VENERDI', 15 DICEMBRE 2023
IL SAPERE IN PILLOLE
Gesù paragona l'umanità a gruppi contrapposti di bambini, da una parte ci sono coloro che hanno incontrato Dio in Gesù Cristo, mentre dall'altra, coloro che rimangono indifferenti a questo annuncio, costoro si mostrano passivi a ogni proposta di gioco: "Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non vi siete battuti il petto." Giovanni ha suonato un lamento, ma in pochi si sono convertiti dai loro peccati. Dandogli dell'indemoniato hanno trovato una scusa per non seguirlo. Anche Gesù ha annunciato l'avvento del regno, sebbene con uno stile diverso da Giovanni, non più con il rigore di Giovanni, ma predicando la misericordia e il perdono dei peccati. Eppure anche in questo caso, si è trovata una scusa per non seguirlo e ascoltarlo. Oggi come allora, le generazioni e quindi, ciascuno di noi, corre questo rischio. Quali scuse accampo, per non dire la verità scomoda, su me stesso? Finiamo col raccontarci bugie, alle quali crediamo. Gesù parla delle bugie che diciamo a noi stessi, delle tante scuse che accampiamo, pur di non mostrarci apertamente quali siamo. Eppure accettare l'incontro con Dio, significa accettare l'incontro anche con noi stessi, perchè non importa quante volte si cade, ma che ogni volta ci si rialzi.
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