PAROLA DELLA SETTIMANA Gesù prese posto a tavola con gli apostoli prima della sua passione e disse che non avrebbe più bevuto il frutto della vite finché non verrà il regno di Dio. Poi prese il pane, rese grazie lo spezzò e lo diede loro dicendo che quello era il suo corpo dato in memoria di sè e dopo la cena fece lo stesso col calice dicendo che quello era il suo sangue versato per loro. Ma ecco che la mano del traditore è con me sulla tavola, ma guai a quell'uomo dal quale veniva tradito. tra gli apostoli iniziò una discussione su chi di loro fosse da considerare più grande. Gesù disse che il più grande è colui che serve. annunciò poi a Simon Pietro che per tre volte avrebbe negato di conoscerlo. Disse che doveva compiersi in lui la parola della Scrittura, infatti fu annoverato tra gli empi. Uscì e andò al monte degli ulivi e i discepoli lo seguirono ed egli disse loro di pregare per non entrare in tentazione. Si allontanò un poco, cadde in ginocchio e pregava il Padre che si allontanasse da lui quel calice, però sia fatta la volontà del Padre. Gli apparve un angelo per confortarlo. Pregava intensamente e il suo sudore divenne come gocce di sangue. Terminata la preghiera andò dai discepoli, li trovò addormentati e li invitò a pregare. Giunse una folla con spade e bastoni e con loro c'era Giuda che si avvicinò a Gesù per baciarlo. Gesù didde che erano venuti con spade e bastoni eppure era sempre stato in mezzo a loro e non avevano mai messo le mani su di lui. Lo catturarono e lo fecero entrare nella casa del sommo sacerdote. Pietro lo seguiva da lontano. Avevano acceso un fuoco e anche Pietro sedette con gli altri. Una giovane lo riconobbe, ma eli negò; altri lo riconobbero, ma egli negò di nuovo. Il Signore lo guardò e Pietro ricordò che Gesù gli aveva detto che lo avrebbe rinnegato tre volte. Uscito fuori pianse amaramente. Gli uomini che avevano in custodia Gesù lo deridevano, lo picchiavano e lo insultaano. Quando fu giorno si riunirono gli anziani del popolo con i capi dei sacerdoti e gli dissero che se vera il Cristo lo dicesse a loro, ma egli rispose che non lo avrebbero creduto e aggiunse che il Figlio di Dio siederà alla destra della potenza di Dio. E quelli dissero che non avevano più bisogno di testimonianza perché l'avevano udito da lui. L'asseblea si alzò e lo condussero da Pilato accusandolo, allora Pilato gli chiese se era lui il re dei Giudei. Pilato disse che non trovava in lui nessun motivo di condanna, ma il popolo insisteva dicendo che sollevava il popolo. Pilato domandò se era galileo e allora lo inviò da Erode. Egli desiderava vederlo e sperava di vedere qualche miracolo. Icapi dei sacerdoti insistevano nell'accusarlo allora Erode lo insultò e si fece beffe di lui, poi lo rimandò a Pilato. Questi disse di non aver trovato in lui nessuna colpa che meriktasse la morte, perciò dopo averlo punito lo metterò in libertà. Ma la folla si mise a gridare che mettesse in libertà Barabba e che crocifiggesse Gesù. Insistettero tanto che Pilato li accontentò. Mentre lo portavano via fermarono Simone di acairene e gli misero addosso la croce da portare dietro a Gesù. Lo seguivano tanti uomini e tante donne che si battevano il petto e Gesù disse di non piangere su di lui, ma su loro stesse e sui loro figli. Insieme con lui venivano condotti a morte altri due che erano malfattori. Giunti sul luogo chiamato Cranio crocifissero lui e i malfattori e Gesù pregava perché il Padre perdonasse perché non sapevano quello che facevano. Il popolo lo eridevano perché aveva salvato gli altri e non poteva salvare se stesso. Uno dei malfattore lo insultava dicedo che se era il Cristo salvasse se stesso e gli altri. L'altro malfattore gli disse che Gesù non aveva fatto nulla di male, mentre loro ricevevano la punizione per le loro opere. Disse: «Gesù, ricordati di me quqando sarai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità o ti dico che oggi con me sarai nel Paradiso». Era già mezzogiorno e si fece buio su tutta la terra perché il sole si era eclissato e Gesù grido:«Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito». Detto questo spirò. Il centurione dava gloria a Dio e diceva che Gesù era giusto. Tutta la folla che era venuta a vedere questo spettacolo se ne tornava battendosi il petto Tutti i conoscenti e le donne che lo avevano seguito stavano da lontano a guardare tutto questo. |