San Giovanni attira la nostra attenzione sul fatto che noi non dobbiamo lasciarci accecare dalle parole e dobbiamo tenere conto soprattutto dello Spirito nel quale esse sono dette. Dio ci ha mandato lo Spirito Santo per insegnarci la sua volontà. Il suo Spirito ci insegna anche a penetrare il senso delle parole. Possiamo allora rivolgerci a Lui quando siamo disorientati, quando ci sentiamo deboli, quando non sappiamo più cosa fare. È un aiuto al quale possiamo ricorrere quando ci aspettano decisioni difficili da prendere. Ha detto Gesù: il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto. Egli parla con la sovrabbondanza di un cuore colmo d'amore, e ci parla di come l'amore possa scaturire solo da un cuore aperto all'accoglienza. L'amore è l'unica condizione per cui l'uomo possa affidarsi, riposare nella verità, decidersi ed assumere un orientamento di vita. L'amore può essere soltanto un dono, che Dio gratuitamente ci porge. Lo accogliamo, lo riconosciamo e ne godiamo. Gesù è il nostro tutto, e grazie a Lui nella nostra vita tutto è già compiuto. Il nostro proposito oggi sarà di assumere la capacità critica di discernere di quali incontri o di quali condizioni noi possiamo dire che ci donano vera gioia. Consapevoli di ciò, impareremo a vivere in sintonia con l'amore vero che abita in noi. Chi ama non sente la fatica, ma anche se la sentisse, amerebbe persino la fatica.
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