Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano e fu guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, e rimase senza mangiare. Poi fu tentato dal diavolo, che gli chiese di adorarlo. Poi lo condusse a Gerusalemme sul punto più alto del tempio e gli propose di gettarsi giù, perché gli angeli lo avrebbero custodito. Gesù gli rispose che non si deve mettere alla prova il Signore. Il diavolo poi si allontanò da lui. Nessuno di noi può sentire estranea questa pagina del Vangelo: Gesù non accetta il peccato. Incarnandosi e vivendo le tappe della normale crescita di ogni uomo, vediamo come Gesù sia consegnato alla debolezza di ogni persona, perciò rispecchia la condizione di noi tutti. L'uomo abitato da Dio può riconquistare quella pienezza di libertà compromessa con il primo Adamo. Soltanto in Gesù riesco a superare le tentazioni che mi disturbano. Non è solo, il Signore, neanche nel deserto: lo Spirito Santo e il Padre lo abitano e lo rendono forte. Nei momenti difficili ricorderò anche a me stesso che le mie inclinazioni e la mia istintività non dicono tutto di me; mi ricorderò che anche, soprattutto in quei momenti il Signore è dentro di me e mi parla. Un piccolo atto di donazione a Lui sarà causa di grazie infinite.
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