Che cos'è che fa correre l'apostolo Giovanni al sepolcro? Egli ha vissuto per intero il dramma della Pasqua, essendo molto vicino al suo Maestro. "Vide e credette". Credo che non sia stato così facile. Anche nel momento delle sofferenze più dure, Giovanni rimane vicino al suo Maestro. La ragione non comprende, ma l'amore aiuta il cuore ad aprirsi e a vedere. È l'intuizione dell'amore che permette a Giovanni di vedere e di credere prima di tutti gli altri. La gioia di Pasqua matura solo sul terreno di un amore fedele. Un'amicizia che niente e nessuno potrebbe spezzare. Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora da Simon Pietro e da Giovanni, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno posto!». Pietro allora uscì insieme all'altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l'altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche Giovanni, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè Egli doveva risorgere dai morti. La fede è la virtù somma che viene auspicata per ognuno che si metta in cammino verso Dio. In Dio la mia vita è sin da ora perfettamente compiuta, perché il nemico di sempre, la morte, è sconfitta una volta per tutte. Oggi prego in particolare perché la fede che ho ricevuto in dono diventi in me sempre più consapevole. "L'uomo non raggiunge veramente se stesso tramite ciò che fa, bensì tramite ciò che riceve. Egli è tenuto ad attendere il dono dell'amore, e non può accogliere l'amore che sotto forma di gratuita elargizione"
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