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PAROLA DELLA SETTIMANA : TERZA SETTIMANA DI FEBBRAIO 2021
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Inviato da Alba il 20/2/2021 12:50:00 (352 letture) |
PAROLA DELLA SETTIMANA
Marco accenna al periodo nel deserto e alla tentazione. È il preludio all'inizio del ministero pubblico di nostro Signore. Il suo primo richiamo, che ci viene ripetuto questa domenica, è: "Convertitevi e credete al Vangelo". La Quaresima è soprattutto un periodo di riflessione sui misteri della nostra redenzione, al cui centro sono l'insegnamento e la persona di Gesù Cristo. Il Salvatore ha assunto forma umana, cioè quella che è la nostra condizione, e non è nemmeno stato risparmiato dall'esperienza della tentazione. Nella sua natura umana, Gesù ha vissuto in prima persona cosa significhi respingere Satana e porre al primo posto le cose divine. Il nostro Signore e il nostro Dio è in tutto nostra guida e modello. Cercare di conoscere Cristo significa anche prendere coscienza di quel nostro bisogno di cambiamento di vita che chiamiamo "pentimento". In particolare è mediante la liturgia della Chiesa che ci avviciniamo a Cristo e facciamo esperienza della sua presenza in mezzo a noi. Nella liturgia, diventiamo "uno" con Cristo nel mistero grazie al quale egli ha riscattato il mondo.
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PAROLA DELLA SETTIMANA : SECONDA SETTIMANA DI FEBBRAIO 2021
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Inviato da Alba il 13/2/2021 7:20:00 (315 letture) |
PAROLA DELLA SETTIMANA
La parola di Dio ci prepara immediatamente al tempo forte dell'anno liturgico che è la Quaresima che inizieremo mercoledì prossimo con le Ceneri, in realtà è anticipato dal testo del Vangelo di Marco che riguarda la guarigione di un lebbroso che si rivolge a Gesù per essere purificato. Gesù presta attenzione alla sua richiesta e subito, come evidenzia l'evangelista Marco, entra in relazione umana con lui, al punto tale che ne ha compassione. Gesù accoglie la richiesta del lebbroso e lo guarisce. Nella guarigione di questo lebbroso, ci sono vari aspetti morali e spirituali che è bene evidenziare, per non rischiare di confondersi e interpretare falsamente il comportamento di Gesù. Egli dopo aver guarito il lebbroso lo caccia subito via. Il lebbroso guarito ora può annunciare il miracolo della vita. Ma prima deve compiere l'atto sacrificale e di ringraziamento per il dono ricevuto. Gesù gli ricorda la norma mosaica da attuare in conformità della legge che non va dimenticata: "Va a mostrarti al sacerdote - gli dice - e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro". L'ex-lebbroso, che è un ebreo della Galilea, sa che deve andare dal sacerdote per ricevere l'attestato dell'avvenuta guarigione: lo prevedeva la legge mosaica. Pur guarito quell'uomo è rimasto "ammalato" nel suo animo, in quanto ha perduto la possibilità del vero riscatto, della vera liberazione. Quante volte sentiamo dire che una persona dopo una malattia, da cui guarisce, invece di essere più buona diventa più cattiva? Così è successo a questo lebbroso. Trasformando quel gesto in una semplice liberazione per sé, lo ha privato del suo contenuto sociale e quindi del suo significato "profetico". A causa della superficiale testimonianza di quell'uomo, ormai le folle credono soprattutto in Gesù come "grande guaritore" e non come salvatore ed atteso Messia. Ecco il perché dell'accorrere in massa da Gesù per essere guariti. Quanto c'è da imparare da questo brevissimo brano del Vangelo di Marco. La malattia superata ci deve portare alla guarigione completa della persona e non solo al suo aspetto esteriore.
