MARTEDI', 17 OTTOBRE 2023
IL SAPERE IN PILLOLE
Il fariseo invita Gesù a pranzo, gesto tutt'altro che scontato, che denota un grande coraggio, visto la pessima fama che circonda il Nazareno. Ma, appena si mette a tavola, lo critica per non avere fatto le abluzioni rituali prima del pasto. Il fariseo invita, non per accogliere, ma per mettere alla prova e giudicare. E Gesù non si lascia certo intimorire e reagisce con una durezza inattesa: è inutile rispettare le tante prescrizioni della Legge se, alla fine, il cuore non si converte. Inutile mondare e purificare i piatti, se l'anima è intorbidita e giudicante. Gesù, così facendo, ribalta la concezione di una religiosità basata sul ritualismo sterile, che non manifesta, come dovrebbe, un atteggiamento profondo. E chiede al fariseo e a noi di metterci davvero in gioco, di dare in elemosina non il superfluo ma, addirittura, ciò che abbiamo dentro. Di donare ciò che siamo. La fede, allora, non diventa sterile osservanza di precetti, ma cammino verso un'autenticità di noi stessi che si fa dono. Diamo in elemosina ciò che siamo, oggi.
|