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PAROLA DELLA SETTIMANA : SECONDA SETIMANA DI DICEMBRE 2022
Inviato da Alba il 7/12/2022 14:40:00 (202 letture) News dello stesso autore


SECONDA SETTIMANA DI DICEMBRE 2022


Un colpo d'occhio sui capitoli precedenti del Vangelo di san Matteo mostra bene che la lunga lista di guarigioni e miracoli non è stata redatta a caso. Bisogna che diventi manifesto che in Gesù si compiono le speranze passate, anche se molte cose restano ancora incompiute. Non tutti i malati sono stati guariti, non tutto è diventato buono. Ecco perché si legge in conclusione questo ammonimento: "Felice colui che non abbandonerà la fede in me". Gesù domanda che cosa di fatto sono venuti a vedere. Se è un profeta che volevano vedere, l'hanno visto! Hanno avuto ragione di andare a trovare Giovanni Battista, poiché la legge e i profeti lo avevano designato. La parabola che segue, e che non fa parte del nostro testo di oggi, dà una risposta che ci illumina: di fatto gli uomini non sanno quello che vogliono. Essi corrono dietro a chiunque prometta loro del sensazionale. In questa terza domenica di Avvento, chiamata domenica «Gaudete», la nostra attenzione si concentra sulla figura di Giovanni il Battista il quale non è più nel deserto, non può più parlare, non ha attorno a sé le folle che chiedono un battesimo di penitenza. Ora lui è solo: è stato rinchiuso nel carcere da Erode Antipa, un potente di questo mondo che non sopporta le critiche rivoltegli dal Battista circa il suo legame illecito con Erodiade, moglie di suo fratello. In questa situazione di umiliazione e sofferenza sente «parlare delle opere del Cristo», del Messia che lui, ispirato da Dio, aveva annunciato. Giovanni attendeva un Messia con i tratti del giudice severo, che avrebbe tagliato con la scure gli alberi che non danno frutto e bruciato la paglia con fuoco inestinguibile; e invece apprende che Gesù siede a mensa con i peccatori, che prova compassione per le folle, che sembra annunciare solo la misericordia di Dio. Questo Messia non era esattamente come Giovanni l'attendeva. Ed è per questo che egli per mezzo dei suoi discepoli mandò a dirgli: "Sei tu Colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?"». La risposta che Gesù dà loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo». A questa risposta Giovanni credette. Il Battista dal carcere accolse quest'ultima rivelazione di Gesù. Egli diede la vita per testimoniare la fede in Gesù. Ecco la chiave per comprendere bene le parole conclusive del Signore: «fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel Regno dei Cieli è più grande di lui».



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