DOMENICA
Il Vangelo di questa domenica ci trasmette il testamento di Gesù. È diretto ai suoi discepoli, turbati dalla partenza di Giuda. Ma è anche diretto ai numerosi discepoli che succedono a loro e vivono il periodo di Pasqua alla ricerca di un orientamento. In fondo, il Vangelo ci dà una risposta molto semplice: è un nuovo comandamento: "Amatevi gli uni gli altri come io vi ho amati". Ma se ci si dedica a seguire questo comandamento, ci si accorge molto presto che l'amore non si comanda. Eppure, se si è capaci di impegnarsi ad amare il proprio prossimo per amore di Gesù, come Egli stesso ha fatto, si trova ben presto la risposta a parecchie altre domande. Ci si rende conto che il cammino di Gesù è un cammino di vita, per Lui ma anche per molte altre persone intorno a Lui. Gesù non parla in presenza di Giuda. Quel che dice subito dopo la sua uscita, riguarda la glorificazione: qualcosa di sublime che riguarda non più solo la sua identità di vero uomo, ma anche quella di vero Dio. È consolante pensare che davanti a spettacoli di grande bellezza o a eventi di umana magnanimità, nel bene operato da uomini giusti è la gloria di Dio che risplende. Signore, ti preghiamo, illumina gli occhi della nostra mente e del nostro cuore perché impariamo a glorificarti con tutto l'amore e la gioia che ci sono possibili. Occorre essere docili e obbedienti alla Chiesa, senza servirsi della Chiesa per fini politici.
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