Nel Vangelo di questa domenica Gesù appare agli apostoli, chiusi nel Cenacolo per paura dei Giudei e dona la pace, quella che viene dal sapere chi siamo e dove stiamo andando, poi dà loro il mandato di testimoniare quello che hanno vissuto e perché ne siano capaci, dona lo Spirito Santo e dona il perdono. Ma nel Cenacolo c'è un grande assente, Tommaso che per lungo tempo si è pensato come grande incredulo, ma non è così, egli è ferito, amareggiato, deluso dagli avvenimenti e soprattutto non crede che siano gli altri discepoli a raccontargli di Cristo risorto. Quando, però, otto giorni dopo Gesù ritorna, Tommaso fa la più grande professione di fede, testimoniando non solo che Gesù è il Cristo, ma che è Dio. Tommaso riconosce Gesù vedendo i segni della passione; è proprio Lui, Lo sente e ne è conquistato. Ora il discepolo ha un nuovo modo di capire, sentire, rivelare il Padre. É bello vivere in Gesù risorto, non basta lavorare per il Signore, bisogna vivere nel Signore. Se lavoriamo solo, siamo facchini, rimanendo lontani da Lui; se si lavora nel Signore, significa che siamo innamorati di tutti e si rimane in Lui. Preghiamo perché Gesù si riveli anche a noi, come a Tommaso, per essere conquistati.
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