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IL SAPERE IN PILLOLE : MERCOELEDI', 16 AGOSTO 2023
Inviato da Alba il 15/8/2023 18:20:00 (165 letture)


MERCOLEDI', 16 AGOSTO 2023


IL SAPERE IN PILLOLE 


Quanto sta a cuore il perdono, al Signore! Dopo avere chiesto ai suoi di diventare bambini, di lasciarsi condurre, di diventare compassionevoli, il Signore li invita a riflettere sulla prassi del perdono all'interno della comunità cristiana. Gli storici ci dicono che, con ogni probabilità, Matteo sta descrivendo la prassi usata nelle prime comunità nei confronti di un discepolo che commetteva un peccato pubblico. Prima un ammonimento privato, per non metterlo in imbarazzo, poi, in caso di recidiva, un ammonimento da parte dell'intera comunità. Ci sorprende quanto detto dal Signore: molto spesso, nella società ma anche nelle comunità, abbiamo sostituito questo garbato richiamo che denota attenzione e affetto con un'altra procedura: prima si sparla alle spalle, poi si fa finta di niente... Se davvero abbiamo conosciuto il Signore, se davvero ha segnato la nostra vita, se davvero ci siamo sentiti portare sulle spalle del buon pastore, anche le nostre relazioni cambiano, anche la nostra vita concreta viene contagiata e si converte. E denota, davanti al fratello che pecca, un dolore che è segno di affetto e volontà di aiuto. 

IL SAPERE IN PILLOLE : MARTEDI', 15 AGOSTO 2023
Inviato da Alba il 15/8/2023 7:40:00 (144 letture)


MARTEDI', 15 AGOSTO 2023


IL SAPERE IN PILLOLE 


Questa festa è anche la nostra festa, perché è una conferma della promessa di risurrezione che Gesù ci ha fatto. Prima la Chiesa ha definito Maria Immacolata, cioè libera dal peccato, libera di fidarsi ciecamente del Signore, affinché possa essere anche libera di dire di "si" alla proposta che il Signore le fa di diventare madre di Gesù. Finita questa sua vita, la chiesa dichiara che viene assunta alla gloria di Dio in anima e corpo. Ora Maria può vedere Dio, e può essere presente vicino a tutti noi, anche se siamo tanti e dispersi. E' una condizione che facciamo fatica ad immaginare, ma grazie alla quale molti la sentono vicina e attenta quando la pregano. Dire che viene assunta in anima e corpo è un modo di dire che è sempre lei, come anche noi saremo sempre noi, quando il Signore ci chiamerà a sé. Per questo è festa anche per noi: perché se Gesù è il primo risorto dai morti, Maria è la conferma che anche noi siamo chiamati a vivere in eterno con Dio e ad intercedere per i nostri cari.


 


IL SAPERE IN PILLOLE : LUNEDI', 14 AGOSTO 2023
Inviato da Alba il 13/8/2023 15:10:00 (150 letture)


LUNEDI', 14 AGOSTO 2023


IL SAPERE IN PILLOLE 


È questo il secondo annuncio della passione di Gesù, dove Egli, però, identifica i suoi carnefici, non come Scribi e Farisei, ma come gli uomini in genere, per sottolineare che della sua morte è responsabile tutto il genere umano, il peccato di ogni persona, vissuto in ogni tempo. I discepoli restano rattristati, perché non capiscono che la Sua morte, precede la gloria futura. Poi il Vangelo prende in considerazione un altro argomento, cioè la tassa religiosa, da pagare per il tempio, dovuta da tutti coloro che non erano sacerdoti. Gli esattori non hanno ben chiaro il ruolo esatto di Gesù, perciò chiedono a Pietro di pagare la tassa. Gesù dice che, essendo figli di Dio, non sarebbero tenuti a versarla, ma per non discutere, fa miracolosamente trovare a Pietro la moneta con cui pagare il tributo. E' la seconda volta che Gesù associa all'annuncio della sua passione, il tema della propria rivelazione come Figlio di Dio, quasi a sottolineare che Egli ha ricevuto proprio il compito di salire sulla croce. Egli sale sulla croce in quanto figlio. Per noi, questo significa che essendo anche noi figli, liberi dal mondo e dalle sue logiche, siamo chiamati, in quanto tali, ad accogliere la volontà di Dio e questo non deve rattristarci, perché se oggi la vita può sembrarci anche dura, la Resurrezione è l'unica parola che descrive pienamente il nostro destino futuro. Ricordiamocelo sempre, quando saremo nella lotta o nello sconforto, se anche ci sembra che Dio sia lontano, che ci abbia abbandonato, questo non è vero, Egli ci aspetta vittorioso, alla fine della battaglia.


IL SAPERE IN PILLOLE : VENERDI', 11 AGOSTO 2023
Inviato da Alba il 10/8/2023 10:00:00 (160 letture)


VENERDI', 11 AGOSTO 2023


IL SAPERE IN PILLOLE 


Se riconosciamo che Gesù è il Messia, Colui che ci conduce al Padre e, con fatica, accettiamo il fatto che lo sia diversamente (molto diversamente) dalle nostre attese, siamo invitati a seguirlo fino in fondo, fino alla croce. Attenzione, però: prendere la propria croce non significa, come troppi pensano, sopportare le disgrazie che la vita (non Dio!) ci pone innanzi, ma essere disposti a seguire Gesù fino in fondo, seguirlo nella sua determinazione. Gesù è disposto a morire pur di annunciare il vero volto di Dio, non recede dal suo progetto, costi quel che costi. Ama talmente l'umanità da volere a tutti i costi eliminare l'orribile idea di Dio che ci portiamo nel cuore! E avere una corretta visione di Dio, entrare in relazione con lui, significa sperimentare la vita vera, la vita dell'Eterno. Gesù argomenta: cosa ci serve vivere se la vita è solo una sopravvivenza, un approccio superficiale alla realtà? Ci fidiamo del Signore, siamo disposti a seguirlo su questa strada? Non ci spaventi la croce: per raggiungere la vetta, occorre faticare, per sbarazzarci dei falsi idoli che portiamo nel cuore; bisogna lottare, come ha fatto Gesù. 


IL SAPERE IN PILLOLE : GIOVEDI', 10 AGOSTO 2023
Inviato da Alba il 9/8/2023 20:10:00 (156 letture)


GIOVEDI', 10 AGOSTO 2023


IL SAPERE IN PILLOLE 


Gesù non vuole dire che con la morte produciamo frutto, ma che attraverso una nuova vita è possibile portare frutto. Gesù ce lo ha dimostrato con la resurrezione, che è una condizione di vita, a cui tutti siamo destinati, cioè la distruzione della morte, per ereditare la vita eterna. Il seme non può morire, ma è strumento per portare frutto, è un cambio di vita, che non è più una vita che pensa solamente a sé stessa, ma tutto è finalizzato al bene di tutta la terra. S. Lorenzo, con il suo martirio, ci insegna proprio questo: la vita è un dono, che non bisogna tenere per sé, ma bisogna essere capaci di donarla. Gesù non ci chiede di morire, ma di entrare a far parte di una nuova vita beata con Dio, la vita eterna. La nostra rinascita è avvenuta con il Battesimo e avviene ogni volta che ci accostiamo all'Eucarestia.


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