Venuta la sera, Gesù disse ai suoi discepoli: «Passiamo all'altra riva». E, congedata la folla, lo presero nella barca. Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Lo svegliarono ed Egli, destatosi, minacciò il vento e il mare. Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. Poi chiese loro perché avessero paura. Certamente perché non avevano ancora fede. I discepoli furono presi da grande timore e si chiedevano chi fosse Gesù, che si faceva obbedire anche dal vento e dal mare. I discepoli di fronte al suo sonno tranquillo reagiscono con la mancanza di fede e la sua Parola capace di imporsi al vento e al mare li riempie di grande paura: sono passati dal panico che li ha spinti a porgli una richiesta, al grande timore che ha fatto nascere in loro il sospetto sull'identità del loro Maestro. Ma ancora non hanno la fede, sono ancora lontani dalla tranquillità che può renderli partecipi del sonno di Gesù, abbandonato all'Amore del Padre e della sua pace anche mentre infuria la tempesta!
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