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PAROLA DELLA SETTIMANA : QUARTA SETTIMANA DI APRILE 2018
Inviato da Alba il 23/4/2018 10:40:00 (910 letture)

PAROLA DELLA SETTIMANA 
QUARTA SETTIMANA DI APRILE 2018 
Gesù si descrive come il buon pastore che è disposto a dare la vita per le proprie pecore. Il mercenario invece, se vede venire il lupo abbandona le pecore e fugge. Gesù ci conosce personalmente e ci dona la sua vita. Il Padre lo ama perché dà la vita per noi e la riprende di nuovo.

PAROLA DELLA SETTIMANA : TERZA SETTIMANA DI APRILE 2018
Inviato da Alba il 16/4/2018 10:00:00 (653 letture)

PAROLA DELLA SETTIMANA
TERZA SETTIMANA DI APRILE 2018 
I discepoli di Emmaus narravano agli Undici come avevano riconosciuto Gesù quando ha spezzato il pane. Mentre parlavano di questo apparve Gesù in mezzo a loro e li salutò così: «Pace a voi!». Lo scambiarono per un fantasma ed ebbero paura. Gesù mostrò loro le mani e i piedi con i segni dei chiodi, per dimostrare che era proprio lui. Chiese se avevano qualcosa da mangiare e mangiò davanti a loro una porzione di pesce arrostito. Disse anche che si dovevano compiere tutte le cose che erano state scritte su di lui nella Legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi. Fece comprendere le Scritture che dicevano che il Cristo doveva patire, morire e risorgere il terzo giorno. Nel suo nome saranno predicati la conversione e il perdono dei peccati. Di questo dovremo essere testimoni.

PAROLA DELLA SETTIMANA : SECONDA SETTIMANA DI APRILE 2018
Inviato da Alba il 9/4/2018 10:40:00 (993 letture)

PAROLA DELLA SETTIMANA 
SECONDA SETTIMANA DI APRILE 2018
 La sera del primo giorno della settimana, mentre i discepoli erano chiusi nella stanza per timore dei Giudei, apparve loro Gesù e disse: «Pace a voi!». Poi mostrò loro le mani e il fianco e i discepoli gioirono al vederlo. Aggiunse: «Come il Padre ha mandato me, così io mando voi. Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati saranno perdonati, a coloro a cui non li perdonerete resteranno non perdonati». Tommaso non era presente a quella apparizione di Gesù e quando gliene parlarono non volle credere. Disse che avrebbe creduto solo se avesse visto personalmente i fori dei chiodi nelle sue mani e la ferita al fianco. Otto giorni dopo apparve di nuovo Gesù e c'era anche Tommaso. Dopo aver detto "Pace a voi", Gesù si avvicinò a Tommaso e gli mostrò i segni delle mani e del fianco, poi gli disse di credere nella sua risurrezione. Tommaso disse: «Mio Signore e mio Dio!» Gesù gli disse: «Perché hai veduto, tu hai creduto. Beati quelli che crederanno anche senza aver visto». Gesù fece anche altri segni, che non sono stati scritti, ma questi sono scritti perché noi crediamo e siamo beati se crediamo senza avere visto.

PAROLA DELLA SETTIMANA : PRIMA SETTIMANA DI APRILE 2018
Inviato da Alba il 2/4/2018 17:40:00 (727 letture)

PAROLA DELLA SETTIMANA
PRMA SETTIMANA DI APRILE 2018
Il primo giorno della settimana Maria di Magdala andò al sepolcro di Gesù al mattino e vide che la pietra era stata tolta dall'entrata del sepolcro. Corse allora da Simon Pietro e da Giovanni e disse loro che avevano portato via il Signore. I due discepoli subito corsero al sepolcro e Giovanni vi arrivò per primo, ma non entrò. Vide però i teli messi da parte. Arrivò Pietro ed entrò per primo: vide i teli posati là e il sudario a parte. Poi entrò Giovanni che vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè Egli doveva risorgere dai morti.

PAROLA DELLA SETTIMANA : QUARTA SETTIMANA DI MARZO 2018
Inviato da Alba il 26/3/2018 16:30:00 (796 letture)

PAROLA DELLA SETTIMANA 
 QUARTA SETTIMANA DI MARZO 2018
 I capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano di 
prendere Gesù per ucciderlo. Mentre Gesù si 
trovava a Betania a casa di Simone il lebbroso
una donna venne con un vaso di olio di puro 
nardo e gli unse il capo. A chi protestava per
lo spreco, Gesù disse di lasciarla stare, perché
aveva preparato il suo corpo per la sepoltura. 
Giuda Iscariota propose ai capi dei sacerdoti 
 di consegnare loro il Signore ed essi gli 
promisero del denaro. Gesù chiese dove poteva 
mangiare la Pasqua con i suoi discepoli
e disse loro di seguire un tale con una brocca 
che sarebbe entrato in un edificio e di farsi 
indicare una stanza al piano superiore, dove 
avrebbero preparato per la Pasqua. 
Annunciò che uno di loro lo avrebbe tradito. 
Mentre mangiavano prese il pane, lo benedisse 
e lo diede loro dicendo: «Questo è il mio corpo», 
poi prese il vino e disse «Questo è il mio sangue 
che sarà sparso per voi». Annunciò poi a Pietro 
che lo avrebbe rinnegato tre volte prima del 
canto del gallo. Andarono poi in un podere 
chiamato Getsemani e là cominciò a sentire 
paura e angoscia. Mentre lui pregava i discepoli
si addormentarono, poi arrivò Giuda insieme 
ad una folla con spade e bastoni. Giuda lo 
chiamò "Rabbì" e lo baciò secondo il segno 
che aveva dato perché lo prendessero. 
Lo portarono dal Sommo sacerdote e dagli 
scribi, che lo interrogarono per poterlo 
condannare a morte. Intanto Pietro che lo 
aveva seguito da lontano e stava con la 
servitù ebbe occasione di rinnegarlo per tre 
volte di fronte a quelli che lo avevano 
riconosciuto come uno degli amici di Gesù.
Al mattino misero in catene Gesù e lo 
interrogarono, ma egli non rispose. 
Dato che per la festa c'era l'usanza
di mettere in libertà un carcerato, Pilato 
propose di mettere in libertà Gesù, ma i 
presenti dissero di mettere in libertà Barabba 
e di crocifiggere Gesù. Lo incoronarono di 
spine e lo vestirono di porpora, poi si 
inginocchiavano davanti a lui, gli sputavano 
addosso e lo deridevano. Poi lo spogliarono 
della porpora, gli rimisero le sue vesti e lo 
condussero fuori per crocifiggerlo. 
Fu crocifisso lui e altri due che erano dei 
malfattori, uno alla sua destra e uno alla sua 
sinistra. Lo deridevano e dicevano: «Tu che 
distruggi il Tempio e lo ricostruisci in tre giorni, 
salva te stesso». Poi Gesù spirò. 
Il velo del Tempio si squarciò da cima a fondo.
Il centurione che lo vide spirare in quel modo
esclamò: «Veramente quest'uomo era Figlio di
Dio». Vi erano anche alcune donne che erano 
salite con lui a Gerusalemme. Giuseppe di 
Arimatea, che era un membro autorevole del 
Sinedrio, chiese il corpo di Gesù a Pilato che 
glielo concesse e lo seppellì dopo averlo calato
dalla croce ed averlo avvolto in un lenzuolo. 
Lo mise in un sepolcro scavato nella roccia e 
fece rotolare una pietra davanti.
Le donne osservavano dove veniva deposto. 

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