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PAROLA DELLA SETTIMANA : TERZA SETTIMANA DI MARZO 2022
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Inviato da Alba il 20/3/2022 5:30:00 (244 letture) |
Cristo lotterà fino alla morte, per dare una dolce speranza e per concedere dopo i peccati la possibilità di pentirsi. Ma non tentiamo di ingannarci. Ci troviamo nelle ultime ore decisive. Cristo può, in un ultimo momento di pazienza, prolungare il termine, ma non lo prolungherà in eterno! Nessuno di noi può sentirsi al sicuro. Ecco quindi la necessità del cammino di conversione che può portare anche a scelte difficili. Tutto sommato, è sempre valido l'appello alla conversione anche se è un cammino lungo e difficile. La Quaresima è tempo di conversione, rinnovamento, riconciliazione, rinascita. E' un tempo per fermaci un po' a riflettere sulla nostra vita, avendo sullo sfondo la vita del Redentore. E' un tempo di bilancio della nostra vita, per vedere quanto abbiamo perso e quanto abbiamo guadagnato in termini di valori cristiani. Il Signore e i nostri fratelli si aspettano da noi impegno e partecipazione ai problemi della vita. Cerchiamo di non deludere noi stessi e gli altri. Facciamo quello che sta in noi, cominciando dalla preghiera e dalle azioni che possiamo compiere per migliorare la vita di tutti. Aiutaci, Signore Gesù. Se ognuno compie quello che può, certamente potremo migliorare la situazione della vita nostra e quella dei fratelli!
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PAROLA DELLA SETTIMANA : SECONDA SETTIMANA DI MARZO 2022
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Inviato da Alba il 12/3/2022 9:50:00 (256 letture) |
I tre apostoli, vinti dal sonno, sono risvegliati da Gesù, cioè dalla grazia, e vedono la sua gloria. La nube, simbolo dell'immensità di Dio e della sua presenza, li copre tutti. I tre apostoli ascoltano le parole del Padre che definiscono il Figlio come l'eletto: "Questi è il Figlio mio, l'eletto, ascoltatelo". Mosè ed Elia, scompaiono. Non rimane che Gesù solo. unica via di salvezza nella trama quotidiana della storia umana. Il ricordo di questa visione li aiuterà a capire, come spiega il Prefazio della Messa di ieri, domenica, che attraverso la passione possiamo giungere al trionfo della risurrezione. Oggi restare cristiani richiede uno sforzo immane, che solo lo Spirito ci permette di realizzare. Durante la giornata, ripeterò spesso: "Signore, illumina su di me il tuo Volto!". In quale secolo, in quale luogo troveremo quel volto. Il volto di Dio non ha luogo e non ha tempo.
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PAROLA DELLA SETTIMANA : PRIMA SETTIMANA DI MARZO 2022
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Inviato da Alba il 5/3/2022 6:00:00 (252 letture) |
Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano e fu guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, e rimase senza mangiare. Poi fu tentato dal diavolo, che gli chiese di adorarlo. Poi lo condusse a Gerusalemme sul punto più alto del tempio e gli propose di gettarsi giù, perché gli angeli lo avrebbero custodito. Gesù gli rispose che non si deve mettere alla prova il Signore. Il diavolo poi si allontanò da lui. Nessuno di noi può sentire estranea questa pagina del Vangelo: Gesù non accetta il peccato. Incarnandosi e vivendo le tappe della normale crescita di ogni uomo, vediamo come Gesù sia consegnato alla debolezza di ogni persona, perciò rispecchia la condizione di noi tutti. L'uomo abitato da Dio può riconquistare quella pienezza di libertà compromessa con il primo Adamo. Soltanto in Gesù riesco a superare le tentazioni che mi disturbano. Non è solo, il Signore, neanche nel deserto: lo Spirito Santo e il Padre lo abitano e lo rendono forte. Nei momenti difficili ricorderò anche a me stesso che le mie inclinazioni e la mia istintività non dicono tutto di me; mi ricorderò che anche, soprattutto in quei momenti il Signore è dentro di me e mi parla. Un piccolo atto di donazione a Lui sarà causa di grazie infinite.
