza, per non rimandare la nostra conversione e quindi l'incontro di gioia con il Signore. Il Vangelo di oggi ci invita proprio all'attenzione e alla preparazione del nostro cuore per l'incontro con Gesù. Il Vangelo ci ricorda che prima del diluvio, la vita scorreva come sempre ed ognuno si occupava delle sue cose. Così avverrà alla venuta del Signore. Per ciascuno verrà un giorno in cui gli verrà chiesto di rendere conto della propria vita. Importante è farci trovare pronti, perché non sappiamo quando verrà quel giorno e quel momento.
Ci verrà chiesto che cosa ne abbiamo fatto della nostra vita, se abbiamo tenuto conto degli insegnamenti di Gesù e se abbiamo impostato la nostra vita sull'amore e sulla bontà.
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PAROLA DELLA SETTIMANA : QUARTA SETTIMANA DI NOVEMBRE 2016
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Inviato da Alba il 21/11/2016 11:10:00 (1074 letture) |
PAROLA DELLA SETTIMANA
Con la Solennità del Signore Gesù Re dell'Universo, detta comunemente solennità di Cristo Re, inizia l'ultima settimana dell'Anno liturgico. Dalla prossima domenica inizia il periodo dell'Avvento in preparazione al Santo Natale. Dopo che ebbero crocifisso Gesù, il popolo Lo osservava e i capi lo deridevano dicendo che salvasse se stesso come aveva salvato gli altri, se veramente era il Cristo di Dio. Anche i soldati lo deridevano e gli porgevano dell'aceto dicendogli di salvare se stesso. Sulla croce si leggeva una scritta: "Costui è il Re dei Giudei". Anche uno dei malfattori crocifissi insieme a Gesù gli diceva: «Se sei il Cristo, salva te stesso e noi!». L'altro malfattore lo rimproverò dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena. Noi giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male». Poi disse a Gesù: «Ricordati di me, quando sarai nel tuo Regno». Gesù gli rispose: «In verità ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».
E' un grande dono che quest'uomo ha ricevuto: la capacità di comprendere chi fosse Gesù, nonostante lo vedesse in quella terribile situazione. Egli riesce ad intuire che Gesù sta offrendo volontariamente la sua vita e che raggiungerà un regno di pace e di amore, dove può ospitare anche lui, nonostante il suo vissuto.
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PAROLA DELLA SETTIMANA : TERZA SETTIMANA DI NOVEMBRE 2016
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Inviato da Alba il 14/11/2016 18:20:00 (999 letture) |
PAROLA DELLA SETTIMANA
Si stava parlando della bellezza del Tempio di Gerusalemme, quando Gesù disse che non sarebbe rimasta pietra su pietra. Gli chiesero quando sarebbe avvenuto e quale segno ci sarebbe stato prima che accadesse. Rispose che qualcuno avrebbe indicato dei segni,come guerre e rivoluzioni, ma non sarebbe stato da ascoltare. Ci sarebbero stati dei conflitti, dei terremoti e sarebbero stati consegnati alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandoli davanti a re e governatori, a causa del suo nome e queste sarebbero state delle occasioni per dare testimonianza di lui. Non avrebbero dovuto preparare la loro difesa, perché Egli stesso avrebbe ispirato loro le parole giuste da dire in modo che gli avversari rimanessero senza parole. Perfino genitori, parenti e amici li avrebbero traditi. Solo la perseveranza avrebbe salvato la loro vita. Anche oggi per noi vale questo: dobbiamo perseverare nel compiere opere buone per riempire la nostra vita di amore e di bontà.
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PAROLA DELLA SETTIMANA : TERZA SETTIMANA DI NOVEMBRE 2016
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Inviato da Alba il 14/11/2016 18:20:00 (991 letture) |
PAROLA DELLA SETTIMANA
Si stava parlando della bellezza del Tempio di Gerusalemme, quando Gesù disse che non sarebbe rimasta pietra su pietra. Gli chiesero quaqndo sarebbe avvenuto questo e quale segno avrebbe preceduto quell'avvenimento. Rispose che qualcuno avrebbe preannunciato disastri, ma non si sarebbe dovuto credervi. Ci sarebbero stati conflitti, caresti e pestilenze, ma prima ancora avrebbero messo le mani su di loro presentandoli davanti a re e governatori. Essi non avrebbero dovuto preparare una difesa, perché lui stesso avrebbe ispirato le parole giuste da dire per mettere a tacere gli avversari. Anche genitori, parenti e amici li avrebbero traditi, eppure neanche un capello del loro capo si sarebbe perduto. Solo la loro perseveranza avrebbe salvato la loro vita. Anche per noi oggi vale la perseveranza nel compiere opere buone, ispirati dall'amore e dalla bontà.
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