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PAROLA DELLA SETTIMANA : TERZA SETTIMANA DI APRILE 2020
Inviato da Alba il 18/4/2020 7:00:00 (377 letture)


PAROLA DELLA SETTIMANA


TERZA SETTIMANA DI APRILE 2020



 La sera del primo giorno della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, apparve Gesù, stette in mezzo a loro e disse: "Pace a voi", poi mostrò loro le mani e il fianco. I discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse di nuovo: "Pace a voi." e continuò: "Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi", poi soffiò su di loro e disse: "Ricevete lo Spirito Santo. A colui al quale perdonerete i peccati saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati". Tommaso non era là con loro e quando lo videro i discepoli gli dissero che avevano visto il Signore, ma egli rispose che se non avesse visto nella sue mani il segno dei chiodi e non avesse messo la sua mano nel suo fianco non avrebbe creduto. Otto giorni dopo Gesù apparve di nuovo quando c'era anche Tommaso. Venne a porte chiuse poi disse: "Pace a voi". Disse a Tommaso: "Metti qui il tuo dito e metti la tua mano qui nel mio fianco e non essere più incredulo, ma credente!" Tommaso si inginocchiò e rispose: "Mio Signore e mio Dio!" Gesù gli disse: "Perché hai visto, hai creduto; beati quelli che pur non avendo visto, crederanno!" Gesù alla presenza dei suoi discepoli fece molti altri segni. Quelli che sono scritti in questo libro, sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel Suo Nome.

PAROLA DELLA SETTIMANA : SECONDA SETTIMANA DI APRILE 2020
Inviato da Alba il 11/4/2020 5:30:00 (361 letture)


PAROLA DELLA SETTIMANA


 


SECONDA SETTIMANA DI APRILE 2020


 Il primo giorno della settimana Maria di Magdala si recò al sepolcro al mattino presto, quando era ancora buio e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora da Pietro e da Giovanni dicendo che il sepolcro era aperto e non c'era più il corpo di Gesù, ma non sapeva dove l'avessero portato. Pietro e Giovanni allora corsero al sepolcro. Giovanni arrivò per primo, ma non  entrò: aspettava che arrivasse Pietro, il quale entrò. Vide le bende posate là e il sudario da un'altra parte. Entrò anche Giovanni e vide e credette che Gesù era risorto.

PAROLA DELLA SETTIMANA : PRIMA SETTIMANA DI APRILE 2020
Inviato da Alba il 4/4/2020 5:40:00 (385 letture)


PAROLA DELLA SETTIMANA


PRIKMA SETTIMANA DI APRILE 2020


 Con la Domenica delle Palme inizia la settimana santa, momento centrale di tutto l'anno liturgico. Matteo ci offre una rilettura degli eventi alla luce della risurrezione. Il racconto si apre con il tradimentro di Giuda, che vende il suo maestro per trenta denari. Giuda è stato uno degli amici intimi di Gesù, però non lo ha conosciuto davvero. Segue il racconto della Cena pasquale, dove Gesù istituisce l'Eucaristia. Nei segni del pane e del vino è significata la sua vita donata. Gesù la celebra con la sua comunità, che è fatta di discepoli peccatori. Ricordiamo il tradimento di Giuda e il rinnegamento di Pietro. Tutti gli altri, ad eccezione di Giovanni fuggiranno nell'ora della prova. Il calice è sangue versato per la remissione dei peccati, a cominciare da quelli dei Dodici. Gesù sa che la sua ora sta per compiersi e va al Getsemani a pregare e sente paura e angoscia. Pregando il Padre, Egli trova la forza di donarsi; sceglie di amare fino in fondo. Proprio in quella morte ormai prossima si sarebbe svelato il Figlio del Padre  come Giudice alla destra di Dio nella gloria. Gesù poi viene percosso e umiliato, abbandonato dai discepoli. Pilato coglie l'innocenza di Gesù, però per evitare sommosse del popolo, lo fa consegnare alla morte lavandosene le mani. Gesù viene flagellato e condotto sul Golgota, dove viene crocifisso tra due malfattori. Gesù poteva scendere dalla croce e dimostrare così la sua onnipotenza divina, ma sceglie di sacrificarsi per salvare noi. Un centurione romano, sotto la croce, si rende conto che Gesù era veramente il Figlio di Dio. Quella morte comincia ormai a manifestarsi come risurrezione, come vita, finchè il terzo giorno si manifesterà in pienezza il grande mistero della Pasqua di Risurrezione di Gesù.

