PAROLA DELLA SETTIMANA
Gesù sceglie settantadue discepoli per mandarli davanti a sé nei luoghi in cui sta per recarsi. Il numero settantadue è da considerarsi come indicativo della totalità dei discepoli: e' la comunità che viene inviata davanti a Gesù. Li manda a due a due. Dice loro che la messe è abbondante, ma gli operai sono pochi, perciò occorre pregare il Padrone della messe perché mandi operai nella sua messe. Nell'inviare i discepoli dice loro che li manda come agnelli in mezzo ai lupi, dice che non portino borsa o sandali e che non si fermino a salutare nessuno lungo la strada. Entrando nelle case augurino pace a quelle case; se trovano figli della pace, questa rimarrà su di loro, altrimenti tornerà sui discepoli. Raccomanda che si fermino nelle case in cui vengono accolti mangiando quello che offriranno loro. Guariscano i malati e annuncino che il Regno di Dio è vicino. Se in una città non li accoglieranno, escano scuotendo la polvere dei loro calzari contro di loro. Quella città sarà trattata peggio di Sodoma.
I settantadue tornarono dopo la loro missione ed erano pieni di gioia. Dicevano: «Anche i demoni si sottomettono a noi nel Tuo Nome». Disse loro Ges: «Vedevo satana cadere dal cielo come una folgore. Vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: niente potrà danneggiarvi. Però non rallegratevi perché i demòni si sottomettono a voi, ma perché i vostri nomi sono scritti nei cieli».
Anche i nostri nomi sono scritti nei cieli, dal momento del nostro Battesimo; occorre però che rimaniamo fedeli a Gesù.
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