PAROLA DELLA SETTIMANA
"In quel tempo, i due discepoli che erano ritornati da Emmaus narravano agli Undici e a quelli che erano con loro, ciò che era accaduto lungo la via e come avevano riconosciuto Gesù nello spezzare il pane". Comincia con il racconto dei due di Emmaus, che lo hanno riconosciuto quando ha spezzato il pane, cioè quando ha rifatto quello che ha fatto nell'ultima cena, dicendo: "Fate questo in memoria di me". "Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro". "Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture". "Gesù disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni". Con conversione s'intende cambiare modo di ragionare, privilegiando il servizio al potere, come Gesù ha fatto. Il peccato è tutto ciò che mi impedisce di vedere in Dio un Padre, rendendomi orfano, solo, e costretto a vivere sulla difensiva, a costo di fare del male. Il Perdono è il dono di scoprire il volto di Dio che Gesù ci rivela. Se ho scoperto questo, questo posso testimoniare, affinché altri facciano questa scoperta.
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