Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro di andare in disparte in un luogo deserto, per riposarsi. Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare. Essi allora andarono con la barca verso un luogo deserto. Molti però li videro partire e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero. Gesù, sceso dalla barca vide una grande folla ed ebbe compassione di loro, perché erano come pecore senza pastore, e si mise a insegnare loro molte cose. Far silenzio a molti fa paura perché ci obbliga a guardarci dentro, a fare i conti con quelle difficoltà che non vogliamo vedere. Con la parola di oggi Gesù ci invita ad un silenzio pieno, intenso, che ci fa scendere dentro noi stessi per ritrovare noi stessi! La scena del Vangelo infatti è come una ricarica che ci deve spingere a donare e donarci di più. Emerge la figura di Gesù; da una parte pensa al ristoro dei suoi, dall'altra eccolo rinunciare a uno spazio di intimità per prendersi cura della folla. E lo fa con amore, sentendo compassione, perché vede le lacrime degli uomini che lo cercano, la sete di verità, di senso, il bisogno di essere guidati per evitare scelte sbagliate. Gesù vede il vuoto di queste persone che si sentono come pecore senza un pastore che li sappia guidare, illuminare e sostenere.
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