GIOVEDI', 8 FEBBRAIO 2024
IL SAPERE IN PILLOLE
La guarigione che Gesù concede alla figlia di questa donna, pagana per nascita, profetizza la pienezza della salvezza dei gentili, riservata al tempo della passione e della risurrezione. Il pane che deve innanzi tutto saziare i figli e che non conviene gettare ai cani, rappresenta il Cristo nel mistero del suo corpo eucaristico, che deve saziare coloro che sono stati purificati dalle acque del battesimo e che sono chiamati perciò figli di Dio. Ecco perché le Scritture ci avvertono: "Chiunque in modo indegno mangia il pane o beve il calice del Signore, sarà reo del corpo e del sangue del Signore... perché chi mangia e beve senza riconoscere il corpo del Signore, mangia e beve la propria condanna" (1Cor 11,27,30). La donna che si è gettata ai piedi di Gesù ha colto il senso profondo di tali parole e, riconoscendo umilmente la propria condizione, confessa il suo peccato. Con fede si abbandona a Cristo che, giusto e buono, con una sola briciola o una sola parola, può rigenerare e salvare sua figlia.
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