I membri del Sinedrio, che avevano consegnato Gesù a Pilato e ai soldati che dovevano crocifiggerlo, pensavano di essersi liberati di un uomo pio, certo, ma pericoloso politicamente. Ora, essi sono ai piedi della croce e lo scherniscono chiamandolo Messia, eletto di Dio, re. Ma Gesù, proprio in quanto Messia e Re nel compimento del piano eterno di salvezza, ingaggia sulla croce una lotta sanguinosa contro Satana, che aveva soggiogato l'uomo sull'albero del paradiso. Ora, sull'albero della croce, Cristo gli inferisce un colpo mortale e salva l'uomo. Gesù poteva scendere dalla croce e salvarsi; ma non l'ha fatto, perché altrimenti non ci avrebbe salvato. Ed ecco che raccoglie i frutti della sua passione: uno dei due ladroni crocifissi ai suoi fianchi confessa i propri peccati ed esorta l'altro a fare lo stesso, ma, soprattutto, professa la sua fede: Gesù è Re! Il Re crocifisso gli assicura in modo solenne: "Oggi sarai con me in paradiso". Adamo aveva chiuso a tutti le porte del paradiso, Gesù, vincitore del peccato, della morte e di Satana, apre le porte del paradiso anche ai più grandi peccatori, purché si convertano, sia pure nel momento della loro morte. Del resto, noi ben conosciamo molte conversioni simili. Prima di iniziare l'Avvento, la liturgia ci mette davanti agli occhi la novità di un Dio che presenta la sua regalità dal trono della Croce. Questa domenica è la festa di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo. C'era scritto sulla croce! Un Re con le mani forate, in testa dei chiodi e per trono, una croce! Questo è il nostro Re e non a caso è questo il simbolo dei cristiani. E' un Re talmente potente da lavare i piedi ai suoi discepoli, e dare un boccone a chi lo stava per consegnare nelle mani dei suoi assassini. Gesù dice che il suo Regno non è di questo mondo. Dio mi ama fino a morirne: questa è la bella notizia del cristianesimo. Un Dio che mi ama anche se lo rinnego, anche se lo tradisco, anche se lo rifiuto. Insomma il nostro Re non pretende nulla ma semplicemente mi ama di un amore grande. Se siamo figli del Re allora guardiamo alla croce come misura dell'amore. La bella notizia di questa Domenica è che siamo figli di un Re differente dagli altri che ci ama alla follia e che ci chiede semplicemente di lasciarci raggiungere dal suo amore.
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