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PAROLA DELLA SETTIMANA : PRIMA SETTIMANA DI FEBBRAIO 2021
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Inviato da Alba il 6/2/2021 18:50:00 (336 letture) |
PAROLA DELLA SETTIMANA
Gesù, uscito dalla Sinagoga, andò con Giacomo e Giovanni in casa di Pietro. Gli parlarono subito della suocera che aveva la febbre ed Egli la guarì. Ella si mise a servirli. Alla sera, dopo il tramonto gli portarono tutti i malati e gli indemoniati. Egli ne guarì molti e scacciò i demoni, ma non permetteva loro di parlare perché lo conoscevano. Al mattino si alzò molto presto quando era ancora buio e si ritirò a pregare. Simone e gli altri si misero sulle sue tracce e dopo averlo trovato gli dissero che tutti lo cercavano, ma Egli rispose che dovevano andare nei villaggi vicini perché doveva predicare anche là. E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.
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PAROLA DELLA SETTIMANA : FINE GENNAIO E INIZIO FEBBRAIO 2021
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Inviato da Alba il 31/1/2021 7:20:00 (344 letture) |
PAROLA DELLA SETTIMANA
Subito dopo il racconto della chiamata dei primi discepoli, l'evangelista Marco narra l'espulsione di uno spirito impuro. Penso che l'evangelista, fin dall'inizio del suo racconto, voglia chiarire almeno due cose. La prima: il Regno di Dio, la sua presenza in mezzo agli uomini, è assolutamente inconciliabile con la tirannia del demonio. L'annuncio del Regno è un annuncio di liberazione da ogni schiavitú e dominazione, è rivelazione della libertà che Dio offre ad ogni uomo e ad ogni donna di scegliere il cammino stupendo e faticoso della sequela. La seconda: questo cammino di liberazione deve iniziare da dentro. È interessante sottolineare che tutto il racconto si svolga all'interno della sinagoga. Il primo annuncio di liberazione deve risuonare dentro le nostre comunità. Abbiamo bisogno di rinnovarci, ma per essere fedeli a Cristo che è la novità della storia e dell'uomo. Abbiamo bisogno di mettere radici in Lui, ma per volare alto sulle strade della carità e della bontà. La parola di Gesù, al contrario di quella degli altri maestri del tempo, non tende a diffondere delle opinioni dottrinali, chiama invece gli uomini all'obbedienza a lui per mezzo della fede, la pratica dei suoi comandamenti e la guida del suo Santo Spirito. Oggi è compito della Chiesa, cioè di ogni cristiano, far arrivare il regno di Dio ad ogni uomo su questa terra.
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PAROLA DELLA SETTIMANA : FINE GENNAIO E INIZIO FEBBRAIO 2021
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Inviato da Alba il 31/1/2021 7:20:00 (320 letture) |
PAROLA DELLA SETTIMANA
Subito dopo il racconto della chiamata dei primi discepoli, l'evangelista Marco narra l'espulsione di uno spirito impuro. Penso che l'evangelista, fin dall'inizio del suo racconto, voglia chiarire almeno due cose. La prima: il Regno di Dio, la sua presenza in mezzo agli uomini, è assolutamente inconciliabile con la tirannia del demonio. L'annuncio del Regno è un annuncio di liberazione da ogni schiavitú e dominazione, è rivelazione della libertà che Dio offre ad ogni uomo e ad ogni donna di scegliere il cammino stupendo e faticoso della sequela. La seconda: questo cammino di liberazione deve iniziare da dentro. È interessante sottolineare che tutto il racconto si svolga all'interno della sinagoga. Il primo annuncio di liberazione deve risuonare dentro le nostre comunità. Abbiamo bisogno di rinnovarci, ma per essere fedeli a Cristo che è la novità della storia e dell'uomo. Abbiamo bisogno di mettere radici in Lui, ma per volare alto sulle strade della carità e della bontà. La parola di Gesù, al contrario di quella degli altri maestri del tempo, non tende a diffondere delle opinioni dottrinali, chiama invece gli uomini all'obbedienza a lui per mezzo della fede, la pratica dei suoi comandamenti e la guida del suo Santo Spirito. Oggi è compito della Chiesa, cioè di ogni cristiano, far arrivare il regno di Dio ad ogni uomo su questa terra.
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