PAROLA DELLA SETTIMANA
Gesù vide un uomo cieco dalla nascita, fece del fango con la saliva e gli spalmò il fango sugli occhi, poi gli disse di andare a lavarsi alla piscina di Sìloe. Egli andò, si lavò e tornò che ci vedeva. Quelli che lo conoscevano perché stava a chiedere l'elemosina gli domandarono come aveva potuto acquistare la vista. Egli spiegò ciò che aveva fatto Gesù e la gente si mise a cercarlo. Sentendo quello che aveva fatto pensarono che non veniva da Dio, perché non aveva osservato il sabato. Colui che aveva avuto il dono della vista diceva che Gesù era un profeta. I Giudei non credevano che egli fosse stato cieco e chiamarono i genitori per avere spiegazioni. Essi risposero che era nato cieco, ma non sapevano come avesse potuto aprire gli occhi. Dissero di chiederlo a lui, perché avevano timore di essere scacciati dalla sinagoga se avessero riconosciuto Gesù come il Cristo. Lo chiesero di nuovo a lui, che disse che non sapeva nulla di Gesù, se non che gli aveva dato la vista. Quelli dissero che loro erano discepoli di Mosè e non sapevano nulla di Gesù. L'uomo guarito disse che non sapeva niente di Gesù, ma gli aveva dato la vista. Lo cacciarono fuori dicendogli che era nato nei peccati e voleva insegnare a loro. Gesù seppe che lo avevano cacciato, lo incontrò e gli chiese se credeva nel Figlio dell'uomo. Egli chiese chi fosse e Gesù gli rispose che era lui che gli stava parlando. Egli disse: "Credo, Signore!" e si prostrò davanti a Lui. Gesù disse che era venuto perché coloro che non vedevano, vedessero e coloro che dicevano di vedere non vedessero. I farisei chiesero se erano ciechi anche loro e Gesù rispose che se fossero stati ciechi non avrebbero avuto nessun peccato, ma dato che dicevano di vedere, il loro peccato rimaneva.
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