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PREGHIERE : NOVENA DI NATALE 24 DICEMBRE 2021
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Inviato da Alba il 27/9/2021 21:00:00 (341 letture) News dello stesso autore |
NOVENA DI NATALE 24 DICEMBRE 2021
L’esempio dei santi Magi, rappresentanti dei cercatori della verità, ispiri il nostro incontro con Te che vieni a visitarci, ci renda pronti a vivere l’esistenza come esodo, sproni sempre il nostro cammino verso Te, Luce vera che viene dall’alto. G - PRIMO MOMENTO: IL DONO DELLA MIRRA
L 1 - Quanta sofferenza, quante paure stringono il mondo, e quante domande crescono nel cuore degli uomini. Visitati dal dolore, se non T’invochiamo Signore corriamo verso le braccia di quella disperazione, che attanaglia chi si lascia sedurre dalla sfiducia.Guerre e ingiustizia, fame e pestilenze, omicidi ed orrori. Dura è la sofferenza, amara è la morte, amara come mirra, quella mirra offerta al Bambino nato a Betlemme per dare risposta alle implorazioni del mondo. Silenzio orante G - Signore Dio nostro, custode della casa di Israele, ci hai donato la speranza nel Tuo Figlio Gesù, nato nell’umiltà a Betlemme, dove ricevette in dono la Mirra, quale segno profetico di futura sofferenza e sepoltura, ascolta, Ti preghiamo, il grido dell’umanità che cerca senso e risposte ai suoi tanti perché. Illuminaci con quella stessa luce che brillò e guidò il cammino dei santi Magi verso il Figlio del Dio Altissimo.L 2 - ORAZIONE Affrettati, non tardare, Signore Gesù: la tua venuta dia conforto e speranza a coloro che confidano nel tuo amore misericordioso.Tu sei Dio, e vivi e regni con Dio Padre, Tuo Figlio che è Dio e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen
G - SECONDO MOMENTO: IL DONO DELL’ORO
L 3 - Oro ricevette il Figlio di Dio, anche se nato umile nella famiglia umana. Oro della regalità e segno della guida, oro della responsabilità e dell’impegno nel governo delle cose di questo mondo. E’ in questo segno che vogliamo presentarti, Signore, tutti coloro che da laici impegnati nel mondo pongono se stessi a servizio degli altri. Silenzio orante G - Signore Dio, guida della casa di Israele, nostro re e legislatore, artefice di ogni cosa e dispensatore di ogni bene, sorreggi l’impegno di quanti chiami alla costruzione della città degli uomini, con la guida e il sostegno della tua Parola, affinché i passi di tutti giungano all’incontro con il Cristo Redentore del mondo.
L 4 - Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo, Zaccarìa, padre di Giovanni, fu colmato di Spirito Santo e profetò dicendo: «Benedetto il Signore, Dio d’Israele, perché ha visitato e redento il suo popolo, e ha suscitato per noi un Salvatore potente nella casa di Davide, suo servo, come aveva detto per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo: salvezza dai nostri nemici, e dalle mani di quanti ci odiano. Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri e si è ricordato della sua santa alleanza, del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, di concederci, liberati dalle mani dei nemici, di servirlo senza timore, in santità e giustizia al suo cospetto, per tutti i nostri giorni. E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade, per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza nella remissione dei suoi peccati. Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio, ci visiterà un sole che sorge dall’alto, per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre e nell’ombra di morte, e dirigere i nostri passi sulla via della pace». L 5 - Dall’Esortazione apostolica Christifideles laici Certamente urge dovunque rifare il tessuto cristiano della società umana. Ma la condizione è che si rifaccia il tessuto cristiano delle stesse comunità ecclesiali. Ora i fedeli laici, in forza della loro partecipazione all'ufficio profetico di Cristo, sono pienamente coinvolti in questo compito della Chiesa. Ad essi tocca, in particolare, testimoniare come la fede cristiana costituisca l'unica risposta pienamente valida, più o meno coscientemente da tutti percepita e invocata, dei problemi e delle speranze che la vita pone ad ogni uomo e ad ogni società. Ciò sarà possibile se i fedeli laici sapranno superare in se stessi la frattura tra il Vangelo e la vita, ricomponendo nella loro quotidiana attività in famiglia, sul lavoro e nella società, l'unità d'una vita che nel Vangelo trova ispirazione e forza per realizzarsi in pienezza.L 6 - A tutti gli uomini contemporanei ripeto, ancora una volta, il grido appassionato con il quale ho iniziato il mio servizio pastorale: «Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo! Alla Sua salvatrice potestà aprite i confini degli Stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo. Non abbiate paura! Cristo sa "cosa è dentro l'uomo". Solo Lui lo sa! Oggi così spesso l'uomo non sa cosa si porta dentro, nel profondo del suo animo, del suo cuore. Così spesso è incerto del senso della sua vita su questa terra. E' invaso dal dubbio che si tramuta in disperazione.
