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IL SAPERE IN PILLOLE : MERCOLEDI', 8 NOVEMBRE 2023
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Inviato da Alba il 7/11/2023 19:50:00 (137 letture) |
MERCOLEDI', 8 NOVEMBRE 2023
IL SAPERE IN PILLOLE
Gesù ci chiede di riconoscere ciò che siamo, di avere consapevolezza delle nostre fatiche e dei nostri limiti, mettendo tutto in conto, per prendere delle decisioni. Gesù ci vuole ben convinti a seguirlo, per questo ci chiede di metterlo al primo posto negli affetti, di saperci fare Suoi discepoli e di assumerci responsabilità nelle decisioni, come deve fare il costruttore nel calcolo o il re pronto alla battaglia. Il fine di questo insegnamento è saper mettere tutta la nostra vita, nelle mani di Dio. Fedeltà e fiducia in Dio; senza queste due dinamiche essenziali, non è possibile vivere in una corretta sequela. Teniamo a mente allora, ciò che c'è di più importante, tralasciando il superfluo, per gettare fondamenta solide nella nostra relazione con Dio.
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IL SAPERE IN PILLOLE : MARTEDI', 7 NOVEMBRE 2023
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Inviato da Alba il 6/11/2023 20:10:00 (137 letture) |
MARTEDI', 7 NOVEMBRE 2023
IL SAPERE IN PILLOLE
La "grande cena" è la cena della carità divina per chi ha il cuore largo, non per chi lo abbarbica ai beni della Terra con un amore possessivo, soffocante. Ho comprato un campo... Ho comprato cinque paia di buoi... Ho preso moglie...". Sono i nostri affetti limitati, vissuti in modo possessivo, con tutte le preoccupazioni che ne derivano. Dio invece ci invita al banchetto della carità universale. È il banchetto che viviamo ad ogni Eucaristia, se vi partecipiamo con cuore aperto, preoccupato solo delle preoccupazioni divine e pronto a ricevere con gioia e riconoscenza i suoi doni. Allora sentiremo non come un dovere pesante, ma come una necessità di amore mettere al servizio degli altri le grazie diverse che abbiamo ricevuto, secondo l'esortazione di san Paolo: "Chi ha il dono della profezia la eserciti secondo la misura della fede; chi ha un ministero attenda al ministero; chi l'insegnamento, all'insegnamento, chi l'esortazione, all'esortazione. Chi dà, lo faccia con semplicità, chi presiede, lo faccia con diligenza; chi fa opere di misericordia, le compia con gioia".
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IL SAPERE IN PILLOLE : LUNEDI', 6 NOVEMBRE2023
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Inviato da Alba il 5/11/2023 6:40:00 (130 letture) |
LUNEDI', 6 NOVEMBRE 2023
IL SAPERE IN PILLOLE
ll consiglio che ci dà Gesù è a dir poco inaspettato: "Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici, né i tuoi fratelli, né i tuoi parenti, né i ricchi vicini, perché anch'essi non ti invitino a loro volta e tu abbia il contraccambio". Viene naturale invitare a pranzo parenti e amici, dai quali si avrà il contraccambio. E altrettanto strana è la seconda parte: "Al contrario invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti". Di solito la beatitudine viene dal ricevere, ma Gesù dice il contrario: la vera gioia sta proprio in questo. Se la cerchiamo nel contraccambio siamo sulla strada sbagliata; se invece diamo a chi è nell'incapacità di ricambiare siamo nella logica divina dell'amore che non si compra né si vende.
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PAROLA DELLA SETTIMANA : PRIMA SETTIMANA DI NOVEMBRE 2023
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Inviato da Alba il 3/11/2023 23:20:00 (143 letture) |
Che cosa significa essere cristiano? Andare a Messa, battezzare i propri figli, fare la comunione a Pasqua, rispettare i comandamenti? Nel Vangelo di oggi, Cristo svela la falsità della religiosità dei farisei servendosi dell'esempio dei sacerdoti dell'Antico Testamento: "Quanto vi dicono, fatelo e osservatelo; ma non fate secondo le loro opere, perché dicono e non fanno". Essere cristiani vuol dire questo: non tanto rispettare ciecamente delle formule o dei precetti, ma donare Cristo agli altri, mediante una vita cristiana onesta, perché, grazie all'apostolato della preghiera, della sofferenza e delle opere, il cristiano possa divenire una forza vivente del Vangelo di Cristo. Questo è l'insegnamento di Gesù ed è così che deve vivere chi vuole essere cristiano.
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IL SAPERE IN PILLOLE : VENERDI', 3 NOVEMBRE 22023
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Inviato da Alba il 3/11/2023 19:50:00 (132 letture) |
VENERDI', 3 NOVEMBRE 2023
IL SAPERE IN PILLOLE
La liturgia della parola ci propone oggi un esempio della carità divina. Gesù, ha fretta di guarire quest'uomo, la sua carità lo spinge e non può aspettare il primo giorno della settimana per fare del bene. Così lo guarisce in giorno di sabato, sapendo benissimo che per questo sarà criticato, combattuto e alla fine condannato. Proprio questi saranno i motivi che le autorità del suo popolo metteranno avanti per condannarlo: atti di bontà e di misericordia compiuti subito, senza rispettare la tradizione. Ma per Lui è come se nel pozzo fosse caduto non un asino o un bue, ma un figlio, e bisogna tirarlo fuori immediatamente. Il Suo cuore è ricolmo della carità che viene dal Padre e Gesù non fa che obbedire a questa volontà di amore. priamo il nostro cuore, noi che così sovente siamo piccini ed egoisti, spalanchiamolo, in modo che il Signore possa mettervi, se vuole, una continua sofferenza per la sorte di tanti uomini, vicini o lontani da noi, che non credono in Lui, che non camminano sulla via della salvezza.
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