PAROLA DELLA SETTIMANA : FINE MARZO E INIZIO APRILE 2020
Inviato da Alba il 29/3/2020 9:50:00 (370 letture)


PAROLA DELLA SETTIMANA


 



FINE MARZO E INIZIO APRILE 2020



 Gesù, pur essendo Dio, condivide con ogni uomo i sentimenti più sinceri, come l'amicizia, la tristezza, la commozione, la passione per la vita. Nulla della nostra vita Gli è estraneo, soprattutto nel dolore e piange con noi per il suo amico Lazzaro. Quando sente che Lazzaro sta male Egli non si muove subito e quando arriva, Lazzaro è morto ed è nel sepolcro già da qualche giorno. Gesù lo risveglia e lo fa tornare in questa vita. La morte ci terrorizza, ma Lazzaro è stato risvegliato dal sonno; ciò non toglie che la morte lo raggiungerà. Penetriamo la volontà del Padre e ci impregnamo nella vita dello Spirito, per riconoscere che il sonno del sepolcro non è l'ultima parola. E' sconcertante, ma estremamente rassicurante scoprire che la vicenda di Lazzaro non è un film a lieto fine, ma l'inizio di una storia vera: la via della croce, che culmina con la definitiva vittoria del Risorto per amore.

PAROLA DELLA SETTIMANA : QUARTA SETTIMANA DI MARZO 2020
Inviato da Alba il 21/3/2020 6:10:00 (362 letture)


PAROLA DELLA SETTIMANA


QUARTA STTIKMANA DI MARZO 2020


 Gesù vide un uomo cieco dalla nascita, fece del fango con la saliva e gli spalmò il fango sugli occhi, poi gli disse di andare a lavarsi alla piscina di Sìloe. Egli andò, si lavò e tornò che ci vedeva. Quelli che lo conoscevano perché stava a chiedere l'elemosina gli domandarono come aveva potuto acquistare la vista. Egli spiegò ciò che aveva fatto Gesù e la gente si mise a cercarlo. Sentendo quello che aveva fatto pensarono che non veniva da Dio, perché non aveva osservato il sabato. Colui che aveva avuto il dono della vista diceva che Gesù era un profeta. I Giudei non credevano che egli fosse stato cieco e chiamarono i genitori per avere spiegazioni. Essi risposero che era nato cieco, ma non sapevano come avesse potuto aprire gli occhi. Dissero di chiederlo a lui, perché avevano timore di essere scacciati dalla sinagoga se avessero riconosciuto Gesù come il Cristo. Lo chiesero di nuovo a lui, che disse che non sapeva nulla di Gesù, se non che gli aveva dato la vista. Quelli dissero che loro erano discepoli di Mosè e non sapevano nulla di Gesù. L'uomo guarito disse che non sapeva niente di Gesù, ma gli aveva dato la vista. Lo cacciarono fuori dicendogli che era nato nei peccati e voleva insegnare a loro. Gesù seppe che lo avevano cacciato, lo incontrò e gli chiese se credeva nel Figlio dell'uomo. Egli chiese chi fosse e Gesù gli rispose che era lui che gli stava parlando. Egli disse: "Credo, Signore!" e si prostrò davanti a Lui. Gesù disse che era venuto perché coloro che non vedevano, vedessero e coloro che dicevano di vedere non vedessero. I farisei chiesero se erano ciechi anche loro e Gesù rispose che se fossero stati ciechi non avrebbero avuto nessun peccato, ma dato che dicevano di vedere, il loro peccato rimaneva.

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