PAROLA DELLA SETTIMANA
Un Dottore della legge, per mettere alla prova Gesù, chiese: «Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?». Gesù gli rispose: «Che cosa c'è scritto nella Legge?». il dottore citò tutto il Comandamento dell'amore e Gesù gli disse che aveva risposto bene e che avrebbe dovuto metterlo in pratica per avere la vita eterna. Ma egli, per giustificarsi, chiese chi fosse il suo prossimo a cui si riferiva il comandamento. Allora Gesù iniziò a raccontare una parabola. Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico, quando incappò nei briganti che gli portarono via tutto e lo lasciarono mezzo morto sulla strada. Passò di là un sacerdote che lo vide, ma passò oltre. Arrivò poi un levita, che fece altrettanto. Invece un Samaritano gli passò accanto e ne ebbe compassione. Gli fasciò le ferite dopo avervi versato olio e vino, poi lo caricò sulla sua cavalcatura e lo condusse in un albergo, prendendosi cura di lui. Il giorno seguente diede due denari all'albergatore, raccomandandogli di curarlo e assicurandogli che, se avesse speso di più lo avrebbe pagato al suo ritorno.
Ora Gesù chiese chi si fosse comportato da prossimo di quel malcapitato. Certamente il samaritano, che si era preso cura di lui, rispose il dottore della legge. Gesù allora lo invitò a fare anche lui come quel samaritano. E' un esempio che ci aiuta a riflettere sul nostro modo di farci prossimi di coloro che hanno bisogno di noi.
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