PAROLA DELLA SETTIMANA
Gesù parla in parabole, poi le spiega ai suoi discepoli. Un padrone seminò del buon grano nel suo campo, ma poi venne un nemico che seminò della zizzania. Quando questa spuntò in mezzo al grano i servitori chiesero al padrone se dovevano estirparla, ma egli disse di no, perché avrebbero potuto sprecare anche del grano. Disse che avrebbe atteso il tempo della mietitura e poi avrebbe fatto raccogliere la zizzania per farla bruciare, poi avrebbe fatto raccogliere il grano per metterlo nel suo granaio. Quando i discepoli chiedono spiegazione, il padrone dice «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell'uomo. Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno e il nemico che l'ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. Il Figlio dell'uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti!». Espose loro un'altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un granello di senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande delle altre piante dell'orto e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami». Disse loro un'altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata». Dobbiamo ricordare che il Signore semina nel nostro cuore tutto ciò che è buono e ci aiuta a conservarlo e a farlo crescere. Fidiamoci di Dio che non ci abbandona mai.
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