L 7 - Permettete, quindi - vi prego, vi imploro con umiltà e con fiducia - permettete a Cristo di parlare all'uomo. Solo Lui ha parole di vita, sì! di vita eterna». Spalancare le porte a Cristo, accoglierlo nello spazio della propria umanità non è affatto una minaccia per l'uomo, bensì è l'unica strada da percorrere se si vuole riconoscere l'uomo nell'intera sua verità ed esaltarlo nei suoi valori. Sarà la sintesi vitale che i fedeli laici sapranno operare tra il Vangelo e i doveri quotidiani della vita la più splendida e convincente testimonianza che, non la paura, ma la ricerca e l'adesione a Cristo sono il fattore determinante perché l'uomo viva e cresca, e perché si costituiscano nuovi modi di vivere più conformi alla dignità umana. L'uomo è amato da Dio! E' questo il semplicissimo e sconvolgente annuncio del quale la Chiesa è debitrice all'uomo. La parola e la vita di ciascun cristiano possono e devono far risuonare questo annuncio: Dio ti ama, Cristo è venuto per te, per te Cristo è «Via, Verità, Vita!» L 8 – RIFLESSIONE Noi fedeli laici siamo chiamati a comprendere e a vivere praticamente una verità fondamentale: che non c’è frattura tra la vita civile, la vita sociale, la vita privata, il lavoro, lo studio, e la vita pubblica col Vangelo. Chi ci ha donato la Parola è lo stesso Dio che ha creato noi con illuminata e irraggiungibile saggezza. E Dio non può contraddire Se stesso: non sarebbe Dio. La nostra vita non viene diminuita se è ispirata al Vangelo, ma anzi proprio così trova la sua massima e migliore realizzazione, perché risponde al disegno di Dio su di noi che non è fondato sulla trasgressione come a noi a volte sembra la via migliore. Fidiamoci di Dio: è Lui che ci conosce nell’intimo e ci ispira attraverso lo Spirito Santo. E’ Lui che ci indirizza per il meglio per noi e per tutti i fratelli sia in questa vita, che prima o poi passa, sia ancor di più per la vita futura dove Egli desidera accoglierci in un abbraccio senza fine. Rivolgiamoci a Maria, che ha adempiuto al cento per cento il progetto di Dio nella Sua vita, per il bene suo, ma soprattutto per donarci il Salvatore, quindi con un’apertura di cuore che ha raggiunto ciascuno di noi , suoi figli amati: impariamo a pregare non solo con le labbra, ma con la partecipazione del nostro cuore, della nostra mente, della nostra intelligenza, della nostra libertà e della nostra volontà. (Impariamo questa preghiera che sarebbe bene recitare ogni mattina)
L 1 - Vergine Immacolata, Madre mia Maria, io rinnovo a Te, oggi e per sempre,
la consacrazione di tutto me stesso, perché Tu disponga di me
per il bene delle anime. Solo Ti chiedo,
o mia Regina e Madre della Chiesa,
di cooperare fedelmente alla Tua Missione,
per l’avvento del Regno di Gesù nel mondo.
Ti offro pertanto, o Cuore Immacolato di Maria,
le preghiere, le azioni, le gioie, le sofferenze
e i sacrifici di questo giorno,
perché io scopra i doni elargiti dallo Spirito Santonel Sacramento della Confermazionee li metta in opera a beneficio dei fratelli,perché, radicato nella carità,
io diventi capace di servire con umiltà i fratelli
e perché io sia sempre disposto
a desiderare che si compiala Volontà di Dio in me e nei fratelli. AmenG - TERZO MOMENTO: IL DONO DELL’INCENSO
A te Signore della storia, Principe della pace, Re delle genti, atteso da tutte le nazioni, scettro della casa di Israele, splendore della luce eterna, speranza e salvezza dei popoli, Tu Verità che tiene fede alle promesse antiche, accogli il profumo dell’incenso attraverso il quale Ti adoriamo e Ti riconosciamo nostro Dio e Signore e concedi ai fedeli laici, che vivono la loro quotidiana esperienza al servizio della comunità umana, di spandere il tuo soave profumo tra i fratelli e di portare nelle realtà terrestri l’autentico Spirito del Cristo, per l’edificazione del Regno. Amen
L 2 - (Antifona del giorno) È nato per noi un bambino, un figlio ci è stato donato: il potere riposa sulle sue spalle, il suo nome sarà: messaggero di un grande disegno.
G - Affrettati, non tardare Signore del mondo, Tu che conduci la storia al suo compimento, nel regno di pace infinita: concedici di volgere fiduciosi lo sguardo a Te e di desiderare con ardore la venuta del Tuo Figlio. Egli è con Te e lo Spirito Santo il Benedetto nei secoli dei secoli. Amen
G - Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen
CANTO FINALE
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