PAROLA DELLA SETTIMANA
Gesù espose ai farisei la parabola del ricco e del povero Lazzaro. Questi, tutto coperto di piaghe, stava alla porta del ricco e desiderava sfamarsi con le briciole che cadevano dalla tavola del ricco che, vestito di porpora e di lino finissimo, si dava ogni giorno a lauti banchetti.
Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Morì anche il ricco, che fu mandato negli inferi fra i tormenti. Egli vide da lontano Lazzaro accanto ad Abramo e gridò: «Padre Abramo, abbi pietà di me. Manda Lazzaro ad intingere la punta di un dito per bagnarmi la lingua». Ma Abramo rispose che non era possibile passare da quel luogo agli inferi e viceversa. Allora egli chiese ad Abramo di mandare Lazzaro dai suoi fratelli e da suo padre per ammonirli, affinché non finissero anch'essi in quel luogo, ma Abramo rispose che essi avevano la parola di Mosè e dei Profeti e che dovevano ascoltare quelle. Il ricco aggiunse che l'ammonizione di uno venuto dal regno dei morti sarebbe stata utile a farli convertire. Abramo obiettò che se essi non ascoltavano Mosè e i Profeti non si sarebbero convertiti neanche se uno fosse risorto dai morti.
Anche per noi vale questa risposta: dobbiamo ascoltare Mosè e i Profeti e in modo particolare il Vangelo di Gesù Cristo.
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