I capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano di
prendere Gesù per ucciderlo. Mentre Gesù si
trovava a Betania a casa di Simone il lebbroso
una donna venne con un vaso di olio di puro
nardo e gli unse il capo. A chi protestava per
lo spreco, Gesù disse di lasciarla stare, perché
aveva preparato il suo corpo per la sepoltura.
Giuda Iscariota propose ai capi dei sacerdoti
di consegnare loro il Signore ed essi gli
promisero del denaro. Gesù chiese dove poteva
mangiare la Pasqua con i suoi discepoli
e disse loro di seguire un tale con una brocca
che sarebbe entrato in un edificio e di farsi
indicare una stanza al piano superiore, dove
avrebbero preparato per la Pasqua.
Annunciò che uno di loro lo avrebbe tradito.
Mentre mangiavano prese il pane, lo benedisse
e lo diede loro dicendo: «Questo è il mio corpo»,
poi prese il vino e disse «Questo è il mio sangue
che sarà sparso per voi». Annunciò poi a Pietro
che lo avrebbe rinnegato tre volte prima del
canto del gallo. Andarono poi in un podere
chiamato Getsemani e là cominciò a sentire
paura e angoscia. Mentre lui pregava i discepoli
si addormentarono, poi arrivò Giuda insieme
ad una folla con spade e bastoni. Giuda lo
chiamò "Rabbì" e lo baciò secondo il segno
che aveva dato perché lo prendessero.
Lo portarono dal Sommo sacerdote e dagli
scribi, che lo interrogarono per poterlo
condannare a morte. Intanto Pietro che lo
aveva seguito da lontano e stava con la
servitù ebbe occasione di rinnegarlo per tre
volte di fronte a quelli che lo avevano
riconosciuto come uno degli amici di Gesù.
Al mattino misero in catene Gesù e lo
interrogarono, ma egli non rispose.
Dato che per la festa c'era l'usanza
di mettere in libertà un carcerato, Pilato
propose di mettere in libertà Gesù, ma i
presenti dissero di mettere in libertà Barabba
e di crocifiggere Gesù. Lo incoronarono di
spine e lo vestirono di porpora, poi si
inginocchiavano davanti a lui, gli sputavano
addosso e lo deridevano. Poi lo spogliarono
della porpora, gli rimisero le sue vesti e lo
condussero fuori per crocifiggerlo.
Fu crocifisso lui e altri due che erano dei
malfattori, uno alla sua destra e uno alla sua
sinistra. Lo deridevano e dicevano: «Tu che
distruggi il Tempio e lo ricostruisci in tre giorni,
salva te stesso». Poi Gesù spirò.
Il velo del Tempio si squarciò da cima a fondo.
Il centurione che lo vide spirare in quel modo
esclamò: «Veramente quest'uomo era Figlio di
Dio». Vi erano anche alcune donne che erano
salite con lui a Gerusalemme. Giuseppe di
Arimatea, che era un membro autorevole del
Sinedrio, chiese il corpo di Gesù a Pilato che
glielo concesse e lo seppellì dopo averlo calato
dalla croce ed averlo avvolto in un lenzuolo.
Lo mise in un sepolcro scavato nella roccia e
fece rotolare una pietra davanti.
Le donne osservavano dove veniva deposto.