Gesù disse ai discepoli che vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. I discepoli allora dovranno sollevarsi e alzare il capo, perché la loro liberazione è vicina. Stiano attenti a loro stessi, che i loro cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non piombi loro addosso all'improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia della terra. Dovranno vegliare in ogni momento pregando, perché abbiano la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere, e di comparire davanti al Figlio dell'uomo. Questo Vangelo è indirizzato ai cristiani di tutti i tempi, che devono vivere nella fede del Signore in mezzo al mondo. Sono parole di consolazione e di speranza, di fronte alle tribolazioni e alle tristezze della vita. Gli stessi avvenimenti che disorientano gli uomini saranno per i cristiani il segno che l'ora della salvezza si avvicina. Dietro tutte le peripezie, per quanto dolorose possano essere, essi potranno scoprire il Signore che annuncia la sua venuta, la sua redenzione e l'inizio di una nuova era. La venuta del Signore non è considerata come una cosa vicina nel tempo. I cristiani devono pensare che la storia duri a lungo, fino alla creazione definitiva del Regno di Dio. È necessario dunque che essi abbiano un'attitudine paziente di fronte alle avversità, e perseverante nel cammino che li conduce alla vita piena. Bisogna restare vigili, in preghiera, e chiedere forza, perché ogni affanno terreno distrae il pensiero e impedisce di vivere, senza angoscia né sorpresa, l'attesa gioiosa del Signore che è misericordia e vita nuova. E' iniziato il periodo dell'Avvento, quello che ci prepara al Natale.
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