Gesù racconta la parabola dei due figli invitati dal Padre ad andare a lavorare nella Sua vigna: il primo dei due figli, pur rispondendo No, all'invito del Padre, alla fine si ricrede e va nella vigna, mentre il secondo figlio, anche se risponde prontamente con un Sì, poi non traduce la parola nella pratica, infatti non va nella vigna. Al termine, Gesù fa commentare la parabola ai diretti interessati (farisei e scribi), che prontamente affermano, che è il primo figlio, a fare la volontà del Padre; a questo punto il Signore rivela che si stava parlando proprio di loro. Sono loro, scribi e farisei a comportarsi come il secondo figlio, cioè rispondere sì, a parole, ma senza fare niente in concreto. Le parole di Gesù mirano a mettere a nudo, quelli che credono di essere giusti e pensano che la conversione sia per gli altri; mai per loro stessi. Forse è per questo che le prostitute e i pubblicani sorpasseranno gli scribi e i farisei. I primi si sono lasciati amare da Gesù, hanno riconosciuto il loro peccato e si sono rimboccati le maniche, per cambiare stile di vita, gli altri, certi di essere giusti e perfetti, sono rimasti a crogiolarsi nella loro presunzione.
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