La paura e la mancanza di coraggio rappresentano un notevole ostacolo ad una vita di fede e d'amore. Anche noi, proprio come gli apostoli sulla barca, possiamo lasciarci paralizzare dalla paura, che ci impedisce di vedere quanto Cristo ci sia vicino. Egli è l'Emmanuele, il Dio-con-noi, ed è anche il Dio della natura, che comanda alle tempeste e a tutte le forze distruttrici: "Egli annunzia la pace... La sua salvezza è vicina a chi lo teme"; anche quando ci sembra di essere su una barca a "qualche miglio da terra e... agitata dalle onde, a causa del vento contrario", Egli non è mai lontano da ognuno di noi. Come san Pietro, dobbiamo essere pronti a rischiare la nostra sicurezza e l'eccessiva preoccupazione per noi stessi, se vogliamo che la nostra fede si rafforzi. Cristo dice ad ognuno di noi: "Vieni". Per rispondere e per andare a Lui, a volte, dobbiamo attraversare le acque della sofferenza. Che cosa succede, allora, quando, sentendo la forza del vento, cominciamo ad avere paura e ad affondare? Per superare la paura si deve seguire l'esempio di Gesù: "Salì sul monte, solo, a pregare". La fede si rafforza solo con una pratica regolare della preghiera.
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