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IL SAPERE IN PILLOLE : MARTEDI', 25 LUGLIO 2023
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| Inviato da Alba il 24/7/2023 19:50:00 (140 letture) |
MARTEDI', 25 LUGLIO 2023
IL SAPERE IN PILLOLE
Nel giorno dedicato a San Giacomo, troviamo nel Vangelo una pagina poco lusinghiera sull'apostolo, ma che ci rivela l'importanza e la centralità di metterci ciascuno a servizio gli uni degli altri e che la grandezza dei grandi, sta nella loro capacità di mettersi al servizio dei più piccoli. La richiesta della madre dei due apostoli è molto umana, è una richiesta di potere e autorità, ma l'autorità nel Vangelo segue altre vie, non quelle umane. Il FORTE diventa colui che serve il più debole; è questa una regola che ribalta il mondo. Gesù è l'esempio da seguire, è Lui la sorgente di un Amore, che per noi sarebbe impossibile.
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IL SAPERE IN PILLOLE : MERCOLEDI', 26 LUGLIO 2023
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| Inviato da Alba il 24/7/2023 19:50:00 (148 letture) |
MERCOLEDI', 26 LUGLIO 2023
IL SAPERE IN PILLOLE
Con questa prima parabola, Gesù ci insegna quale deve essere l'atteggiamento profondo e autentico con cui dobbiamo sapere accogliere la Parola che Lui ci rivolge, affinché porti frutto. Il seme è la Parola di Dio, le tante occasioni nelle quali possiamo amare, ma quante volte rivolgiamo lo sguardo altrove? A volte ascoltiamo con superficialità, emozionandoci per qualche momento, ma non lasciamo che Dio ci cambi. Nonostante tutto, Dio non smette di amarci; è un seminatore che getta i suoi semi dappertutto e, con pazienza, aspetta i frutti. La Parola di Dio porta frutto solo se scende nel profondo, se viene custodita e protetta; solo allora cambierà il nostro cuore.
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IL SAPERE IN PILLOLE : LUNEDI', 25 LUGLIO 2023
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| Inviato da Alba il 23/7/2023 13:20:00 (141 letture) |
LUNEDI', 24 LUGLIO 2023
IL SAPERE IN PILLOLE
Di fronte a Scribi e Farisei, che chiedono un segno del cielo, Gesù risponde che l'unico segno sarà Lui, morto e risorto. Questo interroga anche la nostra vita, nella ricerca, spesso affannosa e inutile di segni dal cielo, quando in realtà, Dio ci dà, ogni giorno, la possibilità di incontrarlo. La ricerca di miracoli è idolatria, è mettere alla prova Dio. Citando Giona, Gesù ricorda che c'è un unico segno, la Sua morte e risurrezione, un segno che rende Cristo, non solo vivo, ma il Vivente. I miracoli parlano al passato, Cristo è l'eterno presente, è il QUI e ORA della mia vita.
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PAROLA DELLA SETTIMANA : QUARTA SETTIMANA DI LUGLIO 2023
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| Inviato da Alba il 23/7/2023 13:10:00 (147 letture) |
"Lasciate che zizzania e grano crescano insieme fino alla mietitura": cioè il male e il bene devono crescere insieme, Gesù non vuole una comunità di migliori e di puri, non divide i buoni dai cattivi, non è ancora il tempo della mietitura. Una religione che si ritenga superiore alle altre, è una religione aggressiva e pericolosa, perché ogni superiorità crea inferiorità. Il Dio divenuto agnello, ci dice che il mondo è salvato dal Crocifisso, non dai crocifissori. Il regno di Dio, Gesù lo paragona a un granello di senape, un seme piccolissimo, che cresce dappertutto. Il regno di Dio, quindi puoi anche non vederlo, non è spettacolare, può arrivare dove meno te lo aspetti. Tutto ciò che riguarda Dio, all'inizio è piccolo, ma se gli dai spazio, se lo lasci crescere, è capace di riempire il mondo. Infine Gesù paragona il regno al lievito, che una donna impastò con la farina. L'attenzione qui è tutta rivolta all'azione del lievito nascosto, che fa crescere la pasta. Gesù ci dice che la vita non si cambia con qualche atto eroico, ma attraverso i piccoli e ripetuti gesti quotidiani, che rendono la vita più umana e più vera. La bella notizia di questa domenica è che il mondo non ha bisogno di cristiani perfetti, ma di discepoli, consapevoli del proprio limite, che Dio riempie di tenerezza.
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IL SAPERE IN PILLOLE : VENERDI', 21 LUGLIO 2023
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| Inviato da Alba il 20/7/2023 20:00:00 (159 letture) |
VENERDI', 21 LUGLIO 2023
IL SAPERE IN PILLOLE
"Misericordia voglio e non sacrifici". Gesù riporta questa frase della Scrittura, al termine della controversia con i farisei, scandalizzati dai discepoli, che coglievano spighe per cibarsi. I farisei erano certi di essere nel giusto e di fare la volontà di Dio, accanendosi su innumerevoli dettagli, prescrizioni, minuzie. Ma questa non è saggezza evangelica. Dio si è manifestato come liberatore e vuole che il nostro slancio verso di Lui sia obbedienza di figli liberi, capaci di considerare le situazioni, di valutarle e di decidere per il bene. Dio vuole che viviamo nella carità e ogni precetto è subordinato ad essa. "Il sabato è fatto per l'uomo, non l'uomo per il sabato", cioè la religione non è una serie di obblighi da rispettare, ma l'incontro gioioso con Dio, che ti spinge a cambiare vita.
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