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IL SAPERE IN PILLOLE : MERCOLEDI', 23 AGOSTO 2023
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Inviato da Alba il 22/8/2023 19:30:00 (156 letture) |
MERCOLEDI', 23 AGOSTO 2023
IL SAPERE IN PILLOLE
Si noti bene, che il padrone non solo è andato in cerca di operai all'inizio della giornata, ma è tornato nella piazza volta dopo volta, finché era giorno. Però, quando è arrivata la sera, non ne cerca più. Qui, vediamo il cuore di Dio, che offre la salvezza finché è giorno. Arriverà la sera, e non sarà più possibile per altri entrare nella vigna. Ma per ora, Dio ancora cerca. Dio cerca ancora, chiama i peccatori ancora alla salvezza. Quanto è importante accogliere la chiamata! I primi hanno accettato l'offerta di lavoro, sapendo che lo stipendio era di un denaro al giorno, che era la giusta paga dovuta a un operaio per l'intera giornata. Non dico che non avevano fede nel Padrone, ma possiamo dire che capivano di più quella che sarebbe stata la loro paga alla fine della giornata. Invece quelli che sono stati chiamati più tardi non sapevano a quanto ammontasse la loro paga. Si sono fidati interamente del Padrone. Notiamo ciò che il Padrone aveva detto a questi uomini: "Andate anche voi nella vigna e vi darò ciò che sarà giusto." Ed essi andarono. Qui, vediamo la fede. Andarono per fede. Capivano la loro condizione di essere bisognosi, e si fidavano della bontà del padrone. Non pretendevano nulla da Lui. Bastava la sua parola. Questi operai mostravano fede nella giustizia del Padrone. E non restarono delusi. La scontentezza degli operai della prima ora, al momento del saldo del conto, non era causata dalla quantità della loro paga. Non erano scontenti perché non erano stati trattati bene. La loro scontentezza derivava dall'invidia. Cioè, erano turbati nel cuore, non per qualche ingiustizia fatta a loro, ma per qualche grazia elargita agli altri, i quali avevano ricevuto la stessa ricompensa dei primi. Dio non promette mai di trattarci tutti in modo uguale. Dio non permette mai che ogni figlio suo abbia le stesse benedizioni, e gli stessi problemi, e la stessa grazia, di altri figli suoi. Perciò, non dovremmo mai confrontarci con gli altri, per vedere se hanno più o meno benedizioni di noi, o più o meno problemi e prove di noi. Dio cura ciascuno in modo particolare, speciale, perfetto.
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IL SAPERE IN PILLOLE : MARTEDI', 22 agosto 2023
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Inviato da Alba il 21/8/2023 0:00:00 (154 letture) |
MARTEDI', 22 AGOSTO 2023
IL SAPERE IN PILLOLE
Un discorso difficile quello che Gesù fa sulle ricchezze, difficile innanzitutto per i discepoli, perché è in contrasto con la religione giudaica, secondo la quale la ricchezza di una persona, indicava la benevolenza, il favore di Dio nei suoi confronti. E un discorso difficile anche per noi, che poniamo la nostra sicurezza sul benessere economico. Gesù non ci vuole poveri materialmente, ma vuole che poniamo Lui al centro della nostra vita, delle nostre sicurezze, in modo che il denaro diventi un mezzo per aiutare, chi vicino a noi, chi si trova in difficoltà. Ricordiamo cosa ci dice Gesù nel Vangelo di oggi:"Chiunque avrà lasciato... riceverà cento volte tanto."
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IL SAPERE IN PILLOLE : LUNEDI', 21 AGOSTO 2023
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Inviato da Alba il 19/8/2023 17:00:00 (155 letture) |
LUNEDI', 21 AGOSTO 2023
IL SAPERE IN PILLOLE
Il brano del Vangelo di oggi, ci insegna che, se vogliamo davvero fare il bene, non dobbiamo contare sulle sole nostre forze, il Paradiso non riusciamo a meritarcelo da soli, ma dobbiamo alimentare la frequentazione con il Signore. Perché se andando con lo zoppo si impara a zoppicare, andando con Gesù s'impara ad amare!
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IL SAPERE IN PILLOLE : VENERDI', 18 AGOSTO 2023
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Inviato da Alba il 17/8/2023 20:50:00 (157 letture) |
VENERDI', 18 AGOSTO 2023
IL SAPERE IN PILLOLE
Nel Sacramento del matrimonio e nel dono del celibato e della verginità troviamo il segno con cui rispondiamo all'amore di Dio ,che ci viene donato gratuitamente. Ai tempi di Gesù, il divorzio era consentito, anche se solo per l'uomo. I farisei chiedono in quali casi era consentito ripudiare la moglie, ma Egli esclude questa possibilità, difendendo la donna e affermando che in Dio il vincolo diventa una forza. Il matrimonio è una rivelazione divina, è sulla parola, sulla chiamata, di Dio che si possono gettare le reti. Se è Dio a chiamare, allora è nella fiducia in lui che ci si promette amore fino alla fine. Senza questa grazia Gesù spiega, che Mosè non ha potuto fare altro che ammettere il ripudio, non è solo una legge che può tenere unita per tutta la vita una coppia. Allo stesso modo il celibato per il regno dei cieli può essere anch'esso solo una chiamata di Dio. Come lo sposo e la sposa diventano una sola carne nel matrimonio, anche la comunità cristiana, è fondamentale, si riconosca in un solo corpo ecclesiale, perché la Chiesa è il corpo mistico di Cristo. Allora tutti noi dobbiamo tendere verso quell'unione, di un solo corpo in Gesù Cristo. Sentiamo sempre forte in noi, come spinta del Vangelo di oggi, il desiderio di crescere nell'amore e come comunità di credenti.
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IL SAPERE IN PILLOLE : GIOVEDI', 17 AGOSTO 2023
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Inviato da Alba il 16/8/2023 12:30:00 (149 letture) |
GIOVEDI', 17 AGOSTO 2023
IL SAPERE IN PILLOLE
Ancora sul perdono e, questa volta, il Vangelo punta in alto. Pietro crede di fare una bella figura proponendosi di perdonare fino a sette volte il torto subito. Pensateci: se qualcuno vi viene a chiedere scusa perché ha sparlato di voi e, dopo essere stato perdonato, torna a dirvi di avere di nuovo sparlato di voi, che fate, lo perdonate ancora? Gesù rialza la posta: bisogna perdonare sempre perché sempre siamo perdonati. La parabola che vede protagonisti i due debitori illustra bene ciò che intende dire Gesù: la sproporzione del debito condonato e la diversa reazione dei debitori ci dicono che, per quanto possiamo perdonare chi ci ha offeso, mai uguaglieremo l'azione di Dio. Non perdoniamo perché siamo migliori, non perdoniamo aspettandoci un ringraziamento o un riconoscimento, ma perdoniamo perché siamo figli di un Dio che fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. E il perdono non è un'amnesia! Quando si dice: ti perdono ma non dimentico, si fa un'affermazione ovvia. E il perdono non è legato all'emozione ma alla volontà: è una scelta faticosa e consapevole di imitare Dio nel perdonare chi ci ha offeso.
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