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PAROLA DELLA SETTIMANA : QUARTA SETTIMANA DI OTTOBRE 2023
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Inviato da Alba il 21/10/2023 3:10:00 (150 letture) |
"Rendete a Cesare quello che è di Cesare". Gesù non è il capo di un movimento di rivolta: il suo discepolo deve compiere i suoi obblighi civici. Ma ciò che è importante e decisivo, e che non sembra preoccupare i farisei, è il seguito: "E a Dio quello che è di Dio". Soltanto a Dio si devono l'adorazione e il culto e né lo Stato né alcun'altra realtà di questo mondo, possono pretendere ciò che è dovuto esclusivamente a Dio. Ma tutto appartiene a Dio, che è il creatore. A Dio bisogna offrire tutta la propria persona e metterlo al centro della vita degli uomini. Restituire a Dio ciò che gli appartiene, significa rispettare la dignità di ogni essere umano, promuovere la vita piena di tutti, lottare per il rispetto di tutti. Invochiamo allora lo Spirito Santo, perché possiamo restituire a Dio ciò che gli appartiene: la gratuità del suo amore, trasformato in opere di carità verso tutti i nostri fratelli e sorelle.
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IL SAPERE IN PILLOLE : VENERDI', 20 OTTOBRE 2023
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Inviato da Alba il 19/10/2023 20:20:00 (127 letture) |
VENERDI', 20 OTTOBRE 2023
IL SAPERE IN PILLOLE
Il lievito dei farisei consisteva nell'ipocrisia, quel modo di vivere e di comportarsi ambiguo, che non è chiaro e limpido, ma oscuro e nascosto. Il dire dei farisei portava gli ascoltatori in un mondo di menzogne sottili e di apparenze, ove i più furbi trovavano sempre il modo di farla franca e di mettere in pace la propria coscienza. Gesù mette in guardia da costoro, invitando i suoi discepoli ad avere il coraggio della verità, a non avere paura di proclamare apertamente il suo messaggio, perché alla fine poi tutto sarà svelato. Gesù dice queste cose per mettere in guardia "i cattivi". Rispondere al male con il male sarebbe come fare il gioco del demonio: che prima ci bastona e poi, con la nostra reazione sbagliata, ci fa passare pure dalla parte del torto! Non abbiate paura, sopportate il male che oggi ricevete. Il mandante è destinato a finire nel fuoco della discarica in cui si bruciano i rifiuti tossici. Ma le vittime, se non reagiscono, sono destinate ad essere associate all'unica e vera vittima per eccellenza: Gesù!
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IL SAPERE IN PILLOLE : GIOVEDI', 19 OTTOBRE 2023
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Inviato da Alba il 18/10/2023 19:40:00 (139 letture) |
GIOVEDI', 19 OTTOBRE 2023
IL SAPERE IN PILLOLE
Scribi e Farisei si reputavano giusti e Gesù fa loro toccar con mano che non lo sono: Dio solo è giusto. E tutta la vita cristiana è fondata su questa giustizia di Dio che ci ha "giustificati", resi giusti. Però, per agire, la giustizia di Dio domanda una cosa sola: la fede. L'uomo non può liberarsi dal peccato con le sue forze, deve confessare che soltanto Dio lo può liberare, per non ricadere nella situazione farisaica di credersi giusti, pensando che sono le nostre opere a meritarci la riconciliazione con Dio. Ricordiamo che è solo la giustizia di Dio, donata a noi per pura grazia, a darci la salvezza.
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IL SAPERE IN PILLOLE : MERCOLEDI', 18 OTTOBRE 2023
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Inviato da Alba il 17/10/2023 18:50:00 (138 letture) |
MERCOLEDI', 18 OTTOBRE 2023
IL SAPERE IN PILLOLE
Nell'inviare i settantadue discepoli, Gesù dà loro istruzioni precise che esprimono le caratteristiche della missione. La prima: pregate; la seconda: andate; la terza: non portate borsa né sacca...; dite: "Pace a questa casa"; guarite i malati e dite loro: "è vicino a voi il Regno di Dio"; e, se non vi accolgono, uscite sulle piazze e congedatevi. Gli imperativi rendono consapevoli che la missione si basa sulla preghiera, è itinerante: non è ferma, è pellegrinante; richiede distacco e povertà; porta pace e guarigione, segni della vicinanza del Suo amore; non è proselitismo, ma annuncio e testimonianza; richiede anche la franchezza e la libertà evangelica di andarsene, evidenziando la responsabilità di aver respinto il messaggio della salvezza, ma senza condannare, lasciando il cuore aperto per donare misericordia.
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IL SAPERE IN PILLOLE : MARTEDI', 17 OTTOBRE 2023
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Inviato da Alba il 16/10/2023 19:59:31 (133 letture) |
MARTEDI', 17 OTTOBRE 2023
IL SAPERE IN PILLOLE
Il fariseo invita Gesù a pranzo, gesto tutt'altro che scontato, che denota un grande coraggio, visto la pessima fama che circonda il Nazareno. Ma, appena si mette a tavola, lo critica per non avere fatto le abluzioni rituali prima del pasto. Il fariseo invita, non per accogliere, ma per mettere alla prova e giudicare. E Gesù non si lascia certo intimorire e reagisce con una durezza inattesa: è inutile rispettare le tante prescrizioni della Legge se, alla fine, il cuore non si converte. Inutile mondare e purificare i piatti, se l'anima è intorbidita e giudicante. Gesù, così facendo, ribalta la concezione di una religiosità basata sul ritualismo sterile, che non manifesta, come dovrebbe, un atteggiamento profondo. E chiede al fariseo e a noi di metterci davvero in gioco, di dare in elemosina non il superfluo ma, addirittura, ciò che abbiamo dentro. Di donare ciò che siamo. La fede, allora, non diventa sterile osservanza di precetti, ma cammino verso un'autenticità di noi stessi che si fa dono. Diamo in elemosina ciò che siamo, oggi.
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