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PAROLA DELLA SETTIMANA : FINE FEBBRAIO E INIZIO MARZO 2022
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Inviato da Alba il 26/2/2022 1:40:00 (524 letture) |
Chi vuole condurre da solo la propria vita è come un cieco che conduce un altro cieco. Il maestro è Gesù, e noi siamo i suoi discepoli, cioè coloro che si lasciano istruire da lui, che riconoscono la sua autorità sovrana e si fidano delle sue parole. Ogni uomo deve, nel corso di tutta la sua vita, riconoscersi discepolo di Gesù: seguirlo, obbedirgli e quindi ascoltarlo, al fine di mettere in pratica il suo insegnamento che ci conduce alla vita. L'uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l'uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male. Il Cristo risorto ci avverte: «Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? Un discepolo non è più del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro». Noi vogliamo essere discepoli ben preparati, che fanno la scelta di essere come Gesù, nostro unico Maestro e Signore, che ci parla con sapienza e ci insegna con amore, liberandoci dalle tentazioni. Vogliamo essere umili discepoli del Maestro. Fatichiamo ad essere misericordiosi, come Dio nostro Padre è stato e continua ad essere: amorevole, paziente e fedele verso di noi. Parliamo facilmente male degli altri, diciamo pettegolezzi, giudichiamo persone ed eventi istintivamente e senza prudenza, diventando segno di tenebra e non segno della luce della carità, che lo Spirito Santo, che abita in noi ci suggerisce. Siamo invitati tutti a diventare umili: «Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? Il nostro tesoro sia la Parola di Dio, con l'acqua viva dello Spirito Santo! Chiediamo al Cristo risuscitato che sia lui la nostra guida. Vogliamo che la linfa che scorre nel nostro corpo, sia il tesoro della Parola di Dio e dell'Eucaristia, perché di essa ci nutriamo ogni volta che ci incontriamo per celebrare il giorno del Signore. Così saremo educati a crescere giorno dopo giorno, perché piantiamo le radici dell'albero della nostra vita «nella casa del Signore». Chiediamo a Cristo risuscitato di insegnarci a pregare la Parola di Dio ogni giorno della nostra vita, per testimoniare a tutti quanto sia bello rendere grazie al Signore. Grazie Gesù, che hai vinto la morte e ci hai resi saldi, progredendo sempre più nell'opera del Regno del Padre, certi che la nostra fatica di essere tuoi discepoli non è vana. Solo tu, Gesù, sei colui che parla con sapienza, Tu sei colui che insegna con amore. La tua vita in totale obbedienza è per noi luce, cammino, vigore.
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PAROLA DELLA SETTIMANA : TERZA ETTIMANA DI FEBBRAIO 2022
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Inviato da Alba il 16/2/2022 8:50:00 (270 letture) |
Il Vangelo ci propone oggi la rinuncia alla vendetta e alla violenza. Al loro posto, Gesù impone ai suoi discepoli il comandamento dell'amore per i propri nemici. Di Gesù si può dire qualsiasi cosa, tranne che non abbia conosciuto la cattiveria. Egli ha conosciuto bene che cosa voleva dire essere detestato, spogliato, percosso e ucciso. Egli ha amato coloro che lo odiavano, ha dato più di quanto non gli fosse stato tolto e ha benedetto coloro che lo maledicevano. Gesù ha superato il male attraverso la sofferenza. Ed è per questo che la sola giustificazione possibile di questi comandamenti di Gesù è la sua croce. Solo colui che dice "sì" alla croce di Cristo può obbedire a tali precetti e trovare nell'obbedienza il compimento della promessa contenuta in essi: il bene trionfa sul male attraverso l'amore. La Chiesa ci presenta tanti uomini e donne che hanno vissuto amando i propri nemici, perché si sono fidati di Gesù. Il mondo ci offre il suo progetto di vita che è quello di pensare solo a se stessi. Gesù ce ne offre un altro che è davvero il massimo, perché ci porta a non escludere nessuno dall'amore, neppure i nemici e coloro che ci fanno del male. Come credenti in Gesù, dal giorno del nostro Battesimo, abbiamo scelto di percorrere questa strada. Lui l'ha percorsa prima di noi e ci incita ad imitarlo. Il Vangelo è una proposta per persone forti nel bene, nel buono e nel bello. Tutto questo non è l'impegno di un giorno o di un momento, ma di ogni attimo della nostra vita, in cui abbiamo l'opportunità di esercitarci nell'amore.
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