PAROLA DELLA SETTIMANA
Gesù vide un uomo che era cieco dalla nascita, fece un po' di fango con la saliva e lo spalmò sui suoi occhi, dicendo al cieco di andare a lavarsi gli occhi alla piscina di Siloe. Egli andò a lavarsi gli occhi e tornò che ci vedeva. Era un sabato quel giorno, perciò i farisei dissero che Gesù non poteva venire da Dio, perché non osservava il riposo del sabato. Altri invece dicevano che se aveva compiuto quel miracolo di far vedere un cieco nato doveva venire da Dio. Chiesero al cieco ed egli disse che per lui era un profeta. Alcuni cominciarono a dubitare che lui fosse veramente stato cieco. Interrogarono i genitori di lui che confermarono che era stato cieco dalla nascita, ma non si pronunciarono sul come avesse avuto la vista, dicendo di chiederlo all'interessato. Egli confermò che Gesù gli aveva dato la vista e che perciò veniva da Dio. Lo insultarono e lo cacciarono fuori. Gesù seppe che l'avevano cacciato fuori, lo trovò e gli disse: «Tu credi nel Figlio dell'uomo?». Egli chiese chi fosse e Gesù gli rispose che era lui. Gli rispose prostrandoglisi dinanzi: «Credo, Signore!». Gesù disse: «Sono venuto nel mondo a portare la luce, perché vedano coloro che erano ciechi e divengano ciechi coloro che credevano di vedere». Alcuni farisei chiesero se erano ciechi anche loro e Gesù rispose che se fossero stati ciechi non avrebbero peccato, ma dato che dicevano di vedere, il loro peccato rimaneva. Signore, aiutaci a fare il passo definitivo dall'incredulità alla fede, dal nostro egoismo alla luce splendente dell'amore. Fa' che camminiamo come figli della luce e che vediamo gli altri come tuoi figli e come nostri fratelli.
|