PAROLA DELLA SETTIMANA
Nella seconda domenica di Pasqua chiamata in albis o della divina misericordia, il testo del Vangelo ci presenta le prime apparizioni di Gesù al gruppo degli apostoli. Apparizioni del Signore risorto in mezzo agli apostoli e a fianco alla chiesa nascente, che sulla risurrezione fonderà tutto il suo messaggio. Molti, anche tra gli apostoli, non credevano nella risurrezione di Gesù. Tommaso poi, vuole toccare il Risorto con i segni della passione. Erano passati otto giorni dalla prima apparizione e non erano stati sufficienti a Tommaso per credere a quanto dicevano gli altri apostoli che già avevano visto il Signore. Il dubbio sulla risurrezione si estende al dubbio verso la Chiesa che in quel caso, con la presenza di Pietro si fa portavoce di quanto è davvero avvenuto. Il grande dilemma dell'apostolo Tommaso viene sciolto dallo stesso Gesù nella successiva apparizione, quando Tommaso avrà la possibilità verificare il tutto e professare la sua fede in Gesù risorto. Qui fede e ragione camminano insieme per arrivare all'assoluta certezza della fede che Gesù è risorto davvero e noi in Lui siamo persone risorte, cioè non più morte o aspiranti a qualsiasi altro tipo di morte. Gesù risorto è vita, grazia, gioia, speranza e misericordia per tutti. Gesù dà il mandato alla Chiesa di rimettere e perdonare i peccati per la grazia speciale concessa dal Risorto, a quanti morti al peccato, vogliono rinascere a vita nuova mediante la grazia battesimale e la penitenza sacramentale. Risorti con il Risorto, allora vuol dire che non possiamo tornare indietro, ma dobbiamo progredire sempre di più nel fare il bene e realizzare il meglio. Da risorti si vive se allontaniamo da noi tutto ciò che è morte dentro e fuori di noi, compreso il nostro dubitare su tante verità di fede, che ci allontanano da Dio, dalla Chiesa e dagli altri. La risurrezione di Cristo ci aiuti a essere strumenti di risurrezione e di speranza ai vicini e ai lontani soprattutto ai lontani dalla fede, perché anche attraverso la nostra testimonianza possano incontrare, per la prima volta Cristo o riscoprirlo dopo un breve o lungo periodo di allontanamento da Lui e dalla sua Chiesa. Confidiamo nell'aiuto di Gesù Misericordioso perché quanto di bene portiamo nel cuore lo possiamo realizzare per noi e per gli altri.
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